Capitolo 8

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Quando entro in camera mia ne approfitto per farmi una doccia veloce, lavare via lo stress e cercare per quanto possibile di rilassarmi. Prendo dal mio borsone il cellulare e scopro che non c'è campo in mare aperto, vedo sfumare la possibilità di avvisare Castillo degli sviluppi. Sbuffo e inizio a tirare fuori una serie di vestiti per poi optare per un vestito abbastanza corto, stretto in vita ma con la gonna sfasata, rosso fuoco. Indosso un paio di sandali argento bassi e lascio che i capelli scivolino giù per le spalle umidi. Mi trucco leggermente. Il risultato allo specchio è strabiliante e ne rimango piacevolmente colpita, devo ancora abituarmi a non vedere più il giallo canarino ovunque. Quando esco, percorro il corridoio e mi incontro con Saray che, non appena mi vede, mi applaude entusiasta "Favolosa!"

Rido imbarazzata "Sei molto bella anche tu" le rispondo in un sorriso mentre ammiro la sua figura in una tuta elegante e tacchi alti.

Mi prende sotto braccio "Reggimi che i tacchi non sono stati una buona idea" mi sussurra ridacchiando, quest'ammissione di colpa fa ridere anche me.

Saliamo le scale e la prima che ci viene incontro è Riccia che si congratula e poi fa un leggero inchino quando elogiamo il suo bellissimo vestito bianco. I miei occhi vengono però catturati da Lei, vestita in un tubino corto nero dalle maniche lunghe e tacchi alti, i capelli neri si confondono con il vestito. In altre vesti, capisco ciò che intendeva Trish ma la mia mente pensa anche all'oscurità che la circonda. Sì, è bella.. ma letale. Mi dà le spalle ed è un bene, non vorrei mai che si accorgesse che per la prima volta in dieci anni l'ho notata. Distolgo subito lo sguardo, ricordando a me stessa che è una stupidaggine. Spero che la cosa sia passata a tutti inosservata, controllo per sicurezza e se vedo che la Riccia non si è accorta di nulla, Saray invece mi guarda in un modo strano "Che c'è?" le chiedo.

"Niente" mi risponde mentendo spudoratamente, prendo una nota mentale: devo stare più attenta.

Sentiamo dei passi dietro di noi, una figura di supera e vedo Hierro vestito elegante dirigersi verso Zulema, le accarezza la schiena e nel momento in cui si volta. Si baciano davanti a noi.

Mi concentro sull'arredamento e la tavola apparecchiata, Saray mi viene accanto "Io e te ci sediamo vicine stasera"

"Ti sono mancata così tanto?" le chiedo divertita, nella speranza che lei non abbia capito assolutamente nulla.

"Non è questo.. ho come la sensazione che renderai memorabile la nostra cena" mi risponde puntando lo sguardo nel mio con decisione.

"Ci siamo tutti?" chiede Hierro venendo da noi, intanto mi siedo accanto a Saray.

"Sì, possiamo sederci" gli risponde Riccia, sedendosi accanto a me.

Lui scosta la sedia di fronte, penso che avercelo davanti tutta la sera potrebbe mettere a serio repentaglio il mio appetito ma poi mi accorgo che il suo era solo un gesto di galanteria e così mi ritrovo davanti la regina del male in nero. Si scambiano un leggero bacio e lui si siede accanto a lei, davanti a Saray.

"Bionda" mi saluta Zulema prendendo il tovagliolo bianco e adagiandolo sulle sue gambe.

"Zulema" ricambio il saluto con lo stesso tono distaccato e gelido, questa si prospetta la cena più lunga della mia vita.

"Che ha preparato lo chef oggi?" chiede Riccia con una certa impazienza dettata sicuramente dalla fame.

Mi volto un po' confusa nella sua direzione "Chef?"

Riccia mette la sua mano sulla mia e si avvicina a me per spiegarmi "Mark è l'autista e un fantastico chef" annuisco mentre lei resta a tenermi la mano da sopra il tavolo "Ti ho già detto che sei splendida?" gesto che non sfugge all'occhio attento di Zulema.

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