Capitolo 74

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"Che ci fai ancora qui?"

Guardo davanti a me. O almeno così sembra, la verità è che io guardo la nostra storia. Le immagini che di presentano nella mia mente. Sono persa e ancorata a quel passato perché la verità è che è dieci volte meglio del mio presente e centomila volte meglio del futuro che si prospetta.

Ignoro la domanda.
Per adesso almeno.

Do voce ai miei pensieri perché non ho più nemmeno la forza di litigare. Non voglio più discutere, lo facciamo da giorni e non ci sta portando da nessuna parte. Abbiamo le nostre posizioni, le nostre idee.

Eppure ci riprovo. Provo di nuovo a parlarle perché so che perderla significa perdere una parte troppo importante di me stessa "Nel momento in cui ho capito di amarti davvero.. che eri così importante per me.. ho iniziato a fare il doppio gioco con loro.. ho promesso a me stessa di proteggerti, anche da te stessa perché tu.. hai una spiccata dote nel autosabotarti che a volte mi spaventa" le rivelo altri frammenti della verità che non conosce, ma non è intenzionale. Parlo perché non so più che cosa fare della mia vita, sono qui perché non so dove altro potrei andare "Io ti ho protetta sai? Da loro.. da Hierro.. da Helena.." Sorrido amareggiata mentre abbasso la testa "Ma poi il tuo piano folle.. sapevo che avremmo fallito" sospiro ripensando a quella notte "Piansi. Nel momento in cui ti ho tradita, ho fatto di tutto per sentire dolore fisico perché era cento volte più sopportabile" mi passo una mano velocemente sul viso "L'irruzione di Castillo in quella casa ci ha permesso di essere qui e credo che in fondo questo tu lo sappia bene"

"E quindi dovrei ringraziarti?" Mi chiede nervosa.

Rido appena scuotendo la testa "No, certo che no" osservo il cielo, nuvoloni grigi iniziano ad allargarsi sulla mia testa e so che presto pioverà "Ma vorrei che tu capissi che non volevo niente di tutto questo" rido appena in maniera isterica perché non può andare peggio di così, sono stanca, esausta. Non ne posso più "Non volevo finire in carcere, perdere la mia famiglia, finire in coma" ripasso ogni cosa che mi è successa negli ultimi anni "Non volevo accettare quell'accordo e decisamente non volevo innamorarmi di te" la vedo con la coda dell'occhio sedersi sullo stesso gradino, molto distante da me "Non volevo niente di tutto ciò" qualche goccia inizia a scendere dal cielo. È la prima volta che piove da quando sono qui, in un certo senso lo trovo poetico "Sai.. se mi avessero detto come avrei visto i miei quarant'anni avrei detto che sarei stata qualcuno di importante a capo di un'azienda con la mia laurea in economia. Bella e inavvicinabile. Avrei voluto un'autista come le persone importanti e sarei stata a Venezia e in giro per l'Italia perché io amo quel Paese" mi volto e incontro il suo sguardo già puntato su di me "Ma non è capitato niente di tutto ciò e mi fa rabbia sapere che sono l'unica responsabile" rido ancora amareggiata e incredula "Mi sono innamorata della persona sbagliata che mi ha usata per truffare la nostra azienda e mi ha lasciata sola dietro le sbarre di un carcere. La perfetta definizione di un'idiota. Poi tutto è andato sempre peggio.. il carcere.. mi ha cambiata. Ero sola, ferita, senza possibilità.. ero disperata.. e loro lo sapevano" annuisco piano riconoscendo finalmente quello che davvero è accaduto "Mi hanno messa in questa situazione.. una missione suicida.. ma morire per mano tua era una prospettiva più rosea di passare tutti quegli anni in carcere" mi passo una mano sulla fronte sentendomi tremendamente a disagio, non tanto per lei quanto per la verità che sto tirando fuori e che da troppo tempo custodisco dentro di me. Mi stava logorando. Sorrido ingenuamente mentre ripenso all'unica cosa bella di tutto ciò "Era facile sai? L'idea di tradire la mia nemica storica, la persona che odiavo di più sulla terra. Ma.. non avevo messo in conto quello che entrambe ormai sappiamo da tempo: ci attraiamo. Ecco perché tu.. giorno dopo giorno hai preso un pezzettino di me e ti ho permesso di farlo perchè mi facevi stare così dannatamente bene.. da quando stiamo insieme non mi sono più sentita sola.. sorridevo davvero quando eri con me e tutto finalmente sembrava essere a posto perché eravamo insieme ed era tutto così reale" incontro il suo sguardo, mi ci perdo dentro come non facevo da troppo tempo "Non eri tu quella persa, Zulema, ero io"

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