Come facessero i Dark Knights a tornare sulla stessa lunghezza d'onda, dopo una sola notte, era un mistero per tutti quanti, soprattutto per Lydia che, però, non osava fare domande al riguardo.
Mentre dallo schermo televisivo all'interno del loro spogliatoio li osservava scendere le scalinate e approdare insieme al centro del ring, non poté fare a meno di chiedersi se bastasse davvero solo un po' di riposo a sedare un incendio che sembrava divampare violento un giorno sì e l'altro pure.
Quanto tempo sarebbe passato, prima che uno dei tre sarebbe esploso definitivamente e avrebbe causato la distruzione dei Dark Knights?
Lydia non ci voleva nemmeno pensare. Alla sola idea, un brivido poco piacevole le scosse le spalle. Come avrebbe fatto, senza la sua nuova famiglia al proprio fianco?
Scosse il capo, non era un'opzione da prendere in considerazione.
I Dark Knights non si sarebbero sciolti.
Mai.
E il discorso di Russell Royle, che per primo aveva preso la parola, sembrava volerlo confermare: non c'era un anello debole nei Dark Knights. Loro erano fratelli e avrebbero continuato a proteggersi e a dominare sulla RWA per sempre.
Lydia pregò con tutta se stessa che non fossero solo frasi di circostanza per salvare la faccia di fronte al pubblico e non far capire ai nemici quanto fragili fossero i rapporti tra di loro.
Che nel wrestling non esistessero famiglie e parentele era chiaro a tutti. Ciò che era meglio per il business veniva prima di qualsiasi linea di sangue ed era quello uno dei motivi per i quali gli avversari designati per i Dark Knights, quella sera, erano niente di meno che i cugini di Russell Royle: i gemelli Uki. E fu proprio Royle a schierarsi contro di loro, affiancato da Samuel Reed. Daryl Ashton si accomodò pacificamente al commento.
Il match proseguì abbastanza a lungo, senza particolari inflessioni o colpi di scena, fino all'intervento quasi aspettato di Ashton, che comportò la squalifica dei suoi compagni. Per niente scossi o arrabbiati, Samuel e Russell rincararono la dose, cominciando a colpire i gemelli fino all'arrivo di PJ Constantine, che rimise le fazioni in completo equilibrio. I Dark Knights stavano per battere in ritirata (non era il caso di sprecare ancora il loro tempo con quel pallone gonfiato di PJ) quando Samantha Miller era uscita e aveva annunciato che il Main Event della puntata avrebbe visto protagonisti proprio Samuel, Russell e Daryl contro i gemelli Uki e PJ Constantine.
La serata proseguì in modo tranquillo: i Dark Knights trascorsero quasi tutto il tempo nello spogliatoio, in compagnia di Lydia, e le cose, almeno all'apparenza, sembravano essere tornate quelle di sempre.
Solo un occhio attento e particolarmente psicologico avrebbe potuto intravedere la sottile tensione e la ben celata falsità dietro alcuni comportanti e altri sorrisi.
Lydia e Samuel si sforzavano di andare d'accordo, cercando di dimenticare le incomprensioni della serata precedente. Nessuno dei due aveva più aperto l'argomento – e di certo non sarebbe stato saggio farlo in quel momento, con Jon davanti.
I Dark Knights discutevano tranquillamente delle tattiche per sconfiggere i propri avversari, eppure, ogni tanto, quando si trovavano in disaccordo su qualcosa, tacevano per qualche secondo, si osservavano guardinghi e poi cambiavano argomento, scambiandosi battute e pacche sulle spalle.
Per quel che riguardava Lydia e Jon... neanche loro avevano più aperto l'argomento che li aveva fatti allontanare. Jon continuava a tacere sull'identità della misteriosa donna che, comunque, continuava a tartassarlo di chiamate che lui prontamente ignorava; Lydia non aveva più posto alcuna domanda, decidendo di soprassedere del tutto sull'accaduto e di andare avanti.
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𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐋'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨
Storie d'amore«Nel momento stesso in cui ho deciso di entrare in quel vicolo e salvarti, sei diventata un mio problema.» Lei sentì un tuffo al cuore e deglutì. «Vieni a casa con me.» Quelle iridi blu erano così serie e intense che lei non riuscì a sostenere il su...