Capitolo 21 - parte 3

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POV Narratore

È ancora buio fuori quando Kim viene svegliato dal rumore del piccolo autoclave che si mette in funzione.

Dopo il racconto di quanto accaduto quindici anni fa è rimasto al fianco di Kamol e così hanno trascorso la notte, approfittando di quel momento di solitudine cerca di capire come sia cambiata nuovamente la percezione che ha dell'uomo da cui non riesce a separarsi.

Kamol compare sulla porta del bagno in una tenuta inusuale, indossa dei jeans di marca a vita alta nel più classico delle sfumature di denim che si usavano forse all'inizio degli anni duemila e una maglietta bianca.

A Kim ritorna in mente una vecchia pubblicità di una motocicletta straniera in cui il protagonista era vestito nel stesso modo.

"Buon giorno. Qualcosa non va?".

Kim si attarda a rispondere perso nelle sue fantasie.

"Kim a cosa stai pensando?"

Se nel caldo soffocante di Bangkok in uno qualsiasi dei locali affollati e fumosi ti avessi incontrato mi sarei invaghito all'istante; ecco a cosa sto pensando.

"Se sei stanco resta pure qui, chiederò a Kit di portarti con lui più tardi".

Kim si affretta a scendere dal letto e a prepararsi.

"Preferisco venire con te".

Kom e Riuj escono dalla camera nello stesso momento e i quattro si ritrovano sul piccolo ballatoio ed insieme si dirigono al chiosco dove il giorno prima hanno acquistato la cena.

Il capo delle guardie inizia a discutere con il proprietario della bancarella; non devono passare molto tempo all'aria aperta pensa Kim osservando la pelle chiara di Kom e Kamol che sono vestiti nello stesso modo.

Kamol fa accomodare Kim e gli fa servire la colazione mentre Kom inserisce qualcosa in ogni vassoio che Riuj sta preparando.

Poco dopo il piccolo tavolo è coperto di pile di scatole bianche che vengono rapidamente divise in diverse buste, ognuna di essa riporta un piccolo segno sul fondo.

L'ospedale non è ancora accessibile ai visitatori visto che è a malapena l'alba ma il ragazzo delle consegne che ha seguito gli uomini della famiglia Paurat intercede con il sorvegliante per consentire l'accesso alla struttura ed in cambio due vassoi vengono lasciati nel minuscolo fabbricato che funge da guardiola.

"Perché siamo venuti così presto?" domanda Kim una volta raggiunto il padiglione in cui Phi Chai è ricoverato.

"Dobbiamo fare dimettere Chai prima che il turno di notte termini e i medici con cui ci siamo accordati smontino" è la prima volta che Kamol spiega il suo modo di agire.

La guardia di Pupfai che ha avuto il permesso di restare con il suo capo attende gli uomini all'ingresso del reparto e apre la porta per consentire al piccolo gruppo di entrare.

Phi Chai seduto a mezzo busto sul letto sembra stare discretamente bene, il suo colorito è migliorato dopo la trasfusione.

Kamol scambia qualche parola con Pupfai che lo segue fuori, Kim resta solo nella stanza con Phi Chai ma ogni volta che lo guarda immagina la violenta aggressione subita per mano di Kit e Kamol.

"Khun Kim va tutto bene? Deve essersi preoccupato molto per Khun Kamol, mi dispiace averla fatto stare in pensiero".

Il ragazzo abbassa lo sguardo imbarazzato per essersi preoccupato in un primo momento solo di suo marito.

La spalla ed il braccio sono completamente avvolti da una stretta fasciatura che fa si che Phi Chai non possa muovere l'intero arto, con un equilibrio precario prova a scendere dal letto.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora