Capitolo 60

263 21 7
                                    

Io ti amo, Macarena

Resto immobile a fissarla totalmente confusa e distaccata dalla realtà. Come se avessi smesso di funzionare. Semplicemente non collego quello che ha appena detto perché lo trovo impossibile.

Non può averlo detto.

Zulema Zahir.
L'elfo del fottuto inferno.
Colei che mi ha distrutto la famiglia e la vita.
Colei che sto tradendo da mesi.
L'oggetto del mio più profondo e proibito desiderio.

Ha detto: ti amo

Non può essere
Non può averlo fatto
Non è possibile

Non ho sentito bene
Non intendeva quello
Non parla sul serio

Lei mi guarda in attesa. Come se si aspettasse che io glielo ripeta subito. Come se si aspettasse che quelle parole stiano per uscire dalla mia bocca a momenti.

Non posso.

Non perché non sia vero ma perché sarebbe davvero troppo.

Troppo per me, per Lei, per tutti.

Non posso.

"Non hai proprio niente da dire?" Mi chiede come se il mondo stesse per schiacciarla. Sta mettendo in dubbio tutto quanto, glielo leggo in faccia. Come vedo che adesso sta levando le mani dal mio corpo per indietreggiare. Mi osserva come se il suo istinto lavorasse per lei.

Abbasso la testa colpevole di ogni cosa. Silenziosamente mi prendo la colpa di essere la cattiva. La figlia di puttana che si sta prendendo gioco di lei. Ammetto semplicemente che lei è migliore di me, perché si mostra esattamente com'è.

"È da stamattina che hai un comportamento che non capisco.. tu mi stai nascondendo qualcosa" i miei occhi scattano nei suoi all'istante. Siamo tornate agli inizi, dove ci distanziavano muri e filtri, dove entrambe non ci fidavano l'una dell'altra. Sembra una vita fa ma è passato solo poco meno di un anno.

Scendo dal ripiano e mi sistemo il costume, mi lavo le mani e la guardo attraverso il riflesso dello specchio. Il suo sguardo punta il mio "Solo perché non te l'ho detto anche io torniamo a un anno fa?" Le chiedo quasi offesa ma so bene che ha ragione. Ha ragione su tutto.

Mi volto per uscire, scappare da lei e dal suo sguardo giudicante ma lei mi ostacola la strada "Solo che adesso mi aspetto la verità"

"Cosa dovrei nascondere secondo te?" Le chiedo incrociando le braccia al petto.

"Questo devi dirlo tu a me" i suoi occhi puntano nei miei, mi spoglia delle mie corazze e mi perfora l'anima "Adesso"

"È vero che mi ami?" Le chiedo. Sento una lama conficcarsi nel petto. Sensi di colpa. Vorrei urlarle che la amo anche io ma sarebbe come tradirla ancora di più. Non posso farlo, non ora. Lei non mi risponde ma nei suoi occhi leggo che è così "Allora fidati di me" non risolvo nulla così, non faccio altro che riempirla di domande e so che è frustrata. Probabilmente si sta pentendo di avermi aperto il suo cuore. Odio vederla così a causa mia "Vieni con me" la prendo per un polso e usciamo dal bagno, mi segue controvoglia ma lo fa perché è incapace di sottrarsi. La porto sul terrazzino sopra l'edificio, stranamente vuoto. Ci sediamo su quei divanetti a distanza. Mi passo le mani sul viso nervosamente.

"Macarena.. devi darmi qualcosa per potermi fidare di te.. di certo non mi bastano le mezze frasi quando è evidente che qualcosa ti logora" la sua voce arriva distaccata e fredda, come se preparasse se stessa al peggio.

True LiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora