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Rientra a casa e si dirige a passo spedito verso il bagno dove lascia scorrere l'acqua del rubinetto per lavare via i residui di sangue che quasi scintillano sotto il suo naso

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Rientra a casa e si dirige a passo spedito verso il bagno dove lascia scorrere l'acqua del rubinetto per lavare via i residui di sangue che quasi scintillano sotto il suo naso. 

L'acqua si mischia presto con il rosso e la pressione è così forte da rompere quella minima crosta creata dando nuovamente libero sfogo alla ferita. 

Tampona bene il naso tenendo la testa un po' sollevata, si siede sul bordo della vasca e ripensa alla scena vissuta a scuola. 

 Quel pugno sferrato da quel compagno di scuola l'ha colto totalmente impreparato, incapace di una qualsiasi reazione. 

Si è lasciato cadere per terra, per poi indietreggiare con le gambe, sollevarsi e scappare. 

E ora che ci ripensa, si sente un po' un codardo.I primi singhiozzi non si fanno aspettare. 

Piange disperatamente, ed è solo

 «Manuel..» chiama, trattenendo i singhiozzi«Manuel!!» 

Sente i passi dell'altro raggiungerlo. 

La luce del corridoio si è accesa. 

«Simó! Che te sei fatto?! » 

Scuote la testa, non riesce nemmeno a mentire. 

«È stato Roberto, quello di quinta.» 

 «Cosa?! Oddio ma guarda come sei conciato!» 

 Manuel tiene sollevato il suo volto con due dita, lo ispeziona. 

Osserva i lividi sugli zigomi, il naso ferito. 

 «Vieni, ce mettiamo un po' di ghiaccio per prima cosa!» 

«Manu, io non ci voglio più andare a scuola, non ci vado se tu non ci sei.» 

 «Non te lascio più andare solo, Simo, te lo prometto» 

Briciole • OS Manuel e SimoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora