Capitolo 36

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Abbasso lo sguardo e quando lo dico ad alta voce dentro di me qualcosa si frantuma. Credo di essere io "Lui.. mi ha.. stuprata" le lacrime iniziano a scendere lungo il viso "Pensi che non lo volessi morto?" Scuoto la testa, incredula "Risparmiarlo.. non era per lui ma per te.. che sei in bilico e hai fatto un tuffo verso il buio! Hai scelto la strada facile, di nuovo.." mi passo una mano sul viso "Ricordi quello che mi avevi detto? Vendicarmi non riporterà Fatima e la libertà è la cosa più preziosa per me.. quella era la cosa giusta, il pensiero giusto. Io ti avevo capita quel giorno" mi siedo sul letto con la testa tre le mani "Hai lasciato che vincesse"

Si inginocchia davanti a me e mi accarezza le gambe "Lui non ha vinto.. se tu ora non mi allontani.. non avrà vinto" i nostri occhi si incontrano "Maca.. si è preso tutto.. tutto quello che avevo, tutto quello a cui tenevo.. Fatima, me stessa e te.." scuote la testa mentre per la prima volta la vedo in difficoltà, si passa una mano sul viso "Eri vulnerabile, in lacrime, distrutta.. Quando ti ho vista così, non ho pensato più a nulla"

"Ti prego, dimmi che non lo hai fatto per me" la supplico mentre le lacrime tornano a scendere "Dimmi che mi odi, che non valgo abbastanza, che non sono stata io la causa di questo omicidio! Ti prego! Zulema.. dimmi che non tieni a me.. che lo hai fatto per te stessa e per Fatima"

Si alza appena e mi prende il viso tra le mani "Calmati.." mi accarezza e si perde nel mio sguardo "..L'ho fatto per me.. ma è vero quel che ha detto.. sento qualcosa per te"

"Tu cosa?" Chiedo spalancando lo sguardo.

Abbassa lo sguardo, non l'ho mai vista così in imbarazzo e non credevo nemmeno che fosse possibile "Io credo di provare qualcosa per te"

"Come sarebbe a dire?" Chiedo confusa mentre cerco risposte nel suo sguardo. Mi prende la mano e l'appoggia sul suo petto. Il cuore sta battendo così forte da rischiare che le venga un infarto. Appoggio la fronte contro la sua mentre sento quel battito accelerato "Non volevo che tu facessi quello"

Mi accarezza la mano che tengo sul suo petto "L'ho odiato dal primo istante.. è stato troppo" il battito accelera indice che sta ancora pensando a quello "Mi dispiace, Maca" sento la sua voce spezzata "Ti ho delusa ancora"

Scuoto la testa mentre le lacrime tornano a scendere "No.. non lo hai fatto" le accarezzo il viso che tengo vicino al mio "Zulema.. lui.."

"Lo so" mi abbraccia forte e nascondo il viso nell'incavo del suo collo. Sento il suo profumo che mi calma almeno un po' "È finita.. è tutto finito e starai bene" si stacca da me e mi controlla il corpo "Ti.. fa male da qualche parte?"

Annuisco piano "I polsi.." lei mi prende le mani e appoggia le labbra sui miei polsi "..Il collo.." si allunga e mi lascia una scia di baci umidi "..Il viso" sento le sue labbra muoversi sulle mie guance. Si prende il mio dolore. Ogni gesto è calmo, lento, colmo d'amore. "Le labbra.." lei mi sfiora con il dito in una semplice carezza il taglio sul labbro.

"Se potessi prendere il tuo dolore.. lo farei" mi confessa perdendomi nei miei occhi feriti "Gli ho sparato ma non vuol dire che non abbia scelto te.. anzi.. gli ho sparato perché ho scelto te" mi porta delle ciocche di capelli dietro l'orecchio "Era una giusta punizione.. sai che è così e non cambia niente.. sono sempre io.."

Appoggio la fronte controa sua di nuovo, l'unico gesto che mi trasmette sicurezza "Lo sei davvero?"

"Non mi sono persa, Maca.." mi sorride piano "Mi fai provare ancora tutto.." mi accarezza le spalle e le braccia "Sento ancora tutto.. possiamo fare finta di niente.. dimenticare.. ti aiuterò, se vorrai"

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