Olive
Il giorno dopo, ultimo giorno a Parigi, io e le ragazze ci svegliamo in tarda mattinata e decidiamo di uscire per pranzo.
Dopo pranzo andiamo a fare shopping dentro le Galeries Lafayette Haussmann.
Uscite vive dallo shopping durato più di due ore, ci dirigiamo alla Torre Eiffel.
«C'è poco da fare, non mi stancherò mai di guardarla.» esclama Lexi, guardando la torre come se la guardasse per la prima volta in vita sua.
«Non mi stancherei mai neanch'io.» concorda Lux.
«Credo che ci mancherà molto quando saremo in America.» dice Liz.
«Sarà così.» confermo io.
«Beh, però avremo l'insegna di Hollywood.» dice loro Melissa.
Ci guardiamo e mi incammino verso la torre. Raggiungiamo lo Champ-de-Mars e ci sdraiamo sul prato.
«È incredibile che domani saremo a Los Angeles.» dice Liz.
«Già. Se non avessimo i biglietti non ci crederei.» dico.
«Neanch'io. A proposito, come sarà il tempo là domani? Alla fine non ci abbiamo guardato.» domanda Melissa.
«Guardiamoci adesso.» salta su Lux, tirando fuori il suo cellulare dalla borsa e cercando su Google.
«Ci saranno trentadue gradi di massima e ventuno di minima. Caldissimo.» aggiunge, pochi secondi dopo.
«Ma ci pensate che quest'anno sarà il primo Natale che passeremo al caldo. Cioè, non ci sarà la neve e il freddo polare che c'è qui. Sarà stranissimo.» esclama improvvisamente Lexi.
«È vero, non ci avevo mai pensato. E pensate anche a Halloween. Non vedo l'ora.» dico, non stando più nella pelle.
«Chissà come lo festeggeremo. Sicuramente non come qui in Francia. Ci sarà davvero da divertirsi, ragazze.» esclama Lux.
«Sicuro.» afferma Liz.
Ci sdraiamo e guardiamo il cielo limpido sopra le nostre teste.
«I threw a wish in the well
Don't ask me I'll never tell
I looked at you as it fell
And now you're in my way.
I trade my soul for a wish
Pennies and dimes for a kiss
I wasn't looking for this
But now you're in my way.» canta improvvisamente Melissa.
Mi giro verso la mia amica, e Liz e Lux accanto a lei si voltano per guardarla, così lei continua a cantare.
Al ritornello iniziamo a cantare tutte insieme.
«Hey I just met you
And this is crazy
But here's my number
So call me maybe.
It's hard to look right
At you baby
But here's my number
So call me maybe.»
Ridiamo e dico:
«Godiamoci questi ultimi momenti, ragazze.»
«Mi piace un sacco quella canzone.» salta su Lux.
«A chi non piace?» domanda Liz.
Vedo Lux sorridere alla dolce Liz e poi mi chiede:
«Quindi domani Mathieu ti verrà a salutare in aeroporto, Olive?»
«Sì.»
Mi metto a pancia in giù e aggiungo:
«O almeno così mi ha detto ieri.»
«Allora verrà sicuro.» dice Lux.
«Lo credo anch'io.»
Piego le braccia e ci appoggio sopra la testa, chiudendo gli occhi.
Ad un tratto sento qualcuno che dice:
«Le parigine hanno proprio dei bei culi.»
Mi giro ed esclamo:
«Trovati un altro posto per guardare i culi delle ragazze, porco!»
Il ragazzo stupito quanto i suoi amici mi chiede:
«Parli inglese?»
Mi alzo, gli vado vicino e gli rispondo:
«Sì, altrimenti non ti avrei capito.»
Il ragazzo mi guarda dalla testa ai piedi e dice:
«Beh... hai proprio un bel culo, tesoro.»
Il ragazzo allunga le mani sul mio culo, riuscendo a toccarmelo appena perché io gli allontano la mano, urlando:
«Metti giù le mani, maiale!»
«D'accordo. Scusa.»
Si avvicina al mio viso e all'orecchio mi sussurra:
«Nel caso avessi voglia di fare un giretto, io sono disponibile in qualsiasi momento.»
Il ragazzo mi fa l'occhiolino e io lo guardo disgustata senza dire niente, ma poi gli urlo:
«Vattene, porco!»
Il ragazzo e i suoi amici si allontanano e io mi siedo dov'ero prima.
«Che maiale.» esclama Liz.
«Già. Che coraggio però. Era un mostriciattolo di sì e no quattordici anni, inglese e pure bruttino.» dico io.
Le ragazze ridono divertite, e Melissa dice:
«Sì, in effetti era piuttosto bruttino.»
Rimaniamo allo Champ-de-Mars per tutto il resto del pomeriggio, parlando, ascoltando la musica e prendendo il sole.Dopo cena, mentre sono in camera mia ad ascoltare la musica, ricevo un sms da Mathieu.
"Hey, piccola! Come stai? Pronta per domani? P.S. quanto vorrei che non partissi :)"
Sorrido appena leggo il messaggio e gli rispondo:
"Ciao! Non chiamarmi piccola, ti prego. Sto bene. Tu? Sono prontissima x domani, io e le ragazze non vediamo l'ora. P.S. so che vorresti che non partissi."
"Preferiresti essere chiamata tesoro? Io sto bene, ma starei meglio se tu non partissi. Mi mancherai così tanto. Non immagini neanche quanto. Domani allora ci vediamo in aeroporto alle 7, ok? Ti verrò a salutare per l'ultima volta stavolta :'("
"Ok, alle 7 in aeroporto. Chiamami, così ti dico dove sono. Sì, stavolta sarà l'ultima volta."
"Sei a casa, vero?"
"Sì, perché? Non dirmi che mi vieni a trovare."
"No no, non ho intenzione di farlo, anche se forse... no, non verrò. Domani mattina devi alzarti presto e anch'io. E poi sarebbe peggio se stasera venissi da te. A domani! Ah... non hai risposto alla mia domanda. Preferiresti essere chiamata tesoro?"
Sorrido di nuovo leggendo il messaggio.
"Preferirei che mi chiamassi solo con il mio nome. Sei sicuro che non vieni?"
"Non mi vuoi proprio lasciar stare, eh? Mi piace così tanto chiamarti piccola o tesoro, è così che ti chiamerei se fossi la mia ragazza. Sì, sono sicuro, non verrò. Ci vediamo domani in aeroporto! Baci"
"A me invece non piace che mi chiami così. Ok, a domani! :)"
Più tardi mi metto a dormire e sorrido fra me e me, pensando a Mathieu e ai messaggi scambiati con lui.
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Friends for life
ChickLit"Sorrido alle ragazze, e con gli occhi lucidi, dico: «Saremo amiche per la vita, ragazze.» Appoggio la mano sulla pancia di Liz con il palmo rivolto verso l'alto, e tutte appoggiano la loro mano sopra la mia. «Per la vita.» dice Liz. «Per la vita.»...