26. Attrazione

11 0 0
                                    

Liz


Dopo essere state al molo di Santa Monica e aver passeggiato nei dintorni e in spiaggia, torno nella mia nuova casa.
«Salve, signori Carr.» saluto, sorridendo, appena li vedo.
«Ciao, Liz. Com'è andata con le tue amiche?» mi chiede la signora Carr.
«Benissimo, grazie. Siamo state al molo e in spiaggia. È davvero un bellissimo posto.»
«Siete state anche al Pacific Park? È il parco divertimenti sul molo.» mi chiede.
«No, non ci siamo state.»
«Andateci allora.»
«Ci andremo sicuramente. Grazie del consiglio.»
«Tra poco Abe inizia a fare il barbecue ed io preparerò dell'insalata con un po' di pomodori e del mais. Ti piace la carne alla brace, vero?» mi chiede la signora Carr.
«Sì sì, mi piace.»
«Perfetto.»
«Mi vado a fare una doccia.» dico loro.
«A dopo, cara.» esclama la signora Carr.
Salgo al piano di sopra e raggiungo la mia nuova stanza. Appoggio la borsa sul divano che c'è ai piedi dell'enorme letto king size e mi giro verso la terrazza, da dove si può vedere la spiaggia, e mi avvicino. Osservo quello che succede fuori. Ci sono persone che prendono il sole, persone che giocano a pallavolo, persone che portano a spasso il cane, altre che fanno surf, e altre ancora che semplicemente passeggiano sulla riva e in spiaggia.
Mi chiedo se imparerò a fare surf, ma probabilmente succederà. Magari sarà proprio Sandy a insegnarmelo.
Improvvisamente noto Sandy che sta facendo stretching sulla spiaggia. È a petto nudo, con addosso dei pantaloncini da basket viola e gialli e delle scarpe da tennis. Lo squadro e studio tutti i suoi movimenti.
È davvero attraente, e inoltre è così dolce e gentile. Ogni ora che passa mi rendo sempre più conto che è perfetto per me.
Continuo a guardarlo mentre fa stretching e riesco persino a pensare che potrei davvero perdere la verginità con lui, come mi ha scritto Lexi nel messaggio. Sono veramente attratta da lui, in tutto e per tutto.
Sono talmente persa nei miei pensieri che improvvisamente sento Sandy che mi chiama più volte e lo vedo che si sta sbracciando, così lo saluto, imbarazzata.
Lo vedo rientrare dalla porta sulla spiaggia e rientro subito in camera.
«Oddio! Ma cosa sto facendo? Stai calma, Liz, stai calma.» mi dico da sola.
Mi sento una stupida, perché non mi sono mai sentita così prima d'ora. Ho già avuto una cotta per un ragazzo, ma mai in questo modo, così, subito, all'improvviso.
Interrompo i miei pensieri quando Sandy arriva nella mia stanza ed esclama:
«Ehi!»
Mi volto verso di lui, cercando di non guardarlo negli occhi, occhi che tra l'altro sono di un azzurro splendido, e lo saluto, con un semplice "ehi". Gli guardo il petto, sudato e senza neanche un pelo, e noto che i pantaloncini sono talmente bassi che si riescono ad intravedere i peli del pube.
Sbatto le palpebre due volte per rendermi conto che è così e che non sto immaginando come se fosse una mia fantasia.
«Ti eri incantata prima?» mi chiede lui, sorridendomi.
Scosso la testa, ritornando alla realtà, e per evitare di guardarlo ancora, prendo il mio cellulare dal letto, e gli rispondo distrattamente, dicendo:
«Sì, il paesaggio era bellissimo.»
«Capisco.» risponde lui, e alzo lo sguardo per un attimo e lo vedo trattenere una risatina.
Sandy mi guarda mentre io fingo di digitare qualcosa sul mio iPhone.
«Va beh, io vado a fare una doccia. Per cena c'è la carne alla brace, lo sai?»
«Sì sì, lo so.»
«D'accordo. A dopo.»
Continuo a fingere di digitare qualcosa sul mio iPhone, e prima di uscire dalla porta, vedo Sandy che mi squadra dalla testa ai piedi.
Una volta uscito, appoggio il cellulare sul letto e dico:
«Smettila, Liz! Ritorna in te!»
Poco dopo, quando sono in bagno con solo indosso il bikini, chiudo la porta a chiave e guardo l'enorme bagno. Metà è dipinto di bianco e sull'altra metà ci sono delle piccole mattonelle marrone chiaro. C'è un mobile color legno, con due lavandini distanti tra loro e sopra c'è un enorme specchio, lungo quanto il mobile del bagno. E, dulcis in fundo, c'è una vasca e una doccia enorme, dove ci possono stare tranquillamente due persone.
Penso per un attimo se farmi una doccia o un bagno e alla fine opto per una semplice doccia.
Più tardi, sono seduta su una delle poltrone in terrazza con il computer sulle gambe che sto ascoltando la musica a basso volume.
«È pronta la cena.» esclama improvvisamente la voce di Sandy, arrivato in terrazza.
Mi volto verso di lui e gli rispondo:
«Adesso arrivo.»
Esco da Facebook e stoppo la musica.
«Cosa stavi ascoltando?» mi chiede Sandy, curioso.
«Non credo che tu li conosca.»
«Se non mi dici chi sono non posso saperlo.»
«One Direction.»
«Ah sì, li conosco invece. Non sono male. Piacciono anche a mia cugina e ad alcune mie compagne di classe.»
«Ah, bene.»
«Sei stupita?» chiede lui.
«A dire la verità, sì. Di solito i ragazzi li disprezzano la maggior parte delle volte. Tutta invidia secondo me.»
«Potrebbe essere. Comunque io no, non li disprezzo. Sono bravi.»
«Già.»
«Dai, andiamo a mangiare. Dopo mi racconti meglio di loro.»
Mi alzo e porto il computer in camera, appoggiandolo sul letto.
Mentre scendiamo le scale gli chiedo:
«In che senso ti racconto meglio dopo?»
«Nel senso che voglio sapere di più.»
«Ah, okay.»

Friends for lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora