Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Manuel non sa più quante cose ha raccolto da terra.
Ogni singolo oggetto che solleva dal pavimento sul quale è stato rovinosamente lanciato da lui o da Simone, durante la lite avuta qualche ora prima, gli riporta alla memoria una parte della lite.
Sente ancora le urla rimbombargli nelle orecchie e la voce di Simone spezzarsi per il pianto.
E quella in particolare, quella fa malissimo.
Non ricorda nemmeno più il motivo per il quale hanno litigato... la gelosia, si.
Ma gelosia di cosa?
Non esiste essere vivente che lui possa amare, più di Simone.
E in fondo lo sa che Simone, vale la stessa cosa.
L'idea di Simone in lacrime gli da tormento. Recupera il cellulare e prova a chiamarlo ma a rispondergli, solo la segreteria.
Fruga quindi nelle tasche del giubbotto per prendere le chiavi della moto ed è totalmente automatico guidare fino a casa Balestra.
Ad aprirgli, Dante.
"Buonasera professó, me scusi io-"
"È di sopra"
"Grazie..." mormora appena, dirigendosi direttamente verso le scale.
La camera di Simone è aperta, riesce a vedere già dalle scale i suoi piedi che penzolano fuori dal letto, mentre lui è disteso sul letto.
Sale gli ultimi gradini e la figura di Simone si fa ancora più chiara, ha il volto totalmente affondato sul cuscino che stringe forte, le spalle tremano per i singhiozzi e le sue orecchie sono rossissime.
Sono queste ultime che bacia, una volta sedutosi su di un angolo del materasso.
"Amore...dai..non è successo niente" Ma Simone scuote la testa, si asciuga il volto sul cuscino e "lasciami stare, Manuel"
Manuel si china di nuovo a baciare la punta dell'orecchio.
"Amore, non le penso quelle cose..." sussurra, lottando contro quel nodo in gola che si è formato "perdonami amore, dai "
"Pure io ho detto cose che non penso"
"Allora possiamo perdonarci a vicenda e far finta non sia successo niente?"
"Solo se mi prometti che non litigheremo più in quel modo"
"Te lo prometto. Ora basta piangere amore, "dice, quando finalmente Simone lo guarda "va tutto bene, siamo ancora qui, insieme"
