Capitolo 17 - KB

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Finalmente è tornato il ragazzo che mi sta tanto simpatico.
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POV Baiboon

Mi rigiro fra le lenzuola e inspiro profondamente, un odore familiare mi riempie le narici, apro gli occhi.

Cacchio sono nella stanza di Phi Kom!

Ma che diavolo mi è saltato in mente?

Quando mi ricordo che quel letto non era vuoto quando mi ci sono infilato arrossisco per l'imbarazzo.

Chissà cosa avrà pensato Phi Kom quando si è svegliato.

Prendo il telefono sul comodino per controllare l'orario ma è spento, lo riaccendo e prima che lo schermo si sblocchi sento già il suono delle notifiche dei messaggi istantanei che si ripete.

L'icona di LINE segnala dieci messaggi non letti: un paio sono di Aika che si informa sulle mie condizioni gli altri invece sono di Phi San.

L'ho piantato lì senza dir nulla, si deve essere preoccupato.

Gli sta bene così impara a baci ... Perché me la prendo? Che diritto ho di irritarmi ferito da quello che ho sentito oggi?

Chiudo gli occhi e sospiro, vorrei non dover tornare nella mia casa, sono grato che Khun Kamol mi abbia accolto ma quella stanza a volte mi mette a disagio forse per i mobili di mia madre che sono rimasti lì.

Alla fine mi rassegno, e quando apro la porta della mia camera lo sguardo mi cade sulla toiletta che uso come scrivania.

Se avessi una stanza più "maschile" forse non sarei così confuso forse non avrei provato tutto quel dolore a causa di Phi San.

Mi spoglio e mi infilo sotto le coperte, meglio dormire piuttosto che rischiare di dover rispondere alle domande di mia nonna.

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Non ho mai dormito per così tante ore filate neanche quando vivevo con mia madre e le mie giornate erano molto più faticose di quelle attuali diviso fra la scuola, gli spostamenti, il badare alla casa e il cercare di sopravvivere; la scorsa giornata deve avermi provato più di quanto abbia voluto ammettere.

Ad ogni modo questa mattina va decisamente meglio, spengo la sveglia prima che suoni, mi preparo e vado in palestra per allenarmi, Phi Kit non ha avuto tempo di insegnarmi qualcosa ma sono sicuro che rinforzare le mie gracili gambe con un po' di corsa andrà bene per il momento.

Al decimo giro stramazzo in terra distrutto; mi manca il fiato e sono fradicio, faccio stretching e vado sotto la doccia dove penso a tutto quello che vorrei mangiare: riso, uova carne .... e fragole.

Seduto al tavolo della cucina nella casa principale faccio colazione con il cibo preparato dalla nonna in abbondanza anche se in casa non c'è quasi nessuno.

"Buon giorno, sei già pronto?"

Phi Kom non sembra arrabbiato ma è difficile capire cosa gli passi per la testa.

"Buon giorno Phi".

"Finisci di mangiare: così ti porto a scuola".

Salgo in auto con il cuore che mi batte a mille, magari se mi scuso subito la mia punizione sarà più leggera.

"Phii mi dispiace per essere entrato in casa ed essermi addormentato ... è che non ..."

"Ti ho dato io il permesso di entrare in casa mia o mi sbaglio?".

Annuisco.

"Sulla questione però di infilarsi nel letto delle persone che stanno dormendo beh quello è diverso ... non devi farlo".

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora