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Sono finiti col litigare, quando Simone gli ha fatto notare la sua eccessiva magrezza.
"Tanto quello che faccio io non basta mai, Simò." urla Manuel, in preda al pianto. "Non lo vedi? Non te ne accorgi?"
Simone scuote la testa, non sa bene cosa fare.
Sa solo vedere Manuel sciogliersi in un pianto lo colpisce talmente forte al cuore da sentirlo stringersi in una morsa.
"Se lavoro, non lavoro abbastanza" continua il maggiore.
"Se studio, non studio abbastanza. Se cerco de aiuta qualcuno, non lo aiuto abbastanza."
"Tu sei stato essenziale per me, Manuel. essenziale."
"E non è vero manco questo, Simò. Sei stato tu a far tutto, sei stato tu a volerlo." singhiozza.
"Io me merito solo di sparire!"
E le braccia di Simone si fiondano sulle sue spalle, ormai ossute e fin troppo magre.
"Non dirlo mai più, ti prego."
Piange anche lui adesso, e le lacrime sono talmente tante da bagnare la maglia del maggiore.
Rimangono abbracciarti per un po' , fino a che Simone non prova a riprendere parola.
"Amore, ti va di parlare con qualcuno, mh? Si scova il problema e si cerca una soluzione"
Manuel capisce subito a cosa si riferisca.
Non è la prima volta che gli propone di chiedere aiuto nello stesso studio in cui si svolgono anche i suoi appuntamenti con lo psicologo che lo segue dal giorno dell'incidente.
"Non lo so se voglio, Simo.."
"Può aiutarti a star bene, amore. Sarà difficile i primi tempi, lo sappiamo entrambi ma poi le cose iniziano a farsi più chiare e la vita sembra più facile.." . Un piccolo bacio frena le parole e il panto. "Te lo prometto che è così."
