Capitolo 10 - parte 3

120 4 10
                                    

Kom si alza lasciando libera la visuale al suo capo quando la porta del bar si apre e fa il suo ingresso un uomo seguito da alcune guardie.

Kamol fa segno di lasciare entrare Danai Paurat.

"Non trovi sia strano incontrarsi qui Kamol?".

Kamol finge di non notare la mancanza di riguardo nei suoi confronti nel modo informale di parlare del giovane uomo che ha appena fatto ingresso nel bar: infondo è suo fratello minore.

Danai Paurat è il figlio legittimo del defunto boss che ha scelto Kamol per portare avanti l'impresa di famiglia ritenendo i suoi eredi inadatti a tale scopo.

Kamol ha sempre condiviso questa opinione su Danai ma non è sicuro che lo stesso valga per sua sorella minore Ché, la donna con cui Kim aveva pensato che lo tradisse.

"Trovo strano incontrarti in ogni luogo Danai".

"Sei qui tutto solo in un bar a prendere un caffè?".

Kamol fa segno al barista di servire il nuovo avventore.

"Anche tu sei qui solo, se ordini saremo due uomini soli in un bar".

Danai stringe i denti per celare la frustrazione che prova trovandosi difronte la persona che ritiene responsabile del suo senso di inadeguatezza.

Kamol sta cercando di infastidire il suo fratello minore in modo da liberarsene velocemente evitando così che venga a conoscenza del motivo della sua presenza in quel centro commerciale.

"Mi spiace non poter accettare il tuo invito, ho delle faccende da sbrigare; il denaro non cresce sugli alberi come sai".

Danai sorride per quella che ritiene una battuta sagace.

Quel denaro me lo sono guadagnato più di quanto tu possa immaginare stupido moccioso.

"Hai ragione bisogna guadagnarselo proprio come il rispetto, buon lavoro Danai".

Danai incassa il colpo e saluta prima di tornare sui suoi passi per uscire, se rimanesse lì qualche istante di più non sa se riuscirebbe a resistere.

Kim si volta leggermente indietro mentre entra nella caffetteria urtando Danai in prossimità della porta.

Kamol lancia uno sguardo feroce alle sue guardie che subito chinano il capo per ammettere l'errore di aver lasciato entrare Kim prima che Danai lasciasse il locale.

"Tu, guarda dove vai!" una guardia di Danai rimprovera Kim non conoscendo il legame del ragazzo con Kamol.

Kim innervosito dal fatto che le persone continuino a dargli ordini infatti pochi minuti prima Kit gli aveva intimato di non entrare nel locale nonostante lui fosse stanco e volesse riposarsi risponde stizzito.

"Non sono solo io che devo guardare dove vado anche lui mi è venuto addosso ma mica ho fatto tutto questo baccano! E chi sei tu poi per parlare al suo posto?".

"Come ti permetti!" ringhia la guardia avvicinandosi a Kim ma non riuscendola a raggiungere perché Kit si frappone velocemente fra i due.

"Si vada a riposare Khun Kim me ne occupo io".

"Posso farlo da solo" sbraita Kim.

"Vieni a sederti Kim" la voce profonda di Kamol richiama sua moglie mentre con la mano indica lo sgabello di fianco a lui e con gli occhi fulmina Danai quasi ad intimargli di non toccare quella persona.

Danai sorride per quello che può essere un inaspettato colpo di fortuna mentre porge le sue scuse al ragazzo prima di uscire.

"Mi spiace non sono bravo a camminare".

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora