8. La scommessa

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Liz


«Credete che faranno qualcosa?» chiedo io.
«Non lo credo, ne sono convinta.» risponde Lexi.
«Anch'io.» risponde Lux.
«Già. Pompino, sesso o ditalino? Per cosa scommettete?» chiede Melissa.
«Avrei dovuto vederli da vicino per dirlo meglio, ma direi... pompino.» risponde Lux.
«Io direi... ditalino e pompino.» risponde invece Lexi.
«Io sesso. Liz?» dice Melissa.
«Mmh... sesso anch'io dico.» rispondo.
«Cosa volete scommettere?» chiede Melissa.
«Se scopano... stasera faccio vedere le mutandine a Mathieu, David e Albert.» dico io, ridacchiando.
«Se scopano... io mi faccio toccare le tette da quei tre.» dice invece Melissa.
Io e le mie amiche ridiamo come delle pazze, e Lexi dice:
«Se invece lui le fa un ditalino e lei un pompino... resterò in mutandine e reggiseno per... cinque minuti, proprio sotto la Torre Eiffel.»
Ridiamo di nuovo ed esclamo:
«Ne vedremo delle belle stasera.»
«Me la state facendo difficile, ragazze.» dice Lux.
«Naa, io farò vedere le mutandine a quei tre porci.» dico io, ridendo.
«Ed io, invece, che mi farò toccare le tette da quei tre?» salta su Melissa, coprendosi gli occhi con le mani.
«Dai... dicci cosa farai tu, Lux.» esclama Lexi.
«Okay, okay. Se invece lei gli farà un pompino... bacerò con la lingua Mathieu, David e Albert.» confessa Lux.
«Perfetto. Vedremo chi dovrà fare cosa allora.» dice Melissa.
Più tardi, mentre io e le mie migliori amiche stiamo parlando coi ragazzi visti quando siamo arrivate, vediamo arrivare Olive da sola.
«Ciao, ragazze.» ci saluta lei.
«Olive! Sei sparita.» dice Melissa.
«Sì. Ho dovuto fare... alcune cose.» dice lei, vaga.
Tutti la guardiamo e Lux salta su, dicendo:
«Stavamo parlando con questi ragazzi. Sono così simpatici.»
«Tu sei quella con cui ci ha provato Julien, giusto?» chiede Christian, uno dei ragazzi.
«Sì, sono io.» risponde lei.
«Ha buon gusto il nostro amico.» dice Christian.
Pochi minuti dopo ognuno dei ragazzi ci propone di fare una passeggiata e io mi allontano con uno di loro.
Poco dopo io mi ritrovo con Marcel su una barca che percorre il Grand Canal.
«Quindi mi vuoi dire che avete tutte e cinque sedici anni?» mi chiede improvvisamente Marcel.
«Sì. Perché? Sembriamo più grandi o più piccole?»
«Più grandi. Ve ne avrei dati diciannove o venti.»
Addirittura vent'anni.
«E tu quanti ne hai?» gli chiedo io.
«Ventidue, abbiamo tutti e cinque ventidue anni.» risponde Marcel.
«L'età più bella. Intendo quella dopo il liceo.»
«Concordo. Adesso viviamo tutti insieme e lavoriamo.» dice fiero Marcel.
«Niente università?» domando io.
«No, non amiamo lo studio.» risponde semplicemente Marcel.
«Ah. E dove vivete?»
«Qui a Versailles.»
«Ah, pensavo foste di Parigi.» esclamo, sorpresa.
«No no. E voi siete di Parigi, invece?»
«Sì.»
«È bellissima Parigi.»
«Sì, io la amo.» dico, sorridendo.
«Chi non la ama? È una delle città più belle e visitate del mondo.»
«Già.»
«Eri mai stata qui? Intendo alla Reggia.» mi chiede Marcel.
«Sì sì, varie volte. Tu? Immagino di sì, ovviamente.»
«Sì. La prima volta che ci sono venuto avevo otto anni. Ero sempre a bocca aperta, nel vero senso della parola.» risponde Marcel, ricordando se stesso da bambino.
«Ti capisco. Anch'io lo ero quando ci sono venuta a dieci anni.»
«La Galleria degli Specchi è meravigliosa.» afferma Marcel.
«Già. Anche il giardino però non scherza. T'immagini com'era vivere qui?» chiedo io, con l'aria sognante.
«Me lo sono sempre chiesto. Doveva essere proprio una vera pacchia.»
«Già. Però Luigi XIV e Maria Antonietta non hanno fatto proprio una bella fine.»
«Già.»

Più tardi, dopo che ognuna di noi ha passato un po' di tempo con quei quattro ragazzi molto carini, io e le ragazze rimaniamo da sole.
«Allora, Olive, cosa avete fatto tu e Julien? Raccontaci tutto. Io e le ragazze abbiamo fatto una scommessa.» chiede Melissa, seduta sul prato insieme a noi.
«Davvero? Davvero avete fatto una scommessa?» chiede Olive, stupita.
«Sì. Avanti, racconta. Cosa avete fatto?» richiede Melissa.
«Vi lascio indovinare.» dice lei semplicemente.
«Sesso?» chiediamo subito io e Melissa.
«Ditalino e pompino?» chiede invece Lexi.
«Pompino?» chiede infine Lux.
«Ci hai preso, Lux.» dice Olive.
«Sì! Avete perso, ragazze!» esclama Lux, soddisfatta di aver vinto la scommessa.
«No, io no. Io ho detto ditalino e pompino, quindi il pompino c'è tecnicamente.» si difende Lexi.
«No no, lei gli ha fatto solo un pompino, quindi non vale.» ribatto io.
«D'accordo. Ma non è giusto, perché il pompino era compreso.» esclama Lexi, rassegnata.
Ignoriamo quello che ha appena detto Lexi, e Olive chiede:
«E cosa avete scommesso? Sono curiosa.»
«Io che se avessi fatto sesso avrei fatto vedere le mutandine a Mathieu, David e Albert.» rispondo io, scocciata.
«Io che se avessi fatto sesso mi sarei fatta toccare le tette da loro.» risponde ancora più scocciata Melissa.
«Io, invece, che se ti avessi fatto fare un ditalino e tu gli avessi fatto un pompino sarei rimasta in mutandine e reggiseno per cinque minuti, proprio sotto la Torre Eiffel.» risponde invece Lexi.
Olive ridacchia e chiede:
«E tu, Lux, cosa avevi scommesso?»
«Avrei dovuto baciare con la lingua quei tre scemi, ma ho vinto. Ho vinto!» risponde infine Lux, piena di soddisfazione.
«Dammi il cinque!» le dice Olive.
Olive e Lux si danno il cinque e quest'ultima dice:
«Ci sarà da divertirsi da matti stasera.»
«Sicuro.» le risponde Lux.

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