Capitolo 6

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Riccia e Saray si fermano davanti a uno yacht grigio metallizzato a dir poco enorme, alterno lo sguardo da quel mostruoso gigante a loro e noto sui loro visi un sorriso sognante stampato sulle labbra e gli occhi illuminati dalla gioia.

Mi serve qualche istante per capire che la barca è questa gigantesca nave grigio opaca a tre piani, ne peso il possibile valore economico con la consapevolezza che qualsiasi cifra la mia mente possa pensare non sarà mai quella effettiva.

Zulema si ferma accanto a me "Inutile che ci pensi, ti basta sapere che non te lo puoi permettere" mi dice come se sapesse perfettamente a cosa sto pensando, mi volto e incontro il suo sguardo piacevolmente divertito "Ancora non lo sai? So sempre cosa pensi"

Avrà anche un buon intuito ma adesso il mio esatto pensiero è: Sempre?! Dio mio, speriamo proprio di no.

Sorrido divertita da questo pensiero consapevole che può conoscermi solo fino a un certo punto "Perché ridi?" Mi chiede.

"Ma come? Non sai sempre cosa penso?!" Rispondo ancora più divertita, infastidendola parecchio.

Sono impegnata a guardarla negli occhi mentre sento una mano intrecciarsi con la mia, riconosco il tocco di Kabila e il suono della sua voce accompagna questo mio pensiero "Vieni, Maca, ti faccio fare un giro" mi trascina via con lei, salvandomi per la seconda volta nel giro di pochi minuti.

Non sono mai stata su uno yacht, ammetto che ostenta molto il lusso e Zulema ha ragione: non posso permettermelo.

Ci sono le stanze da letto sotto mentre sopra c'è una cucina e all'esterno grandi divani bianchi. Ci si può vivere tranquillamente, spostandosi con enorme facilità. Se è questo il nascondiglio di Zulema, credo che sia perfetto. Mobile e lontano da occhi indiscreti, difficilmente reperibile in mare aperto.

Faccio il giro turistico e ne resto meravigliata "Chi lo guida?" Chiedo mentre mi guardo intorno.

"Antonio" mi risponde Riccia.

"Antonio?" Chiedo voltandomi nella sua direzione con sguardo interrogativo.

"L'uomo di Zulema" risponde lei aprendo il frigo e tirandone fuori una lattina di acqua tonica ghiacciata.

"Parli del secondino?" Chiedo assottigliando lo sguardo.

"Proprio lui.. stanno molto bene insieme, Zulema sembra molto presa" fa scattare la levetta e beve un sorso prima di chiedermi se ne voglio un po' ma rifiuto gentilmente.

Mi siedo su uno dei divanetti che scopro incredibilmente comodi "Zulema innamorata? Difficile da immaginare"

"Cosa è difficile da immaginare?" Sobbalzo di colpo e nel voltarmi vedo Zulema appoggiata alla parete, non ho idea di quanto tempo è qui ad ascoltarci. Resto in silenzio quando i nostri sguardi si incontrano, lei non smette di guardarmi quando dice "Riccia, Saray ti cerca.. giù in cucina"

Riccia si alza e corre giù per le scale lasciandomi sola con Lei.

Mi osserva, sono tesa e me ne accorgo. Mi sta decisamente troppo intorno e non ero più abituata a guardarmi le spalle da lei, abitudine che sarebbe meglio recuperare al più presto viste le circostanze.

Zulema si avvicina a me, gli sguardi incatenati e si appoggia allo schienale del divano, immobilizzandomi tra le sue braccia mentre il suo viso si avvicina al mio "Sei appena salita e già hai un opinione sulla mia relazione, Macarena?"

Rido divertita mentre distolgo per un secondo lo sguardo da lei prima di concentrarmi sulla profondità disarmante del suo sguardo "Ti conosco da undici anni.. l'ultimo fidanzato lo hai venduto in cambio di denaro.. e lo chiamavi l'amore della tua vita.. ora posso solo immaginare che cazzo puoi fare con uno qualsiasi che hai avvicinato per i tuoi scopi personali.. a proposito.. questo yatch lo ha pagato Hambal?" Il sotto testo della mia domanda è: questo lusso te lo stai permettendo perché hai venduto il tuo ultimo ragazzo per quei famosi milioni? Lei è sveglia, non le servono sottotitoli né spiegazioni aggiuntive.

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