«Passo così tanto tempo con voi, che a volte dimentico che siete i cattivi, in tutta questa storia.»
Lo schermo piatto appeso al muro dello spogliatoio dei Dark Knights stava trasmettendo un'anteprima dei match del prossimo Evento e il loro, contro PJ Constantine, aveva appena ricordato a Lydia che si trovava dalla parte del lato oscuro.
Lydia era sempre stata una fan di PJ (e non lo aveva mai nascosto) e lui le piaceva come persona... ma anche se rappresentava il bene e il giusto in tutta quella faccenda, lei non poteva che tifare per i suoi ragazzi.
Chase le lanciò uno sguardo scettico dalla panchina, mentre recuperava i guanti da dentro il borsone e li poggiava accanto a sé. «Noi non siamo affatto i cattivi» protestò, sollevando un sopracciglio.
Lydia si voltò a guardarlo, riflettendo la sua medesima espressione, solo con un cipiglio che sembrava voler dire "ma davvero?". «Chi è che va tre contro uno?» replicò retoricamente.
«Hey, quelli sono ordini dall'alto, piccola.» Jaxon si strinse nelle spalle come a dire che tutto ciò non dipendesse affatto da loro.
«Ordini dall'alto...» bofonchiò Lydia contrariata. La piccola fan che era in lei protestò molto più rumorosamente di così. «Ordini che voi seguite ciecamente, da bravi cagnolini.» Scosse il capo, incrociando le braccia al petto mentre riportava lo sguardo sullo schermo.
L'episodio di quella sera sarebbe iniziato poco meno di un'ora dopo e ciò che stava andando in onda le rammentò come quell'episodio fosse quello dedicato agli R-W-Awards, dei premi che la RWA e il suo pubblico assegnavano ai vari lottatori una volta l'anno, una specie di Notte degli Oscar in stile wrestling, insomma. I Dark Knights aveva già vinto in parecchie categorie minori, come FAZIONE DELL'ANNO, MOSSA DELL'ANNO (quella finale di Russell), HASHTAG dell'anno e con #DarkKnightsRulez. Tre statuette d'oro, infatti, già brillavano sul tavolo alla sinistra del divano sul quale Lydia era seduta.
Solo quando avvertì tre paia d'occhi fissarla intensamente e sentì l'aria nella stanza farsi densa, si rese conto di non aver solo pensato l'ultima frase, ma di averla pronunciata.
Ad alta voce.
E loro l'avevano sentita.
Ops.
«Ma di che diavolo stai parlando?» sbottò Daryl.
Lydia alzò gli occhi sul suo volto serio. «No, beh... ecco, io...» balbettò, cercando un modo per cavarsi d'impaccio. Maledisse la sua stupida boccaccia per non essere mai in grado di rimanersene chiusa quando era il momento adatto.
«Credi forse che, singolarmente, non saremmo in grado di sconfiggere il tuo adorato PJ Constantine?» la sfidò, assottigliando lo sguardo.
«No, non ho detto questo. Io...»
«Credi forse che io, singolarmente, non sarei in grado di sconfiggerlo?» la incalzò,
«N-No, certo che no... anche se la settimana scorsa...» provò a difendersi Lydia, ma si azzittì di nuovo quando notò gli occhi di Jon farsi ancora più scuri. Deglutì, rendendosi conto che si stava solo scavando la fossa da sola.
«La settimana scorsa... cosa, Raggio di Sole?» mormorò, stringendo le palpebre che intrappolarono le sue iridi ora luminose. «La settimana scorsa mi ha battuto? È questo che volevi dire? Su, avanti: fallo.»
Ma come diavolo era possibile che riuscisse sempre a toccare i tasti sbagliati che riuscivano a far saltare i nervi a Jonathan Gabriel? Se ci fosse stato un premio anche per quello, Lydia era sicura che sarebbe stata la sola e unica vincitrice.
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𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐋'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨
Romance«Nel momento stesso in cui ho deciso di entrare in quel vicolo e salvarti, sei diventata un mio problema.» Lei sentì un tuffo al cuore e deglutì. «Vieni a casa con me.» Quelle iridi blu erano così serie e intense che lei non riuscì a sostenere il su...