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«Signore e signori, benvenuti aduna nuova entusiasmante puntata firmata RWA!» annunciò Joel Lord dal tavolo di commento.

«Quest'oggi ci saranno gli R-W-Awards! Verrà premiato il meglio del meglio!» aggiunse Mike Cherry.

Jason Rustin, al centro del ring, venne salutato da un rumoroso applauso. «Signore e signori, la presentatrice ufficiale per gli R-W-Awards: la misteriosa donna in rosso, Lydia!»

Lo schermo sopra l'ingresso si colorò di rosso e una serie di glitter circondarono il suo nome, mentre Lydia appariva sulla rampa, sventolando la mano in segno di saluto. Le labbra, truccate di rosso, brillavano di un sorriso cordiale e dolcissimo.

Jonathan Gabriel sputò l'acqua che stava bevendo, rischiando di infradiciarsi l'unico abito buono che aveva.

«Eccola lì, la tua sorpresa» rise Jaxon, fissando lo schermo dove Lydia era inquadrata ora in primo piano, di fronte al leggio da cui sarebbero stati annunciati gli altri vincitori degli Awards. I capelli erano raccolti sulla nuca da uno chignon elegante, una treccia ad adornarle il capo. Gli occhi ben truccati brillavano emozionati e, anche con il fondotinta, era chiaro che stesse arrossendo.

«Ma che cazzo...» mormorò Jon.

Non di nuovo, porca puttana.

Non.

Di.

Nuovo.

Cazzo, avrebbe dovuto immaginarlo che, quando i boss avevano parlato di un altro ruolo per Lydia, intendessero piazzarla di nuovo davanti alle telecamere.

E come poteva dar loro torto?

Lydia era così telegenica, con il suo sorriso candido, la sua pelle di porcellana e i grandi occhi verdi. Quel vestito, poi, le stava una meraviglia e, per un secondo, Jon dimenticò il motivo per cui era in procinto di incazzarsi ancora, troppo preso dal batticuore che si era scatenato nel suo petto al solo vederla. Era così bella, così perfetta, così dolcemente irresistibile.

Ma ora era lì, davanti agli occhi del mondo intero... ed ecco di nuovo una serie di emozioni colpirlo in pieno e far riprendere a girare il suo piccolo universo.

Gelosia.

Rabbia.

Preoccupazione.

Ansia.

Confusione.

Erano tutte lì e minacciavano di farlo esplodere ancora e ancora, come una furia incontrollabile.

No. Calma, Ashton. Calma.

Jon chiuse gli occhi e prese profondi respiri. Si bloccò appena in tempo dal passarsi le mani nei capelli, già ordinatamente trattenuti da una mano di gel. Le strinse invece in un gesto nervoso, lisciandole poi sui pantaloni neri che indossava.

«Però, che gran pezzo di f...»

«Lewis, attento» lo fermò Jon, lanciandogli un'occhiata in tralice, ma le sue labbra si distesero subito in un ghigno pigro.

Dopotutto aveva ragione: Lydia era proprio un gran pezzo di "effe".

«Signore e signori, benvenuti all'edizione 2013 degli R-W-Awards!» annunciò Lydia, la voce squillante e allegra.

Jon si concentrò di nuovo sullo schermo.

Era meravigliosa e quel vestitino rosso le stava una favola. Aveva voglia di portarla fuori a cena e di mostrare al mondo intero che quella piccola e preziosa opera d'arte, quella bomboniera dai capelli di fuoco, era sua.

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐋'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora