Capitolo 22

287 26 15
                                    

Saliamo in auto ma questa volta guido io, non può mettersi al volante senza l'uso di un braccio "Dovrai farmi da navigatore, perché non conosco affatto queste strade" dico uscendo dal garage.

"Tu guida Bionda.. al comandarti ci penso io" dice allacciandosi la cintura, il suo tono di finta superiorità mi fa ridere.

"Goditi questo momento perché non ricapiterà tanto presto" rispondo abbassando gli occhiali da sole. Inizia a darmi seriamente degli ordini, si diverte nel tenermi testa e le lascio questo finto potere finché non parcheggiamo davanti a un locale pieno di gente "Ma qui la gente non lavora? Voglio anche io una vita fatta solo di relax e festeggiamenti" commento guardandomi intorno.

Sento improvvisamente le sue labbra sul mio orecchio per sussurrarmi "Già ce l'hai, Biondina"

"Finché non ti stancherai e mi butterai fuori casa" le faccio notare ridendo.

"Non ti preoccupare.. non sei la prima della lista che voglio cacciare" mi fa ridere il suo strano modo di avvicinarsi a me, mi mordicchia l'orecchio stringendomi a sé "Per adesso"

La spingo via ridendo "Sappiamo entrambe che non sai vivere senza di me" ci avviciniamo al bar e ordiniamo due mojito.

Passiamo tutta la giornata sedute sui divanetti grigio perla di questo locale a parlare, a ridere.

Con lei sembra tutto facile, non conoscevo questa sua versione, questo suo aspetto.

È simpatica, brillante e attraente in ogni modo e sfumatura possibile.

Ricordo che rimasi folgorata dalla sua risata spontanea. Il suono e il modo in cui strizzava gli occhi mentre rideva. Non l'avevo mai sentita prima. Non avevo mai visto il suo lato spontaneo. Nonostante sapessi che fosse una bella donna dallo sguardo penetrante, mi colpì il suo sorriso. Un sorriso che avevo voglia di vedere più spesso perché le illuminava il viso e l'anima.

"E quindi tu che hai fatto?" Mi chiede finendo quello che credo sia in quarto mojito della giornata.

"Non potevo fare altro che assecondare la sua richiesta.. gli ho mostrato le tette, gli ho dato un calcio nelle palle e gli ho fregato l'auto" entrambe ridiamo e lei mi passa una mano sulla gamba in una carezza spontanea.

"Non ci posso credere, Bionda sei piena di sorprese!" Continua a ridere e lascia la mano sulla mia gamba nuda.

"E tu?" Le chiedo cercando di ignorare quello che mi trasmette anche solo un gesto così innocente.

"Io cosa?" Mi chiede a sua volta, appoggiandosi meglio allo schienale.

Prendo il mio Cuba libre e lo sorseggio "Aneddoti imbarazzati"

Sembra ricordare diverse cose perché il suo sorriso si amplia "Frequento Saray da almeno trent'anni.. direi che ho detto tutto"

Rido "È un tipo vivace" convengo con lei, immaginando le peggio cose che potrebbero aver passato loro due insieme.

Scuote la testa continuando a ridere "Vivace non riassume assolutamente nulla, te lo garantisco"

La guardo, è intensa e incredibilmente bella in tutto ciò che fa "È bello.. avere un'amica sulla quale contare"

Lega lo sguardo al mio e in un sorriso complice mi dice "Riempie i vuoti che lascia la vita"

Mi sporgo leggermente in avanti, essendo già molto vicine questo mi porta a pochissima distanza dal suo viso "E che vuoti ha Zulema Zahir?"

True LiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora