Capitolo 31

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Varchiamo la soglia di un locale, alla fine sono tutti abbastanza simili, questo si estende su più piani, al centro la unica pista da ballo. Per prima cosa saliamo al secondo piano e, proprio vicino alla ringhiera che da sulla pista, troviamo posto su dei divanetti in pelle color grigio perla.

Un tubino nero stretto e corto mi fascia il corpo, ha cucito sopra perline e strass che brillano ogni volta che qualche luce si posa sopra. I miei tacchi sono vertiginosamente alti ma sono abituata a portarli e li trovo stranamente comodi, mentre i capelli ormai piuttosto lunghi scivolano ondulati giù per le spalle.

Mi appoggio alla ringhiera mentre vedo una quantità indefinita di persone scatenarsi in pista.

"Stasera niente pensieri e niente preoccupazioni.. e soprattutto niente arabe" annuncia Saray, seduta accanto a Riccia, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia. Un ragazzo molto ma molto carino arriva a prendere le nostre ordinazioni "Noi prendiamo due mojito mentre quella bellissima biondina lì vuole.."

"Un negroni" ordino convinta e determinata ad arrivare totalmente storta a casa.

"È un cocktail piuttosto forte" commenta il ragazzo mentre se lo segna.

"Ripassa tra venti minuti a controllare se fa l'effetto giusto allora" non è tanto cosa ma il come glielo dico, rimane perplesso e quando rialza lo sguardo su di me vedo che si sofferma sulle gambe nude e sale fino ai miei occhi.

"Penso proprio che potrei farlo" mi risponde in un sorriso.

"Ti aspetto" gli faccio cenno con la mano di saluto e va a prendere altri ordini.

Riccia e Saray ridono "Qualcuno qui vuole divertirsi sul serio" un sorriso da stronzetta è la mia risposta ai loro commenti pungenti.

In questo genere di locale puoi fare davvero qualsiasi cosa, essere un'altra persona e comportarti in un modo totalmente diverso dal solito.

Arrivano i nostri cocktail, il ragazzo posa i due mojito sul tavolino davanti alle ragazze mentre il mio me lo porta proprio davanti a me "Ecco a te, dolcezza"

"Molto gentile" prendo la cannuccia e lo bevo davanti a lui, mentre il mio sguardo cade sul suo corpo ben definito.

"La proposta è ancora valida?" Mi chiede scrutandomi attentamente in uno sguardo che va oltre il semplice apprezzamento.

È carino.
Occhi chiari.
Capelli scuri.
Bel fisico.

Io vedo un'ottima distrazione.

"Perché non passi dopo e non lo scopri?" Gli sussurro in un sorriso alquanto divertito.

"Ci puoi contare" è la sua risposta, mi lascia un piccolo bacio sulla guancia dal quale il mio corpo non ricava alcuna sensazione e va via.

Le due ragazze mi guardano, sono tremendamente frustrata perché ho bisogno di riprovare quelle emozioni con qualcun altro per spiegare a me stessa che non è stato altro che un gigantesco sbaglio. Riccia scoppia a ridere "In tutto ciò sarebbe troppo divertente se da quella porta entrasse.."

Saray sbianca e poi un ghigno nasce sul suo viso "Zulema" un ticchettio di tacchi sul pavimento liscio fa intendere che non è soltanto una frase buttata lì.

Lei è qui.

Si avvicina a noi e ne posso già sentire il profumo nell'aria. Mi appoggio alla ringhiera per darle la schiena ma è come se il mio corpo sapesse esattamente che è proprio dietro di me e so già che sarà bellissima.

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