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Il match seguente era stato Damiàn Sandler contro David Zane.

Damiàn l'aveva riconosciuta e accolta con un breve sorriso, troppo impegnato a mantenere la sua facciata da cattivo per poter intraprendere un approccio più amichevole nei suoi confronti.

La musica di David Zane aveva poi riempito l'Arena e il ragazzo aveva fatto il suo ingresso, maglietta rosa strappata e costume argentato.

«Il prossimo match prevede un solo round!» annunciò Lydia. «Si avvicina al ring, da Hollywood, Florida; con un peso di novantasei chilogrammi: DAVID ZANE!»

David entrò nel ring con la sua solita arroganza e, prima che Lydia potesse scendere e tornare al suo posto, le si avvicinò e le prese una mano, sfiorandone il dorso con le labbra e facendole un occhiolino. Poi le fece persino fare una piroetta e Lydia ridacchiò, sciogliendo la presa e scavalcando la corda più bassa per uscire.

Oh, David. Il solito seduttore.

*

La serata era proseguita in modo tranquillo e Lydia era stata orgogliosa di se stessa: non aveva sbagliato neanche un nome o un peso o una città di provenienza, meritandosi i complimenti da parte del commentatore Joel Lord durante la pausa pubblicitaria. Doveva ammettere che stava acquistando confidenza e, sciolta la tensione iniziale, si stava finalmente divertendo.

Dopo l'intervista di Rachel Yvonne a Jim Curtis, il video sullo schermo cambiò, costringendo Lydia a sollevare il viso dai fogli e a guardare.

Russell Royle, Daryl Ashton e Samuel Reed apparvero sul grande schermo. Dovevano trovarsi in una zona buia dell'Arena, perché le luci blu erano molto soffuse e non riuscivano a rischiarare bene i loro volti. Samuel stava ridendo, ma il primo a prendere la parola fu proprio Daryl.

«PJ Constantine. Uno contro uno... nah, non puoi battermi.»

«Te? Non durerebbe cinque minuti nel ring con me!» rise ancora Samuel.

«E se ti avvicini a me, ti prenderò a calci nel culo» dichiarò Russell.

«Quindi, un match ad handicap tre contro uno? Non hai possibilità di uscirne vivo» concluse Daryl, per poi abbassare la telecamera, che inquadrò il pavimento vuoto.

Lydia prese un profondo respiro, mentre sullo schermo scompariva l'immagine del corridoio vuoto dell'Arena e partiva la canzone dei fratelli Rogers.

Si affrettò a raggiungere il ring, rischiando tra l'altro anche di inciampare nelle corde, ma alla fine riuscì a rimanere in piedi.

«Questo è un match a squadre, tre contro tre, e prevede un solo round! I primi a fare il loro ingresso, con un peso complessivo di duecentocinque chilogrammi, loro sono i Campioni di Coppia della RWA, Colin Rogers e suo fratello Silverstone!» li presentò Lydia, mentre i fratelli davano le mani ai fans delle prime file e poi salivano sul ring.

La canzone di Enormous Man sostituì quella dei fratelli Rogers e il gigante fece il suo ingresso. Dal vivo era molto più grosso e imponente di quanto Lydia si sarebbe mai potuta immaginare. Già si sentiva minuscola in confronto a Daryl, vicino a Enormous Man scompariva proprio. Presentò anche lui e attese che raggiungesse i suoi compagni di squadra all'interno del ring. Lui rivolse un sorriso e le fece un occhiolino, ma Lydia rispose solo distrattamente con un cenno del capo, concentrata sull'ingresso dei loro avversari.

I Dark Knights.

Lydia li cercò nella folla per la seconda volta in quella serata, mentre si accingeva a presentarli. «E i loro avversari: con un peso complessivo di trecentoventi chilogrammi, Daryl Ashton, Samuel Reed, Russell Royle... i Dark Knights!»

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐋'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora