16. Meno male che ci siete voi, ragazze

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Olive


Il giorno dopo, quando mi sveglio senza aprire gli occhi, sento una mano accarezzare i miei lunghissimi capelli castano chiaro, così li apro. Vedo Mathieu accanto a me che mi sta guardando.
«Ciao.» mi saluta lui dolcemente.
«Ciao.» gli faccio eco io.
Mathieu mi sorride e io lo osservo. Ha un'espressione indecifrabile sul suo volto che proprio non riesco a capire. Poi ad un tratto mi viene in mente che la notte precedente mi ha chiesto di fare l'amore con lui. Non è che è innamorato di me? Lo osservo ancora e lui continua a guardarmi senza dire una parola.
Faccio un respiro profondo e chiedo:
«Che ore sono?»
«Le dieci.»
«Pensavo fosse più tardi. Ma sono io o qui c'è un caldo impressionante?» chiedo.
«No, anch'io ho caldo.» risponde lui.
«Credo che i meteorologi avessero ragione sul fatto che questo weekend ci sarà un caldo insopportabile.» affermo io, sbadigliando.
«Lo credo anch'io. È già caldo a quest'ora. Andiamo a fare colazione?»
«Sì.»
Mathieu si alza ed è ancora nudo dalla notte trascorsa con me, e anch'io sono nuda.
Mentre lui raccoglie i boxer, i pantaloni e la maglietta da terra, mi chiede:
«I tuoi sono al lavoro?»
«Sì, iniziano presto.»
«Posso restare in boxer, allora?» chiede.
«Sì, certo che puoi. Io resterò in reggiseno e mutandine.»
«Ottimo.» dice lui, alzando un sopracciglio.
Gli sorrido e poco dopo usciamo dalla mia camera.
«Hai impegni oggi?» gli chiedo, mentre facciamo colazione.
«Sì, mi vedo con David e Albert all'una. Tu?»
Non so se dirgli che devo incontrarmi con le ragazze oppure no, perché mi è piaciuto passare del tempo con lui.
«Per il momento non devo fare niente. A che ora uscirai?» mento io.
«Non lo so, devo controllare quanto sono distante dal posto dove devo incontrarmi coi ragazzi. Vorrei che non arrivasse mai quel momento.» confessa lui.
«Starò in America soltanto dieci mesi, Mathieu, non sono poi così tanti.» dico.
«Per me sono tantissimi. Sembreranno un'infinità.» confessa Mathieu.
«Faremo la videochiamata su Skype.» lo rassicuro.
«Non sarà la stessa cosa.» risponde Mathieu.
«Magari nel corso di questi dieci mesi incontrerai una ragazza che ti farà perdere la testa ed io scomparirò dai tuoi pensieri.»
«Non accadrà, Olive.» dice lui, sicuro di sé.
«Come fai a esserne così sicuro?» gli chiedo.
«Lo so, perché non ho occhi che per te, Olive.» risponde.
Di certo non potevo prevedere tutto questo. Mathieu mi è sempre stato simpatico, non lo nego questo, ma non pensavo che mi avrebbe fatto sentire così... bene, in pace con me stessa.

«A che ora hai l'aereo lunedì?» chiede Mathieu, davanti alla porta di casa mia.
«Alle nove di mattina.»
«Posso venirti a salutare all'aeroporto? Mancano ancora due giorni e non voglio che questa sia l'ultima volta che ci vediamo.» dice lui, triste.
«D'accordo. Ma vieni almeno due ore prima, altrimenti non riuscirai più a passare.» dico.
«Verrò lì più di due ore prima.»
Gli sorrido e gli chiedo:
«Quindi questo non è l'ultimo saluto?»
«No, è il penultimo.»
Non dico niente, e lui afferma:
«È stato bellissimo stanotte.»
«Sì, lo è stato.» concordo.
Mathieu mi accarezza una guancia e con occhi tristi mi dice:
«Ancora non ci credo che parti.»
«Neanch'io, a dire la verità. Sembra così strano anche a me. Io e le ragazze in America, per quasi un anno. No, queste non siamo noi, sono delle altre ragazze.» esclamo, incredula.
Io e Mathieu restiamo a guardarci per alcuni secondi, senza dire niente.
«Allora... ciao.» dico, per non far sembrare che questo momento duri un'eternità.
«Ciao.» mi fa eco lui.
Mathieu mi stringe a sé e mi bacia dolcemente, accarezzandomi i capelli.
Mentre sono ancora davanti alla porta a fissarla, il mio telefono squilla.
«Pronto?»
«Ciao!» dicono le mie migliori amiche contemporaneamente.
«Ciao, ragazze.» le saluto io.
«Dove sei? Noi siamo già tutte qui.» chiede Liz.
«Sono ancora a casa. C'è stato un... un imprevisto e non sono riuscita a venire a mezzogiorno. Adesso mi preparo e sono lì da voi. Vi spiego tutto dopo.» rispondo, raggiungendo il bagno.
«D'accordo. A dopo.»
Sì, in realtà avevo appuntamento con le ragazze a mezzogiorno, ai Giardini di Lussemburgo, ma volevo passare del tempo con Mathieu e così gli ho mentito riguardo i miei impegni.
Io e le ragazze vogliamo goderci gli ultimi due giorni nella nostra meravigliosa città, in tutta tranquillità.
Entro in bagno e mi preparo velocemente, e quando esco dal mio palazzo, sto per raggiungere la fermata della metro nella piazzetta davanti a casa mia, ma a pochi metri vedo Le Mur des Je t'aime, un muro con scritto "Ti amo" in tutte le lingue del mondo, così invece di scendere i gradini per la metro, raggiungo quel muro.
Lo osservo e penso che forse Mathieu ha voluto fare l'amore con me perché è veramente innamorato di me. Mi chiedo come sia possibile. Guardo ancora il muro e leggo i vari "ti amo" in tutte le lingue del mondo, e mi chiedo se un giorno anch'io lo dirò mai a qualcuno.
Vicino a me arriva una coppia di giovani ragazzi e si danno un bacio, dicendo che si amano, poi la ragazza si sventola la mano davanti alla faccia e si lamenta per il caldo. Io li guardo divertita e sorrido.
Di solito non è così caldo a Parigi.
Guardo l'ora sul mio cellulare e corro verso la fermata della metro.
«Ragazze!» esclamo, vedendo le mie migliori amiche sedute sulle tipiche sedie verdi presenti nel parco, accanto al laghetto.
Si girano e Lux esclama:
«Olive, ce l'hai fatta!»
Arriva da loro e ci abbracciamo.
«Allora, cos'era questo... imprevisto?>> mi chiede Lexi, curiosa.
«Sì, esatto. Sputa il rospo.» esclama Liz.
«Indovinate chi è venuto a trovarmi ieri pomeriggio?»
«Chi?» chiedono tutte.
«Mathieu.» rispondo.
«Ma è ossessionato da te.» dice Liz.
«Dopo averlo fatto salire in casa mi ha detto che sarà molto triste mentre noi saremo a Los Angeles, e che gli piaccio davvero, ma davvero davvero.»
Le mie migliori amiche rimangono a bocca aperta, e aggiungo:
«E non è tutto. Mi ha chiesto se poteva rimanere a dormire da me e che voleva fare sesso con me un'ultima volta prima che io partissi. E... che ha bisogno di me. Vi rendete conto? Mathieu non è fissato con me solo per il sesso, ma gli piaccio veramente. È una cosa così strana.»
«Eccome se lo è. E tu cosa gli hai detto?» mi chiede Liz.
«All'inizio non volevo assolutamente farlo restare, ma poi ho ceduto dopo che lui ha iniziato a baciarmi. Così l'abbiamo fatto in soggiorno, sul divano.» rispondo.
«Beh, per essere uno che non volevi mai scopare ci hai scopato parecchio, tesoro.» mi dice Lux.
«Già. Non so neanch'io cosa mi ha fatto cambiare idea.»
«E dopo il sesso cos'è successo?» chiede curiosa Melissa.
«Niente di particolare. Abbiamo cenato e guardato la tv. Sono arrivati i miei e gliel'ho presentato, e quando siamo andati a letto...»
«L'avete fatto un'altra volta?» domanda Lux.
«Sì, ma... in modo diverso.» confesso, e non so proprio come spiegare loro cos'ho provato.
«Cioè?» domanda Melissa.
«Io mi sono spogliata e stavo per prendere il pigiama, quando lui mi ha fermato e dopo ha iniziato a baciarmi il collo. Poi mi ha baciato il seno e mi sono lasciata andare a quello che stava facendo. Intanto mi diceva che non voleva che partissi e mi ha chiesto di promettergli di pensare a lui e di non fare sesso con nessuno in America. Io gli ho detto che non potevo prometterglielo perché io amo il sesso, lo sanno tutti. Allora gli ho promesso che penserò a lui. E prima di farlo sapete cosa mi ha chiesto?» confesso.
«Cosa?» chiedono le ragazze, curiose.
«Fai l'amore con me, un'ultima volta. Ti prego.» dico.
«Oddio. L'amore?» chiede Melissa.
«Che dolce.» dice Liz, sognante.
«L'amore?» domanda anche Lexi.
«E tu cosa gli hai detto?» chiede Lux.
«Gli ho detto che noi non facciamo l'amore ma sesso, allora gli ho preso una mano e ho iniziato a baciargli la punta delle dita e dopo l'abbiamo fatto di nuovo sul mio letto. Ma è stato diverso dal solito sesso. Non so spiegarlo, ragazze, ma non ho provato le stesse cose.» confesso, e non so se hanno capito.
«Credo che si chiami amore, tesoro. Credo che lui sia innamorato di te.» mi dice Melissa.
«No!» urlo subito, facendo sgranare gli occhi alle mie migliori amiche.
«No, non è innamorato di me, è soltanto... cotto, è diverso. Non è amore. No.» aggiungo, ma parlando in inglese e non più in francese.
Quando mi arrabbio tendo a parlare in inglese e non in francese.
«Credo anch'io che sia innamorato di te, Olive. Ti ha detto di fare l'amore con lui, non sesso. C'è differenza.» dice Lux.
«Già. E tu? Tu cos'hai provato?» mi domanda Lexi.
«Non lo so. Ma credo che lui ci tenga davvero a me, nel vero senso della parola. Cioè, me l'ha detto ed io l'ho capito mentre facevamo sesso, quindi so che è vero. Mentre lo facevamo mi ha detto che mi penserà continuamente e che gli mancherò da morire. Sono così confusa, ragazze.» dico.
«Tu non sei una ragazza da storia d'amore, però non ti sei mai innamorata, quindi non puoi saperlo. Magari ami Mathieu, o comunque provi qualcosa di più di una semplice attrazione sessuale.» mi dice Melissa.
«Vorrei tanto saperlo.» affermo.
«Hai un anno intero per capirlo, direi che più tempo di così si muore.» mi rassicura Liz.
Guardo le mie amiche e dico loro:
«Meno male che ci siete voi, ragazze.»
Le ragazze mi abbracciano e quando ci stacchiamo l'una dall'altra, cambiamo argomento velocemente.
«Che caldo fa oggi?» chiede Liz.
«Troppo caldo.» dico io.
«Sì, infatti. Forse è meglio andare all'ombra perché sono tutta sudata.» dice Melissa.
Ci alziamo subito e ci allontaniamo, raggiungendo l'ombra degli alberi.
«Dopo pranzo andiamo alla Torre Eiffel?» domanda Lexi.
«Sì, e credo che dovremmo fare un bagno nelle fontane del Trocadéro, si soffoca di caldo.» risponde Lux, sventolandosi davanti al viso con la mano.
«Assolutamente. Non vedo l'ora di stare al fresco dentro l'acqua.» continua Lexi.
«Sì, infatti.» concordo, sventolandomi anch'io la mano davanti al viso.
«Sarà già tutto affollato quando arriveremo, c'è un caldo assurdo.» salta su Liz.
«Sicuro. Io non me la ricordo un'estate con temperature così alte.» esclama Melissa, asciugandosi via il sudore dalla fronte con una mano.
«Neanch'io.» dico.
«Hanno detto che si arriverà a toccare punte fino ai trentotto gradi. Fino all'altro giorno ce n'erano a malapena trenta.» afferma Liz.
«Sì, infatti. Ma hanno detto che durerà fino a domani.» dice Lux.
«Ma noi lunedì partiamo.» esclamo, contenta.
«Già. Chissà come sarà là il tempo. Dobbiamo guardarci prima di partire, ma sicuramente non sarà così caldo come oggi.» dice Lexi.
«Sicuramente.» afferma Melissa.
Smettiamo di parlare e guardiamo le persone intorno a noi, e poco dopo Liz salta su chiedendo:
«Ma siete sicure che non farà male il tatuaggio?»
«No, Liz, non farà male. E poi dove lo vogliamo fare noi non è un punto così delicato.» la rassicuro io.
«Beh, io un po' di paura ce l'ho comunque.» risponde Liz.
«È solo soggezione, tesoro.» le dice Lexi.
«Sì, infatti.» concorda Lux.
«L'unico che mi ha fatto veramente male è stato quello sul fondoschiena, ma gli altri molto meno.» confesso.
«Sì, infatti. Sul fondoschiena fa parecchio male, però valeva la pena farlo, e in fondo il male è sopportabile.» confessa anche Melissa.
«Assolutamente.» concordo.
Un'oretta dopo andiamo al McDonald's vicino ai Giardini di Lussemburgo e poi raggiungiamo il Trocadéro, dove finalmente ci bagniamo nelle fontane.
«Che bella sensazione.» dico.
«Sì, si sta così bene in acqua.» concorda Liz.
«Rimarrei qui per delle ore.» afferma Lux.
«Anch'io.» dice Lexi.
«Restiamo qui stanotte, non voglio dormire al caldo.» dice Melissa.
«Maledetto caldo improvviso. Si stava così bene con venticinque-trenta gradi.» esclama Liz.
Ci guardiamo e scoppiamo tutte a ridere.
Mentre siamo sdraiate sul prato accanto alle fontane, arriva qualcuno da dietro che mi copre gli occhi con le mani e dice:
«Indovina chi sono?»
«Mathieu?»
Appena toglie le mani dai miei occhi, io mi giro.
«Ciao.» mi saluta lui, felicissimo di rivedermi.
«Ciao. Cosa ci fai... fate qui?» chiedo, vedendo David e Albert.
«Lo stesso che fate voi. Siamo venuti a prendere il sole e a rinfrescarci. Si muore di caldo oggi.» risponde lui.
«Sì, sono tutta sudata.» dico, passandomi una mano dietro il collo per togliere via il sudore.
«Meno male che non hai detto bagnata.» esclama Mathieu, con un sorrisetto malizioso.
«Immaginavo che l'avresti detto.» dico io, sorridendogli.
«Mi conosci troppo bene, Olive.»
«Vedi, alla fine ci saremmo visti comunque.» gli faccio notare.
«Già. Vedi, è destino.»
«No, è solo una coincidenza.»
«Non lo so. Dipende da come la vedi.» dice lui.
Mathieu si toglie la maglietta e i pantaloncini, rimanendo in costume da bagno e li appoggia sul suo zaino.
«Noi andiamo in acqua!» esclama David.
David e Albert si allontanano e Mathieu dice:
«Vi raggiungo, ragazzi! Ciao, ragazze.»
Quando si sono allontanati, dico alle ragazze:
«Ho il sospetto che mi stia seguendo.»
«No, è solo una coincidenza, come hai detto tu. Anche loro sono venuti qui con il nostro stesso scopo.» dice Liz.
«Sì, infatti. Non essere paranoica, tesoro.» mi rassicura Melissa.
«Già, non ti sta seguendo, non pensare male.» continua Lux.
«Sì, non essere paranoica. È solo una semplice coincidenza. Tutto qui.» dice anche Lexi.
«Speriamo.» dico io.
«È così.» mi rassicura Liz.
Mentre siamo distese sul prato a prendere il sole, osservo Mathieu che si bagna nella fontana con David e Albert.
«Credo che tu abbia preso una bella cotta per lui, Olive.» dice Liz, sdraiata accanto a me.
Mi giro verso la mia amica e le dico:
«No. Ma cosa dici?»
«Lo stai fissando da quando è in acqua.» mi fa notare lei.
«Liz ha ragione, Olive. Ti sei presa una bella cotta per Mathieu.» dice anche Lux.
«Confermo.» esclama Melissa, senza neanche alzare la testa e aprire gli occhi, e lo stesso fa Lexi.
Piuttosto irritata e parlando in inglese, guardo le mie amiche e dico loro:
«No, ragazze, non ho una cotta per Mathieu! Smettetela di ripeterlo. Mi state rovinando gli ultimi due giorni qui a Parigi.»
Vedo le ragazze abbassare la testa e non rispondere, per evitare di litigare. Abbiamo litigato in passato alcune volte, ma mai per qualcosa di serio.
Tiro fuori l'iPod dalla borsa, lo accendo, mi metto le cuffie e abbasso la testa.
Qualche minuto dopo inizio a cantare a bassa voce.
«I've tried playing it cool
But when I'm looking at you
I can't ever be brave
Cos you make my heart race
Liz si volta per guardarmi, ma senza alzare la testa.
«Shot me out of the sky
You're my kryptonite
You keep making me weak
Yeah frozen and can't breathe.» continuo a cantare.
Sto guardando le mie amiche e aspetto che loro alzino la testa per cantare il ritornello insieme a me.
Pochi secondi dopo alzano la testa e sorrido, e iniziamo a cantare tutte insieme.
Ridiamo e dico loro:
«Scusate se mi sono arrabbiata, ma sono confusa e non so ancora cosa provo per Mathieu. Scusatemi, ragazze.»
«Non fa niente, Olive. Capiamo.» dice Liz.
«Assolutamente. Scusaci anche tu.» dice Lux.
Sorrido loro e Melissa esclama:
«Sì, scusa.»
«Scusa, tesoro.» conclude Lexi.
Sorrido loro di nuovo ed esclamo:
«Basta con le scuse. Io sono completamente sudata, non so voi. Andiamo a bagnarci, almeno con le gambe in acqua.»
«Io ci sto.» risponde Liz.
Io e Liz e ci tiriamo su dal prato, e Lux esclama:
«Anch'io.»
«Vi seguo, ragazze.» urla Melissa.
«Anch'io.» risponde Lexi, alzandosi.
In acqua ci bagniamo, ridiamo e scherziamo, godendoci quel momento durante quel pomeriggio afoso di agosto.

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