Capitolo 5 - parte 1

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Dove eravamo rimasti:

È il giorno prima della partenza di Kamol e Kom per la Korea.

Kom ha accompagnato Baiboon a prendere le sue cose e ad iscriverlo a scuola mentre Kamol ha raggiunto Kim al lavoro per portarlo a pranzo.

Kamol e Kim si trovano sul terrazzo privato dell'hotel in cui si sono conosciuti e hanno appena avuto una discussione.

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"Molti sono i ragazzi che non vogliono più mettere piede nella mia stanza e ho dormito con ognuno di loro ma non ho mai avuto una moglie, saresti il primo"

Kim è frastornato, emozioni diverse si avvicendano ma stranamente le più tumultuose non riguardano più Day.

In piedi difronte a quell'uomo che tutti temono e trattano con rispetto il suo cuore perde un battito ascoltando quelle parole che proclamano il suo possesso ma che hanno un sapore dolce come quello di una dichiarazione.

Gli occhi gli si riempiono di lacrime e serra i pugni; Kim è stanco di tutto quel dolore, lui vuole solo essere amato e amare in ugual modo.

I suoi sentimenti per l'uomo che lo ha rifiutato non sono ancora svaniti mentre quelli per chi lo sta desiderando così tanto non si sono ancora ben delineati.

La frustrazione per non essere compreso e accettato dall'altro scompaiono quando Kamol vede lo stato in cui versa la persona che ama: ora ne è certo, il suo sentimento è reale.

Kim si lascia andare e inclina la testa sulla spalla dell'uomo che ha difronte che lo alza da terra prendendolo in braccio e lo conduce in camera passando per l'enorme porta finestra che affaccia sul terrazzo.

Kim non è mai stato così docile, l'uomo lo adagia sul letto e lui si rannicchia in cerca di calore come se la stanza fosse gelata.

Il cuore di Kamol aumenta il suo ritmo non in preda all'eccitazione ma a qualcosaltro, si inginocchia al lato del letto e scosta una ciocca di capelli dalla fronte di Kim prima iniziare a baciarlo.

Il ragazzo rannicchiato cerca di nascondere il viso.

Cosa provo per quest'uomo? si domanda.

Kim non sa darsi una risposta ma le labbra che lo cercano sono dolci e piene di calore così decide che solo per quel momento sia più importante essere amato che amare e smette di negarsi.

Kamol prende il volto di Kim fra le mani e asciuga le sue guance segnate dal  pianto mentre continua a baciarlo; sale sul letto mettendosi a cavalcioni su di lui e si libera della giacca che lo costringe.

Kim ha iniziato a dimenarsi dolcemente e il suo corpo brama attenzioni, Kamol cerca di arrivare al petto del ragazzo ma fa difficoltà a causa degli indumenti che questi indossa.

Kim continua a strusciare il suo corpo nei vestiti come se stesse chiedendo di essere spogliato.

Kamol nella foga strappa la camicia che ha a dosso e scende dal letto per liberarsi dei pantaloni; con la stessa sinuosità di un serpente Kim si mette prono e cerca di raggiungere la sommità del letto.

Kamol che non capisce cosa stia succedendo e lo afferra per una caviglia pensando che voglia scappare da lui invece il ragazzo si accascia sul letto e riprende a dimenarsi dolcemente emettendo un suono lamentoso.

È la prima volta che Kamol non sa cosa fare alla fine decide di finire di spogliarsi liberandosi di tutto e lasciare andare Kim che si rifugia sotto le lenzuola.

Cosa diavolo combini? Cosa vuoi?

Kamol torna sul letto e cerca di tirar via il lenzuolo ma Kim non lascia andare la presa.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora