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"Dai, vieni, t'ho preparato 'a vasca"Simone si alza lentamente e un po' barcolla, sta iniziando ora a sentire ora gli effetti di quell'esperienza.
Manuel lo aiuta a spogliarsi, non ha realmente bisogno d'aiuto ma lo lascia fare.
Entra nella vasca e l'acqua è calda al punto giusto, il profumo del bagnoschiuma gli riempie celermente le narici.
"C'hai un po' de polvere bianca tra i capelli" gli fa notare Manuel.
Allora gli racconta dello sparo, di quella pioggia di schegge d'intonaco che è caduta sulla sua testa.
"Mò spazzoliamo sti riccetti così li togliamo e poi uno shampoo.
"Va bene."
Viene naturale abbandonare il capo sul bordo della vasca mentre Manuel si arma di spazzola e pazienza.
Lava quei ricci meticolosamente, asciugandoli anche con il phon.
Si ritrovano a letto, più tardi.
Manuel non riesce proprio a chiudere occhio, pensa all'immagine di Simone rannicchiato per terra con una pistola puntata addosso e si sente irrequieto, terrorizzato.
E per la prima volta è lui a farsi piccolo e rannicchiarsi tra le sue braccia "non me lasciare mai Simò".
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NOTE AUTRICE: Questa briciola è collegata alla #29.
