Capitolo 7 - parte 2

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...e anche questo capitolo è andato perso 🥲

POV: Kamol

Al mio risveglio sarei stato più sorpreso di trovarmi qualcuno vicino che essere solo nel mio letto; il mio ultimo ricordo è una sensazione di tepore e un rumore ritmico: il cuore di Kim.

Mi alzo e mi dirigo sotto la doccia, mi preparo velocemente ed esco, la guardia che è stata di turno tutta la notte mi informa che Kim sta ancora dormendo nella sua stanza.

Meglio, così posso approfittarne per lavorare un po' prima che si alzi.

Tee che ha appena preso servizio mi informa che zia Nee ha preparato dei panini per Kim la sera prima.

Kom non si è ancora fatto vedere: ieri sera sembrava veramente stanco così gli ho consigliato di prendersela con più calma questa mattina visto che non ho necessità di molto.

Sono di ritorno dalla voliera quando incrocio Kom che porta con se un pacco che ho già visto: si tratta di un souvenir acquistato in Korea.

"Pensavo le avessi mangiate, dove porti quelle fragole?"

"In verità le ho acquistate per Baiboon sembra che al ragazzo piacciono molto".

"Mh" faccio un cenno al mio segretario e procedo per la mia strada non ci vuole molto a capire che Kom si è affezionato a quel ragazzino.

Non riesco ad immaginare Kom come un Phi, intendo come un normale Phi: lui si  è preso cura di tutti i subordinati più giovani ma anche se avevano la stessa età di Baiboon molti di loro a quell'epoca erano già diventati uomini.

Giunto nel mio ufficio mi siedo e inizio a ricontrollare i documenti ma una strana irrequietezza mi impedisce di concentrarmi per più di cinque minuti così lascio perdere ed esco.

Arrivo in cucina sperando che Kim sia sceso per la colazione ma non è lì, vengo informato che ha preso un caffè ed è uscito per fare due passi.

Attraverso la grande porta finestra che da sull'esterno e faccio un giro, svoltato l'angolo trovo una tazza poggiata su di un davanzale e alcune foglie della siepe spezzate.

So esattamente cosa si trovi dietro quella siepe, un orribile presentimento mi assale, mi infilo tra gli arbusti e inizio a costeggiare il muro a passo svelto, quando sento il rumore dei colpi di pistola attutiti dai silenziatori accelero l'andatura fino a quando non lo vedo:
la schiena di Kim e lì a pochi metri da me.

Cerco di raggiungerlo evitando di chiamarlo per paura che acceleri il passo; quando lo vedo sparire nell'apertura di servizio usata per rimuovere le sagome del tiro al bersaglio il mio cuore si ferma.

Svolto l'angolo e allungo le braccia senza mirare in un punto preciso, per fortuna sento le mie mani colpire qualcosa, stringo e tiro in un unico gesto concitato.

Solo il tempo di rendermi conto che sta bene e la collera mi pervade: chi ha potuto essere così incosciente da lasciare che Kim si avventurasse fin lì da solo?

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Pov: narratore

Le guardie sono tutte riunite nel salone come è stato ordinato; sono schierate su due file poste una difronte all'altra.

Kamol entra trascinando Kim per un braccio che resta in silenzio aspettando  di capire come si evolverà la situazione.

"CHI È STATO?"

La voce di Kamol risuona potente, Kit vorrebbe farsi avanti in quanto è lui il responsabile delle guardie in assenza di Kom ma Tee lo precede e rompe le fila avanzando fino a porsi difronte al suo capo che lo colpisce con un vigoroso  ceffone scaraventandolo in terra.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora