Capitolo 66

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Il piano consisteva nell'entrare in quel palazzo gigantesco. Io e Zulema eravamo splendide nel nostri vestiti provocanti, fatti in modo per eludere le sorveglianze maschili. Entrare fu dannatamente facile e subito ci renderemo conto che non saremo mai state in grado di parlare da sole con il boss così circondato dalle sue guardie del corpo.

"Separiamoci e facciamo un giro di perlustrazione" mi ordina Zulema afferrando un bicchiere dal vassoio del cameriere, ne beve un sorso "Champagne.. guarda il lato positivo della missione, Biondina"

Io guardo la sua scollatura profonda "Lo sto facendo"

Lei si colpa e un sorriso divertito compare sulle sue labbra, mi accarezza in modo provocante il braccio "Pensa che quando avremo finito.. sarai tu a levarmelo" avvampo dall'imbarazzo mentre soffoco una risatina.

Non accadrà niente di tutto questo

"Sei spettacolare" mi limito a risponderle e lei mi guarda leggermente confusa, in un altro momento avrei flertato pesantemente con lei, non farlo è strano.

Non mi chiede nulla si limita a dirmi "Dai.. diamo un'occhiata alla sala"

Ci separiamo e la vedo allontanarsi.

In quel momento compresi che non potevo fermare lei, era una mina vagante. Un proiettile già sparato che viaggiava sulla sua traiettoria senza possibilità di fermarlo. Ma potevo salvare il salvabile, perciò non esitai.

Mi avvicino a Saray volutamente "Prendi la Riccia e andatevene"

"E il piano?!" Mi chiede confusa guardandomi perplessa.

"Via di qui. Niente domande. Adesso" ringhio ordinandoglielo. Il mio sguardo severo e la mia mascella contratta dalla tensione la fermano dal farmi qualsiasi tipo di domanda. Mi guarda un'ultima volta prima di allontanarsi, la vedo prendere la Riccia per mano e so che lasceranno l'edificio.

Misi in salvo coloro che potevano essere salvate e proseguii con il piano. Non ero sicura che la polizia sarebbe subentrata in tempo finché..

Un uomo si avvicina e mi passa una busta. La apro facendo attenzione e ne tiro fuori un auricolare da infilare in fondo all'orecchio.

"Fai un cenno con il capo se mi senti"

Lo faccio

"Benvenuta nella partita.." commenta Johnson saccente "..non ti preoccupare, hai le spalle coperte"

"Ne dubito" commento tra i denti mentre nascondo la busta in una pianta ornamentale e inizio a guardarmi intorno.

"Fate la vostra missione, noi subentriamo dopo" mi ricorda con lo stesso tono arrogante e menefreghista "Se provi a fregarci, torni dentro insieme alla tua amichetta di letto"

"Fanculo, Johnson" ringhio sempre più tesa e, senza volere, scontro un ragazzo della sicurezza. Mi fingo brilla ondeggiando appena "Mi scusi" i suoi occhi cadono sulla mia scollatura.

"Nessun problema" risponde senza neanche preoccuparsi di essere beccato mentre sbava sulle mie tette. E hanno anche il coraggio di giudicare la mia relazione con Zulema, questi coglioni non valgono nemmeno la metà di lei.

Mi allontano e lei torna da me "Sei concentrata sulla missione o stai flertando con le guardie?" Mi chiede mentre mi procuro un bicchiere da un vassoio.

"Credimi.. a parte te.. non c'è proprio niente che mi interessi" rispondo consapevole che Johnson stia ascoltando.

"Interessante" sorseggiamo dai nostri bicchieri scambiandoci un'occhiata intensa. Si avvicina tanto da sfiorare con le labbra il mio orecchio "Tocca a te, tesoro"

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