** Mattina **
Toc toc
La voce sommessa di Tee arriva da dietro la porta chiusa: "Khun sono le otto".
Kamol chiude gli occhi un'istante ed immagina una vita in cui non sia necessario che lui esca da quel letto; poi si volta a guardare l'enorme bozzolo fatto con le lenzuola in cui Kim si è avvolto.
Un'altra vita è possibile, questa è la tua unica possibilità, LUI è la tua unica possibilità.
L'uomo si mette in piedi, la stanza riporta evidenti i segni della notte appena trascorsa: i vestiti sono sparsi ovunque e le corde giacciono abbandonato sul sofà ai piedi del letto.
Kamol gira intorno al letto raccogliendo gli oggetti dal pavimento e sistemando ogni cosa al suo posto, che si tratti di un illecito o di sesso per lui non ha mai fatto differenza: le cose sono più semplici se il mattino dopo non ci sono tracce dell'accaduto.
Questa volta però non sarà possibile eliminare tutte le tracce pensa guardando il candido braccio che penzola fuori dal letto.
Prima di uscire scrive un biglietto e bacia il polso di Kim, la mano del ragazzo è fredda e vorrebbe infilarla sotto le coperte ma è quasi impossibile capire come abbia fatto quel braccio a trovare un varco in quel groviglio di lenzuola.
------Mhmh
Kim apre lentamente gli occhi ma non vede nulla, gli manca l'aria preso dal panico inizia ad agitarsi finché non si libera.
La notte prima si è rifiutato di lavarsi e rivestirsi rifugiandosi nelle lenzuola in modo che Kamol non potesse avere accesso al suo corpo mentre dormiva.
Shit..
Kim stende le braccia sopra la testa e fa ruotare i polsi per riattivare i punti di energia dopo il riposo; un leggero fastidio accompagna il movimento.
Il ragazzo non ha bisogno di guardarsi per sapere che il suo corpo e ricoperto di segni.
Maledizione, ma perché mi lasciò fare queste cose? È questo che mi piace? Sono veramente così?
Ogni volta che si trova con Kamol è come se perdesse la sua volontà e si facesse guidare solo dai suoi desideri ma poi la mattina si sente in colpa per aver provato piacere in quel modo; frustrato cerca la persona che lo fa sentire in quel modo senza trovarlo.
Seduto nel bel mezzo del letto fa un profondo respiro, l'odore di entrambi riempie la camera.
Un brontolio ricorda a Kim che ha fame, gli sembra strano avere così tanto appetito appena sveglio ma quando guarda l'ora si rende conto che è già mezzogiorno.
Si gira di lato buttando le gambe giù dal letto, fermo in quella posizione osserva la stanza, della confusione della sera prima non ci sono quasi più tracce: Kamol ha raccolto e sistemato gli indumenti che erano interra ed ha portato via i suoi abiti ed il borsone.
Chissà a che ora è uscito pensa Kim, mentre apre il biglietto che Kamol gli ha lasciato.
"Devo uscire presto per lavoro, mi spiace di farti svegliare da solo. Non preoccuparti per la stanza le zie la sistemeranno, raccogli le tue cose perché questa notte marito e moglie dormiranno nella stessa camera".
Ohi mi ero dimenticato, questa notte ho acconsentito ad essere sua moglie!
Kim si prepara ed esce; appena apre la porta ha la sensazione che qualcosa sia cambiato. In salotto ci sono alcune guardie e zia Nee che gli viene in contro sorridente.
"Oh Khun Kim ha fame?"
"Si" risponde sottovoce il ragazzo imbarazzato per aver dormito troppo.
"Mi spiace per essermi alzato così tardi, posso preparare da solo la mia colazione."
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Unforgotten night (a modo mio)
RandomSalve a tutti, ho trovato il soggetto di questa novel molto interessante ma più la leggo e più mi pongo domande sul comportamento dei personaggi così ho deciso di farne una mia versione; pertanto questa non è una traduzione esatta della novel ma qua...