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Manuel si è ritrovato a vivere a casa Balestra, da quando Dante e Anita hanno iniziato la loro relazione.
E nonostante continui a ripetersi che Simone non è che un amico per lui, la sua mente lo tormenta nel fargli avere un occhio sempre puntato su di lui, su chiunque lui frequenti, su come stia.
La voglia continua di accertarsi che Simone stia bene è è senza dubbio legata a quella necessità di proteggerlo che sembra pulsare in lui come se nient'altro al mondo importasse davvero.
Per questo non sopporta quell' Enrico, che per ora gli ronza intorno.
L'ha notato prima di tutti, di come tratta Simone. Sempre con quell'aria di sufficienza, quel distacco e quella freddezza con la quale gli si rivolge.
Sbotta un pomeriggio in cui lo vede tornare a casa, sembra essere stanco, spossato, triste.
"Ma non lo vedi come te tratta Simó?"
"Lui...è così, per suo carattere."
" Io dico che il carattere non c'entra 'n cazzo Simó"
"E invece sì."
"La verità è che non gliene fotte 'n cazzo de te Simó!"
"Ah sì? E dov'è la novità?! A chi importa di me Manuel?"
"A me importa! A me!"
"A te?! Ma se m'hai sempre detto che non te interessa! Che potrei sparí e non te ne frega niente!"
"Mentivo, ok? Mentivo! Perché de te me importa, pure tanto!"
"E perché me lasci sempre così? Perché me lasci sempre solo?"
"Perché io...io..."
E non riesce a trovare le parole, le cerca come un disperato ma non riesce.Si sporge verso di lui, per baciarlo con foga.
"Manuel non di nuovo"
"Questa volta no Simo. Voglio solo.. saperti felice e che tu sia trattato come meriti. io voglio solo...amarti."
