Capitolo 20 - parte 1

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POV Kamol

È quasi l'alba ma il respiro di Kim è ancora regolare e pesante, scivolo via dal letto senza sfiorarlo perché se mi fossi sbagliato e lui si svegliasse all'improvviso o semplicemente si muovesse contorcendo il suo corpo in quel modo involontariamente seducente sarebbe ancora più doloroso andare via.

Recupero i miei indumenti e vado a prepararmi nella camera accanto; quando apro la porta della stanza color lavanda i ricordi riaffiorano nella mia mente: la sua espressione imbronciata e il suo rifiuto categorico di dormire con me.

Mi preparo in fretta curando lo stesso ogni dettaglio.

.. se vuoi riuscire in qualcosa devi avere l'immagine di uno che può farcela ..

Scendo al piano inferiore e Kom è lì ad aspettarmi, non ho mai dubitato di lui.

"Khun, gli altri ci attendono fuori".

Il cuore mi batte nel petto come un tamburo, l'immenso portone della villa si apre e vedo i miei uomini: il primo è Phi Chai poi Kit, Pol e Tee ed infine Riuj.

Non sono molti ma sono di sicuro quelli di cui mi posso fidare, tutti pronti a morire con me anche se ognuno per un proprio motivo.

"Chi si occuperà di Kim mentre siamo via?" non sapendo chi sarebbe unito alla mia decisione non c'è stato modo di organizzarci.

"Se ne occuperà Riuj" è Phi Chai il responsabile dell'addestramento delle guardie a rispondermi.

"E gli altri?" domando per essere sicuro che anche chi ha deciso di non seguirci non sia di intralcio o un pericolo per la riuscita del piano.

"Arm aiuterà Riuj e agli altri è stato chiesto di restare nei loro alloggi finché non saremo tornati".

Solo due guardie e delle più giovani.

"Non si preoccupi Khun, Khun Kim starà bene nessuno è ancora a conoscenza della situazione".

"Ho i miei dubbi su questo Kom".

"Arm e Riuj sono bene addestrati" cerca di rassicurarmi Phi Chai ad ogni modo non c'è altra scelta.

"Due persone per badare alla villa e mia moglie mi sembrano poche".

"Alla villa baderò io Khun, come ho sempre fatto".

La voce proviene dalle mie spalle dove zia Nee si è fermata ad ascoltare.

"Zia Nee è stata istruita sul da farsi e ha il numero della nostra persona di riferimento in polizia inoltre una pattuglia passerà in zona di tanto in tanto".

Dà a un avido del denaro e non otterrai nulla da lui, dà a un indigente una ciotola di riso e sarà disposto a tutto per ripagarti.

Negli anni quella ciotola di riso è stata un aiuto economico per commercianti in difficoltà, una borsa di studio per studenti volenterosi ma poveri, il favorire un operazione urgente per una donna che rischiava di morire di parto, suo marito appena entrato in polizia avrebbe fatto di tutto per sua moglie e quel figlio che non aveva neanche mai ancora stretto tra le braccia.

Tendere la mano a chi non ha nulla a cui aggrapparsi è la cosa che mi pesa maggiormente sulla coscienza perché come un altro benefattore tornerò ad esigere il mio pagamento da quelli che ho aiutato.

Mi avvicino alla mia guardia più giovane e gli poggio una mano sulla spalla.

"Fa attenzione, ti lascio la mia vita Riuj" poi proseguo con gli altri alla volta delle auto parcheggiate.

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Il punto di incontro rispecchia la personalità di Daniel, lontano dalla confusione vicino a diverse vie di fuga e delicatamente sfarzoso.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora