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Le urla che ha sentito quel giorno, al ristorante, crede le sentirà rimbombare nelle orecchie per parecchi giorni.
È al limite della sopportazione ma sa di dover tener duro perché il doppio lavoro è l'unico che può garantire a lui e a Manuel un po' di tranquillità con le varie spese e bollette da pagare.
....Ma quanto è umiliante.
Umiliante sentirsi urlare "nullità", umiliante sentirsi sbraitare nelle orecchie mille rimproveri e talmente tante raccomandazioni da aver difficoltà a tenerle a mente.
Torna a casa distrutto, stanco nel fisico e anche nel cuore.
Senza dire una parola raggiunge la cucina e abbraccia Manuel che è alle prese con la spesa da sistemare.
"Che è successo?" gli chiede il maggiore.
"Niente..ho bisogno di un abbraccio"
"T'hanno massacrato anche oggi?"
Ed è lì che annuisce contro la sua spalla e gli occhi di fanno lucidi mentre ripensa a quanti "no" gli hanno urlato contro.
"Un po'" confessa, "faccio sempre qualcosa di sbagliato...mi urlano sempre addosso"
"Amore mio...appena scade il contratto scappi da quel posto, lavoro io il doppio se vuoi, tu non meriti tutto questo"
