27. Una bella cotta

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Liz


«Ragazze, vi devo confessare una cosa.» salto su improvvisamente, mentre noi ragazze siamo davanti alla vetrina di Abercrombie & Fitch, insieme a Spencer e alla sua migliore amica Emma, il giorno dopo.
«Cosa?» chiede Lux.
«Ho una terribile cotta per Sandy.»
«Davvero?» mi chiede Melissa.
«Sì, assolutamente.»
«E lui lo sa? Ricambia?» mi chiede Olive, smettendo di guardare la vetrina e guardando me.
«Non lo so, ma spero di sì. È così... carino. Ieri, quando sono tornata a casa dopo che ci siamo viste, stava facendo stretching in spiaggia e l'ho visto dalla terrazza. Lui mi ha visto e mi ha salutato, ma ero talmente concentrata a guardarlo che me ne sono resa conto dopo un po'. Fatto sta che dopo è salito ed è venuto in camera mia. Avreste dovuto vederlo, ragazze. Era a petto nudo e aveva i pantaloncini talmente bassi che si vedevano i peli.» dico io.
«I peli del...?» domanda Spencer.
«Sì, proprio quelli.» rispondo.
«Sei inguaiata, sorella. Prendersi una cotta per il figlio della tua nuova famiglia.» interviene Lexi.
«Non migliori la cosa se dici così, Lexi.»
«Lo so, però è vero, è un dato di fatto. Credo che tu debba dirglielo, tesoro.» mi consiglia Lexi.
«Vorrei farlo, ma ho paura di non essere ricambiata. E poi ci siamo appena conosciuti. Voglio dire, siamo arrivate solo ieri.»
«E allora? Diglielo lo stesso, Liz. Magari anche lui prova lo stesso per te. Fregatene se alla fine non sarai ricambiata, almeno avrai modo di conquistarlo, anche perché vivete sotto lo stesso tetto, quindi...» dice Olive.
«Concordo con Olive. Tentar non nuoce, Liz.» dice Emma.
Guardo le mie migliori amiche, Spencer ed Emma, e dico:
«Intanto siamo amici su Facebook. Ieri sera siamo rimasti tipo... tre ore in terrazza a parlare e ad ascoltare la musica. È stata una bella serata, nonostante non stessimo facendo chissà cosa.»
«Tre ore? Wow!» esclama Melissa.
«Sì, e prima di andare a dormire ci siamo dati la buonanotte. È stato strano, a dire la verità. Sembrava che lui mi avesse riaccompagnato a casa dopo un appuntamento, sembrava che mi volesse baciare. Avrei tanto voluto che lo facesse.» confesso.
«Avresti potuto baciarlo tu, almeno sulla guancia.» salta su Olive.
«Non ne ho avuto il coraggio, e poi mi vergognavo. Ho pensato a lui prima di addormentarmi e ho pensato a lui... in quel modo.» confesso ancora.
«Sì, è ufficiale. La nostra Liz si è presa una bella cotta per quel ragazzo.» conferma Olive.
«Già.»
Mentre passiamo da una vetrina all'altra, Emma esclama:
«Anche a me è successo quest'anno. Ho preso una terribile cotta per un ragazzo della mia scuola. Aveva l'armadietto di fronte al mio. Un giorno ho trovato un bigliettino nel mio armadietto dove lui mi chiedeva di uscire. Siamo usciti e siamo stati insieme per quattro mesi.»
«E poi?» chiedo io.
«E poi quello stronzo mi ha lasciato per un'altra. Sì, abbastanza patetico. Lui ha un anno in più di me e si era innamorato di una ragazza più grande di lui di un anno. Sono stata male per quasi un mese, ma meno male che c'era Spencer a consolarmi, e poi era appena finita la scuola e non potevo deprimermi così, rovinandomi tutta l'estate.» risponde Emma, soddisfatta di se stessa.
«Hai fatto bene. Non vale la pena deprimersi, per un ragazzo poi. Siamo così giovani. Dovreste prendere esempio tutte da me. Sesso e basta, niente storie o amore. Solo e soltanto sesso, niente sentimenti e tutte quelle altre cose.» afferma Olive.
«Io non ho mai fatto sesso.» confessa Emma.
«Neanch'io.» confessa anche Spencer.
Meno male che non sono l'unica allora.
«Neanch'io. Sono rimasta l'unica a essere ancora vergine, e le ragazze ogni tanto decidono di ricordamelo, ma io sto bene così.» dico io.
«Beh, se mai un giorno farai sesso con Sandy, se vi metterete insieme, poi vediamo cosa mi verrai a dire, tesoro.» esclama Olive.
«Lo so, lo so, tu dici sempre che è la cosa più bella da fare nella vita, ma ci sono altre cose oltre a quella.»
«Naah.» risponde Olive.
«A che età hai perso la verginità, Olive?>> chiede Emma.
«Credo che se te lo confessassi rimarresti scioccata. Non l'ho mai detto neanche alle ragazze. Rimarreste tutte scioccate, fidatevi.» risponde Olive.
«Oddio, così mi preoccupo.» dice Spencer.
«Andrete anche voi alla Santa Monica High School, vero?» domanda Emma, cambiando argomento.
«Sì.» rispondo io.
«Avete già fame oppure aspettiamo ancora a pranzare?»
«Io aspetterei.» risponde Olive.
«Sì, anch'io.» risponde anche Lexi.
«Va bene, aspettiamo. Qui abbiamo l'imbarazzo della scelta. Dal McDonald's, al Johnny Rockets, a Subway.» dice Emma.
«Vedremo dopo. Adesso dobbiamo comprare qualcosa, perché non abbiamo ancora preso niente in quasi un'ora che siamo arrivate. Domani inizia la scuola e voglio essere carina.» salta su Lux.
«Lux ha ragione. Diamoci da fare, ragazze.» esclama Spencer.
Dopo ore di shopping e chiacchiere torniamo nelle nostre nuove case con qualcosa di carino da indossare.
Arrivata nella villa sulla spiaggia della famiglia Carr, trovo Abe e Amanda in sala, e dopo averli salutati vado in camera mia.
Arrivata in camera, appoggio le buste sul divano in fondo al letto e vado in terrazza. Mi appoggio alla ringhiera e guardo la spiaggia e l'oceano.
Poco dopo rientro nella stanza e mi tolgo i sandali e il vestito che ho indosso.
All'improvviso piomba nella stanza Sandy, aprendo la porta velocemente e senza bussare. Farfuglia qualcosa, ma smette subito di parlare appena mi vede in mutandine e reggiseno.
Appena lo vede mi copro con le braccia e gli dico:
«Potevi anche bussare!»
«Scusami.»
Sandy si volta, così prendo il vestito dal letto e me lo rimetto.
«Sono vestita, puoi girarti.» gli faccio sapere.
«Scusami ancora, Liz.» dice lui, imbarazzato, girandosi verso di me.
«Alla fine è come se fossi in costume, dai.» aggiunge.
«Sì, più o meno sì.»
«Quando sei tornata?» mi chiede lui.
«Cinque minuti fa circa.»
«Ah. Io ero in piscina a farmi una nuotata. Prima sono stato un po' in palestra con alcuni amici.»
«Bravo.»
«Cos'hai comprato di bello?» domanda Sandy.
«Un sacco di roba, da vestiti, ad accessori, persino qualcosa per la mia nuova stanza.» rispondo.
«Cioè? Fammi vedere.»
Tiro fuori un cuscino colorato e lo mostro a Sandy.
«Carino.»
«Credo che lo metterò proprio qui.» esclamo, dopo aver posizionato il cuscino sul divano.
«Va beh, io vado a farmi una doccia.» salta su lui.
Ti vengo a lavare la schiena, se vuoi?
Sbatto le palpebre due volte e scaccio via quel pensiero fuori dalla mia testa.
Sandy esce dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle, e dico a me stessa:
«Smettila, Liz. Torna in te.»

Poco prima di cena sono in camera mia, sul mio letto, davanti al computer, e arriva Sandy.
«Ehi.» mi saluta.
Alzo lo sguardo e lo saluto a mia volta. Sandy si avvicina e si siede sul letto.
«Pronta per domani?»
«Sì, credo di sì.»
«Comunque sono venuto qui per dirti che di solito mi accompagnano i miei a scuola, o mio padre o mia madre. Partiamo circa una decina di minuti prima.»
«Ah, okay. Grazie per avermelo detto.»
«Di nulla.»
«Sarà dura alzarsi di nuovo presto.» dico.
«Già. Non voglio pensarci.»
«Non dirlo a me.»
Un attimo dopo ricevo un sms, e per prendere il cellulare che ho lasciato sul divano in fondo al letto, devo sporgermi in avanti. Sento che Sandy mi osserva.
«Le mie amiche sono un po' agitate per domani, soprattutto Melissa.» esclamo, tirando su lo sguardo dal mio cellulare.
«Tu non sei agitata.» dice lui.
«Ma io intendo agitate perché non sanno cosa mettersi. Lo so, è abbastanza patetico penserai.»
«Sì. Tu invece hai già deciso?»
«No, ma non sono una che ci mette delle ore per decidere cosa mettersi. Decido piuttosto in fretta.»
«Fai bene.»
Gli sorrido e poco dopo io e Sandy scendiamo al piano di sotto perché è pronta la cena.

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