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È stato Manuel a convincere Dante ad annullare tutto e restare a casa con loro.
L'ha raggiunto nel suo studio per parlare direttamente con lui, lontano dagli occhi di Simone, mentre il più piccolo era immerso nella realizzazione di un disegno.
"Credo che Simone abbia bisogno di lei, professò. Non può restare a casa?"
"Ha bisogno di me? Che c'ha?"
"È triste, io sono stato via tutto il giorno e lui si sente solo, si sente un peso per tutti. Ho pensato che magari se restiamo a casa tutti insieme e ce guardiamo qualcosa in tv un po' se riprende, può fargli piacere!"abbozza Manuel, prospettando l'ipotesi con non poca titubanza.
"Va bene. Famme fare un paio di chiamate e disdico tutto."
Afferra il portafoglio da cui estrae 20€ e li porge al ragazzo " tieni, ordina una pizza. Quella che piace a Simone, digli che raddoppiano il condimento. e tieniti il resto, domani je compri un regaletto"
Manuel gli sorride e fa come suggerito.
Si ritrovano qualche ora dopo in salone, tutti e tre sul divano. La vecchia coperta di Simone, quella celeste con le stelle, sopra le loro gambe e una grande bacinella piena di pop corn sul tavolino che li separa dalla TV dove scorrono le immagini di "Paddington".
Simone gli ha parlato più volte di quel film e finalmente, eccoli a guardarlo, tutti insieme.
Un braccio di Manuel è stretto intorno alle spalle di Simone e di tanto in tanto il maggiore di volta a guardarlo, stampandogli un bacio sulla tempia.
Dante, invece, si sforza di far silenzio ma quasi lo diverte vedere il figlio tutto preso dalle scene di un orsacchiotto di peluche che indossa un cappottino blu, gli sembra torni bambino e in cuor suo gli augura sempre quella serenità.
