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Stanno bene!
Gli elastici che sembravano un incubo ora sono diventati quasi motivo di gioco, infatti Simone si diverte a sistemarli di colori diversi a formare dei piccoli motivetti, alternandoli o ricreando una sorta di piccolo arcobaleno tra una stellina e l'altra dell'apparecchio.
Si sente un po' un bimbo ma la cosa lo diverte e sarebbe ormai difficile rinunciare alle espressioni esasperate di Manuel ogni volta che torna da lui, gli sorride mostrando l'opera finita e "Guarda, amore. Sono tutti colorati"
La voce gli esce sempre biascicata e poco chiara, visto che parla con le labbra stiratissime ma vedere Manuel che rotea gli occhi è impagabile.
"Ma non te fanno male sti cosi? Sei sicuro che li puoi cambiá così spesso?" gli ha chiesto, all'ultimo cambio.
Simone si è limitato a stringersi nelle spalle, " non lo so. Comunque questo-" ha detto, consegnandogli un foglietto con le date dei prossimi incontri dal dentista "-è il calendario degli appuntamenti."
"Ho capito, famo metà volte con me e metà co' tu padre?" ha proposto, con un sorriso furbo.
L'espressione di Simone, invece, si è fatta di colpo dolcemente incredula e triste, "Ma amore quello sta sempre al telefono, è come se andassi solo! Non puoi esserci sempre tu?" ha chiesto, chiudendo le labbra in un involontaria smorfia.
"Amore ma certo che ce só sempre io, stavo scherzando!"
