Avevano appena finito di cenare e, mentre Jon parlava al telefono con alcuni dirigenti della RWA, che gli stavano comunicando le prossime date di eventi televisivi e dal vivo, Lydia aveva pulito la cucina e si era seduta sul divano. Jon la raggiunse pochi minuti dopo, crollando sul posto accanto a lei.
«Dammi il cellulare» disse, porgendole una mano e armeggiando con l'altra nella tasca dei propri pantaloni per estrarre il telefono di Lydia.
Lei deglutì e sentì il cuore cominciare a battere furiosamente.
Finalmente era giunto il momento tanto atteso... finalmente avrebbe potuto scoprire qualcosa in più su di sé.
Estrasse il vecchio cellulare di Jon dalla tascona della felpa e glielo consegnò. Lui trafficò con entrambi gli apparecchi fino a che la scheda di Lydia non fu di nuovo nel suo cellulare.
«A te l'onore.» Le sorrise incoraggiante e le restituì il telefono, che lei prese con mani tremanti. Fissò lo schermo spento per lunghissimi istanti. Ora non erano solo le sue mani a tremare, Jon poteva sentire tutto il suo corpo farlo. «Hey, respira, piccola lottatrice» sussurrò, avvicinandosi di più e circondandole le spalle con un braccio. «Sono qui con te. Qualsiasi cosa scoprirai sul tuo passato, non ti lascio.» Le premette le labbra sulla tempia.
Lydia annuì e finalmente accese il cellulare.
La schermata iniziale lasciò posto a quella di blocco del telefono e Lydia spalancò gli occhi, sentendo tutta la sua paura scomparire inglobata da una travolgente sensazione di imbarazzo. Prima che lui potesse mettere a fuoco ciò che lei aveva già visto, si premette il cellulare contro il petto.
«Hey, che succede?»
Lydia era diventata tutta rossa e aveva abbassato lo sguardo. I suoi denti cominciarono a torturare il labbro inferiore. Era una cosa che faceva spesso, quando si sentiva a disagio.
Ma cos'è che aveva visto?
Jon non ne aveva la più pallida idea.
Che cosa poteva avere una ragazza come sfondo del proprio telefono?
Forse una foto di lei che si baciava col suo ragazzo? Magari con quello schifoso di Callum...?
Il solo pensiero gli fece stringere la mano in un pugno. «Lydia?»
«Niente!» pigolò lei, facendolo solo corrucciare di più. «Ora... ora lo sblocco, eh!»
«No. Ora mi fai vedere cos'è che ti ha sconvolta tanto.»
«Cosa?!» La sua voce somigliava ora allo squittio di un topo. «Ma che dici? Non sono affatto sconvolta, figurati!»
«Uh uh, e io sono il Campione della RWA.» Jon allungò la mano verso di lei. «Fammi vedere.»
«Beh... beh: tu potresti benissimo esserlo, il Campione RWA. Sei così forte e sei uno dei wrestler migliori che ci siano al momento e...» farfugliò Lydia, sperando di riuscire a cambiare argomento e distrarlo.
«Bel tentativo, ma non funziona. Ora: da' qua.»
«No.» rispose Lydia testarda, stringendosi di più il cellulare contro il petto.
«No?» fece lui, sollevando un sopracciglio.
«No.»
«Non costringermi a prenderlo con la forza, Lydia. Sai che lo faccio» la avvertì, mentre un ghigno si allargava sulle sue labbra.
«C-cosa? No, non puoi!» protestò lei, e fece per alzarsi dal divano. Il suo tentativo di fuga non andò a buon fine.
Jon scattò in avanti e in un secondo le fu addosso e la intrappolò sotto di sé.
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𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐋'𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨
Romance«Nel momento stesso in cui ho deciso di entrare in quel vicolo e salvarti, sei diventata un mio problema.» Lei sentì un tuffo al cuore e deglutì. «Vieni a casa con me.» Quelle iridi blu erano così serie e intense che lei non riuscì a sostenere il su...