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Lo trova appena fuori dall'università, dopo una giornata passata tra teoremi e formule di cui non ricorda più natura e funzionalità

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Lo trova appena fuori dall'università, dopo una giornata passata tra teoremi e formule di cui non ricorda più natura e funzionalità.

 Ma eccolo lì, ed è una stretta al cuore sentirlo piangere mentre è chiuso in quel sacchetto che non fa altro che agitarsi.

 "Qualche bastardo l'ha chiuso lì dentro!" pensa. 

E mentre la rabbia monta in corpo strappa con furia la plastica liberando quel cucciolino che non avrà più di qualche settimana. 

 Quell'esserino urla come un matto, tra le sue mani. 

 Lo osserva attentamente e lo stringe al petto coprendolo con la felpa. 

Corre verso l' auto in cui entra,sistema il cucciolo sul sedile, ben avvolto dalla felpa che ormai si è sfilato via, restando a maniche corte. 

Fruga nella tascapane per cercare il cellulare. 

"Ehi Google chiama Manuel! " , fa un tentativo. 

Ma eccolo sul fondo, tra i libri. 

Lo afferra tra le mani e chiama subito il fidanzato. 

"Amore, c'era un cucciolo! Sembra stare bene ma è piccolissimo! Sto andando in clinica - sì, quella qui vicino!- raggiungimi lì!"

 In clinica, il cucciolo viene visitato.Manuel arriva durante la visita stessa, facendo il suo ingresso e ponendosi accanto a Simone. 

Sembrano due papà che guardano il figlioletto. 

 Il cucciolo sta bene, tutto sommato. 

Il veterinario spiega che non dev'essere passato tanto tempo da quando è stato abbandonato.

 Ma che è cieco. E con questo dovrà convivere e che se loro vorranno tenerlo dovranno fare i conti con questa realtà. 

"Se volete potete lasciarlo qui e ce ne occuperemo noi di farlo adottare.."spiega la dottoressa. 

"È cieco. perché l'hanno abbandonato...L'hanno gettato via perché considerato difettoso.Manuel noi non possiamo lasciarlo." 

"Non lo faremo. Dobbiamo capire però -"

"Non c'è niente da capire. amore, ti prego." 

La voce trema sotto quella supplica e due lacrime spuntano agli angoli degli occhi. 

"E va bene. Viene con noi." 

 Simone raccoglie il cucciolo e lo rimette in braccio. 

"Ecco qui, Briciolino. vieni in braccio a papà" 

 "Briciolino? Amore, l'avevi già battezzato?" 

"Si. Non ho pensato nemmeno un attimo di non prenderlo con noi."

Briciole • OS Manuel e SimoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora