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Lydia, seduta su un divanetto di pelle nera, si guardò intorno. Daryl, Samuel e Russell erano ognuno in un angolo dello spogliatoio, intenti a fare riscaldamento e stretching prima del match.

La Notte Del Sopravvissuto era iniziata da poco e il tradizionale scontro cinque contro cinque, rappresentativo dell'evento mensile di novembre, sarebbe stato il secondo match della serata. I Dark Knights, in coppia con Alessandro Casadei e John Smith, avrebbero affrontato la squadra composta dai gemelli Uki, Silverstone, Colin Rogers e Rex Magia.

Samuel era alla sua destra e stava facendo una serie di squats. Russell, alla sua sinistra, sollevava un paio di pesi con entrambe le braccia. Daryl era alle sue spalle, quindi dovette girarsi sul divano per poterlo vedere: era chino in terra e stava facendo le flessioni.

Lydia adorava vederlo allenarsi: c'era qualcosa di magnetico nel modo in cui il suo corpo si muoveva, in cui i suoi muscoli si flettevano e contraevano, gonfiandosi a ogni ripetizione. Si rese conto che lo stava fissando come una stupida solo quando vide le labbra di lui tirarsi in un ghigno e il suo sguardo baluginare nel proprio con una chiara sfumatura di divertimento. Le guance le andarono subito a fuoco. Era mai possibile che Daryl Ashton fosse in grado di renderla tanto nervosa e di farla arrossire semplicemente con un'occhiata? La situazione le stava decisamente sfuggendo di mano.

Daryl continuò a fissarla, proseguendo con le sue flessioni, e Lydia riuscì a distogliere finalmente lo sguardo da quello magnetico di Ashton solo quando sentì la musica di Damiàn Sandler (lo stesso Damiàn Sandler che aveva avuto modo di incontrare quel pomeriggio nei corridoi dell'albergo) risuonare forte in tutta l'arena. Colse al volo l'occasione per voltarsi e tornare a guardare il televisore a schermo piatto, nel quale era trasmesso ciò che stava succedendo all'interno del ring: il match di inizio de La Notte Del Sopravvissuto si era appena concluso e proprio Damiàn era stato colui che ne era uscito vincitore. Lydia non vide l'avversario di Damiàn rifiutare la mano che lui gli aveva sportivamente offerto e colpirlo in pieno viso con uno schiaffo, perché l'agitazione prese il sopravvento e i suoi occhi continuarono a fissare lo schermo senza riuscire a vedere davvero le immagini che si muovevano al suo interno.

Oddio. È ora.

Si sentiva agitata come se fosse dovuta scendere personalmente in campo e battagliare sul ring.

Era il suo primo evento della RWA dal vivo... almeno credeva, non ricordava se ne avesse già preso parte prima dell'incidente, ma comunque per lei, in quel momento, era il primo e faticava a contenere l'emozione.

Quando qualcuno le posò una mano sulla spalla, sobbalzò. Alzò il viso per trovare Samuel dietro il divano, che le rivolgeva un sorriso. «È meglio se vai, dolcezza. C'è un posto in prima fila che ti attende.»

Lydia annuì e si alzò, guadagnando la via verso l'uscita dello spogliatoio. «Mi raccomando, ragazzi: andate e vincete» disse, aprendo la porta e voltandosi a lanciare loro un'ultima occhiata e un pollice all'insù.

«Non è quello che facciamo sempre?» rispose Russell ammiccando.

Lydia rise.

«Aspetta, ti accompagno.» Daryl si rimise in piedi con un agile salto e si spazzolò le mani sui pantaloni neri della sua divisa da wrestler. Lydia uscì e lui la seguì, comunicando agli altri due che li avrebbe incontrati direttamente in cima alle scale.

Non parlarono per tutto il tragitto che fecero dallo spogliatoio fino all'ingresso dal quale Lydia sarebbe passata per raggiungere il suo posto in prima fila. Incontrarono qualche wrestler lungo i corridoi, qualcuno salutò Daryl, qualcun altro rivolse alla ragazza uno sguardo incuriosito, ma nessuno li fermò.

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐋'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora