4. Una per tutte, tutte per una

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Olive


Il lunedì di due settimane dopo, a lezione di matematica, il professore ci consegna le verifiche corrette.
Quando la verifica arriva sul mio banco e su quello delle mie migliori amiche, tutte hanno preso un bel voto, tranne me che ho preso un'insufficienza.
«Com'è andata?» chiede subito Lexi.
«Bene. A voi?» dice Liz.
«Bene.» risponde Lexi.
«Bene, ovviamente.» risponde anche Lux.
«Bene anche a me. Olive?» chiede infine Melissa.
«Male, ovviamente. Lo sapete, ragazze, sono negata in matematica.» rispondo io.
«Noi ti abbiamo offerto il nostro aiuto, ma tu hai sempre rifiutato.» afferma Liz.
«Lo so, ma in fondo non è la fine del mondo. Sono andata alcune volte alla lavagna e mi ha messo dei bei voti, quindi direi di riuscire ad essere promossa tranquillamente.» dico.
«Sì, ma hai anche preso dei brutti voti.» dice Lux, più preoccupata di me.
«Non ne fate un dramma, ragazze.» le tranquillizzo io.
Quando la lezione finisce, mentre stiamo uscendo dall'aula, il professore esclama:
«Olive, avrei bisogno di parlarti! Vieni qui un attimo.»
Mi giro e dico:
«D'accordo.»
Mi volto verso le mie amiche e dico loro:
«Arrivo.»
«Ti aspettiamo qui.» dice Liz.
Accenno un sorriso e raggiungo la cattedra del professore.
«Senti, Olive... da come hai potuto vedere hai preso un altro brutto voto, e se non recuperi entro la fine dell'anno non sarai promossa e non potrai andare in America.» mi informa il professore.
Spalanco gli occhi e preoccupata ed incredula dico:
«Sta dicendo sul serio? Mi ha messo dei buoni voti quando sono venuta alla lavagna, pensavo di non avere problemi.»
«Sì, sto dicendo sul serio, Olive. Devi recuperare se vuoi essere promossa.» risponde il professore.
«E come posso fare? Sono negata, non so fare niente. L'ha visto anche lei che ho sbagliato praticamente tutta la verifica.» chiedo, ancora più preoccupata di prima.
«Sì, ho visto. Ma non c'è nessuno che può darti una mano? Le tue amiche, ad esempio. Hanno preso tutte un bel voto, e Lux è molto brava.»
«Sì, loro potrebbero aiutarmi, ma non so se io riuscirò a prendere un bel voto, non so se capisce cosa intendo.»
«Sì, ho capito, ma basta che ci metti un po' d'impegno e la smetti di pensare ad altro. Concentrati sugli esercizi e vedrai che andrà bene.» mi consiglia il prof Girard.
«Quando potrò recuperare, allora? Voglio essere promossa e andare in America. Non voglio rimanere qui mentre le mie amiche se ne andranno dall'altra parte del mondo.» domando io.
«La settimana prossima. Possiamo fare durante le due ore di educazione fisica, così non perderai nessun'altra lezione.» risponde il professore.
«Va bene.» rispondo io, rassegnata.
«Okay, allora ti aspetto durante quelle due ore in quest'aula. E mi raccomando, studia e fatti aiutare dalle tue amiche, soprattutto da Lux che è molto brava. Mi raccomando, Olive. So che puoi farcela.» mi rassicura il prof Girard.
«Grazie, prof. Arrivederci.»
«Ciao, Olive.» mi saluta il professore.
Quando raggiungo le mie amiche, che sono rimaste a guardare tutta la scena, Liz mi chiede:
«Allora? Cosa ti ha detto?»
«Che devo recuperare, altrimenti mi bocceranno e non potrò andare in America. Recupererò la settimana prossima durante educazione fisica. A tal proposito... vi devo chiedere un enorme favore, ragazze.» dico io, un po' titubante.
«Certo che possiamo aiutarti, Olive.» dice Lux, ancora prima che io chieda loro di aiutarmi.
«Grazie, grazie, grazie.» dico, facendo un respiro di sollievo e abbracciando le mie migliori amiche.
«È il minimo che possiamo fare.» salta su Liz.
«Sì, infatti.» le sorride Melissa.
«Puoi sempre contare su di noi, tesoro.» mi rassicura Lexi.
«Mi hai tolto le parole di bocca, Lexi.» dice Liz.
«Venite qui.» dico io, aprendo le braccia e abbracciando nuovamente le mie migliori amiche.


La settimana seguente, quando suona la campanella di fine della lezione di storia, Lux si volta verso di me e dice:
«Vedrai che ce la farai, tesoro. Noi abbiamo fiducia in te.»
«Esatto.» concorda Liz.
«Abbiamo studiato insieme a te per più di una settimana, quindi sei pronta.» salta su Melissa.
«Esatto, sei pronta.» concorda Lexi.
«Grazie, ragazze. Vi voglio bene, non sapete quanto.» dico io, guardando fiera le mie migliori amiche.
I miei compagni di classe si alzano dalle loro sedie ed escono dall'aula, mentre io resto seduta e anche le ragazze.
«Non andate in palestra?» chiedo io.
«Per il momento no, ti vogliamo sostenere. Staremo fuori dalla porta e quando avrai bisogno di supporto, guarda verso di noi e ti sorrideremo.» dice Lux.
«Come potrò ringraziarvi, ragazze?» chiedo io.
«Non ce n'è bisogno, Olive.» risponde Lux.
«Vi voglio bene.» affermo.
Porgo la mano con il palmo rivolto verso il basso alle mie amiche e dico loro:
«Una per tutte.»
Le ragazze mettono le loro mani, una per una sopra la mia, e insieme diciamo:
«Tutte per una.»
Poi ci stringiamo le mani e ci guardiamo.
Poco dopo arriva il professore di matematica che vedendo le mie amiche sedute, dice loro:
«Cosa ci fate voi qui? È solo Olive che deve recuperare.»
«Lo sappiamo, ma vogliamo starle vicino per sostenerla. Staremo lì dalla porta buone buone, lo promettiamo.» risponde Lux.
«Ragazze, non potete stare tutto il tempo qui, avete lezione in palestra.» risponde il professore.
«Lo sappiamo, ma vogliamo rimanere per Olive. Non ci importa della lezione.>> insiste Lexi.
«Esatto. Dobbiamo sostenerla.» continua Liz.
«Sempre e comunque.» salta su Melissa.
Il professore osserva le mie amiche, poi guarda me, fa un respiro profondo e dice:
«D'accordo, ragazze. Però rimanete fuori, altrimenti Olive non potrà iniziare.»
Le mie amiche si alzano e mi abbracciano, poi raggiungono la porta.
Prima che mi venga consegnata la verifica, guardo le ragazze e loro mi sorridono.
Appena la verifica è davanti ai miei occhi, do un'occhiata veloce a tutti gli esercizi e so di essere capace di farli.
Mezz'ora dopo, mentre sto facendo la verifica e le ragazze mi stanno guardando sulla soglia della porta, sento qualcuno esclamare:
«Ragazze!»
Mi giro e vedo le mie amiche sussultare e vedo la professoressa di educazione fisica, la signora Duval, che chiede:
«Cosa ci fate qui? Perché non siete in palestra?»
«Olive sta recuperando la verifica di matematica per poter essere promossa, e vogliamo sostenerla.» sento che le risponde Lexi.
«E non potete sostenerla stando in palestra? C'è lezione.» chiede la prof Duval.
«Avanti, prof, siamo amiche dalla nascita e ci sosteniamo sempre. Ci lasci stare qui, per favore.» la prega Liz.
«Olive ha bisogno di noi.» continua Melissa.
«Esatto. Se stiamo qui andrà tutto bene.» concorda Liz.
Osservo la professoressa guardare le mie migliori amiche e dire loro:
«D'accordo, va bene, rimanete qui, ma solo perché questa è l'ultima lezione e non si fa niente d'importante.»
Tutte insieme la ringraziano e la prof torna in palestra.
Subito dopo le mie amiche si voltano verso di me e mi guardano.
Io mimo un "tutto ok?" con le labbra e loro alzano il pollice per farmi capire che va tutto bene, così io ritorno con gli occhi sulla mia verifica.
Dopo aver consegnato la verifica, il professore inizia a correggerla, mentre le mie amiche entrano e mi abbracciano.
Un quarto d'ora dopo il professore alza la testa, e voltandosi verso di me, dice:
«Vieni qui, Olive.»
Raggiungo il professore, che mi mostra un errore in un esercizio, e dopo mi dice:
«In ogni caso questo è un bel sette. Complimenti, Olive, hai recuperato.»
«Dice sul serio?» chiedo io, un po' preoccupata e un po' felice.
«Sì, sarai promossa. Bravissima.» mi rassicura il professore.
Esulto dalla felicità e mi volto verso le mie amiche, che mi corrono incontro e ci abbracciamo talmente forte da farci male.
Dopo l'abbraccio, ringrazio il professore e usciamo dall'aula tutte insieme.

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