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Quella notte è stata un vero e proprio sogno.
Simone ha amato follemente ogni singolo istante.
Fare l'amore con Manuel è stato stupendo, sentire i loro corpi fondarsi insieme, scoprirsi, esplorarsi, amarsi, ha portato con sé un'energia che sembra ancora essere nell'aria sotto forma di piccole scintille.
Simone si è appena svegliato.
Rotola un po' tra le coperte per sistemarsi e con ancora gli occhi chiusi, tasta il materasso per cercare Manuel.
Ma Manuel non c'è.
Allora lo richiama piano, senza urlare troppo, che quella magia che si respira potrebbe scappare se ci sono delle urla.
"Manuel?.... Manuel?...Manu?"
Niente.
Apre contro voglia gli occhi e si tira su sedendosi sul letto, le gambe distese sul materasso.
Si guarda intorno mentre con una mano scompiglia i ricciolini sudati.
"Manuel?" richiama, a voce più sostenuta.
Ma anche questa volta , nessuna risposta.
"Non ci credo..." mormora.
Si solleva dal letto, iniziando a cercarlo per casa.
"Manuel? No, no, dimmi che non è vero, dimmi che non se n'è andato, dimmi che-"
"Simó!"
Salta in aria, preso completamente di soprassalto da quella voce.
Si volta verso la porta d'ingresso e "oddio, sei qui"
"Che c'hai? Sei strano.."
"No è che non ti ho trovato e quindi io.."
"Ero giù a prende la colazione. T'ho preso il cornetto con la Nutella"
"Oddio ehm- grazie!"
"Vogliamo restá qui nell'ingresso o magari me dai un bacio e andiamo a fá colazione a letto insieme?"
