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Quella dentista sostituisce per un giorno il dottor Monte, che il giorno del controllo non è riuscito a presenziare per dedicarsi ad altri suoi pazienti.
La dottoressa Marconi saluta Simone con un cenno della testa subito rivolto poi alla poltrona su cui deve stendersi.
"Tu sei?"
"Balestra. Sono in cura con il dottor-"
"Si ok, siediti"
E Simone fa come ordinato, sistemandosi sulla poltrona, con fare più impacciato del solito.
"Da quello che leggi qua dobbiamo stringerlo, quindi apri bene Simone e non muoverti."
E le manovre che fa sono così incaute che Simone si lascia sfuggire un paio di lamenti, già dai primi minuti in cui è seduto.
"Ho detto che non ti devi muovere."
"Mi scusi. È che mi fa molto male e-"
"I bambini fanno meno storie. Quindi sta fermo!"
"Se lei lo trattasse meglio, magari se lamenterebbe meno!" sbotta Manuel, che fino ad allora è rimasto in completo silenzio, concentrato nell'accarezzare il dorso della mano di Simone nel tentativo di consolarlo.
"Io faccio solo quello che serve!" risponde stizzita la dottoressa
"Ho capito ma deve farlo piano,Simone se fa troppo male."
"Va bene, va bene. Mi lasciate lavorare, ora?"
"Si...ci scusi. Amore, stringi se fa troppo male ...passa presto"
La visita, per fortuna , non dura molto.
E quando finalmente vengono congedati, Simone sbuffa un sospiro di sollievo più mentale che fisico.
Perchè il dolore continua ad esserci e ad essere anche piuttosto forte.
Manuel lo coccola più del solito, in auto.
Perché Simone si lamenta che la dottoressa gli ha fatto proprio male e quasi gli vengono su delle lacrime agli occhi.
E i baci sulle guance sembrano non finire mai in auto prima di andare dritti a casa, a mangiare il gelato che, come sempre, Manuel ha comprato per Simone.
