82. Una fine perfetta

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Lexi


Sto parlando con alcune persone e noto Lewis che mi sta guardando da lontano.
Pochi secondi dopo ricevo un sms.
"Non so se riuscirò a farti partire domani. Non so neanche se riuscirò a salutarti stasera."
Quando leggo il messaggio, mi sale improvvisamente una tristezza infinita. Alzo lo sguardo e lui mi sta ancora guardando, così gli rispondo.
"Ed io non so se riuscirò a partire e a lasciarti qui da solo."
"Ti aspetto tra 5 minuti sulla spiaggia, dalla torretta di salvataggio. Voglio parlare con te faccia a faccia. Ti amo! <3"
Cinque minuti dopo arrivo dalla torretta e vedo Lewis lì seduto.
«Non riesco a partire, non ce la faccio.» esclamo.
Lewis si alza e appoggia le braccia sulla ringhiera della torretta, e guardandomi, dice:
«Non devi farlo, Lexi.»
Salgo la rampa della torretta e lo raggiungo. Lewis si volta verso di me e io mi avvicino a lui, accarezzandogli il viso.
«Mi mancherai da morire.» gli dico.
«Anche tu. Domani partirai. Ancora non riesco a crederci. Tu non stai partendo, tu sei appena arrivata.» dice lui, con gli occhi lucidi.
«Starò qui, se vuoi. La scuola inizierà fra tre mesi, abbiamo ancora tutta l'estate per stare insieme. Oppure tu puoi venire a Parigi, per me è uguale, basta che stiamo insieme.»
«La mia famiglia è distrutta, Lexi, lo sai. Non posso permettermi di venire dall'altra parte del mondo proprio adesso. Spero che da qui alla fine dell'anno alcune cose si saranno sistemate così potrò venire a Parigi. Non posso stare senza vederti per un anno intero.»
«Neanch'io. Farò in modo di venire io se non potrai tu, te lo prometto. Te lo prometto, Lewis.» esclamo, stringendogli le mani.
«Quanto vorrei poter venire a Parigi con te, come Sandy.»
«Lo vorrei tanto anch'io, Lewis, ma noi non siamo Liz e Sandy, noi siamo Lexi e Lewis, con una marea di problemi, e niente è mai stato perfetto tra noi.»
«Beh... ora non sono perfetti neanche loro. Liz è incinta.»
«Già, ma il loro bambino sarà bellissimo e sarà molto fortunato, perché i loro genitori si amano da morire, e sarà sempre così. Gliel'ho letto negli occhi che Sandy è quello giusto.»
«Già. Ma sul fatto di amarsi da morire anche noi abbiamo quella fortuna. In mezzo a tutta questa sfortuna io ho conosciuto te. Tu mi hai salvato, Lexi, davvero. Mi hai salvato veramente.»
Ho iniziato a piangere, così Lewis mi asciuga le lacrime che mi rigano il viso.
«Non piangere, Lexi, ti prego.»
«Come posso non piangere dopo che mi hai detto tutte queste cose? Io sono forte, ma sono sensibile quando si tratta d'amore.»
Lewis mi afferra le mani e mi bacia la punta delle dita.
«Domani posso venirti a salutare in aeroporto?»
«Certo, è ovvio che puoi.» rispondo.
«Mi prometti una cosa?» aggiungo.
«Cosa?»
«Che se avrai un problema me lo dirai subito, così io sarò qui da te.»
«Te lo prometto, Lexi.»
«Dio, quanto mi mancherai. Non pensavo che sarebbe stato così difficile partire e lasciarti qui.»
«All'inizio non lo pensavo neanch'io.»
«Nonostante tutto, credo che questa sia una fine perfetta.»
«Lo credo anch'io, nonostante tutto.» concorda Lewis.
«Ti amo, Lexi.» aggiunge.
«Ti amo anch'io, Lewis.»
Io e Lewis ci baciamo e ci sdraiamo a terra.
«Vuoi fare l'amore?» gli chiedo.
«Sì, ti prego. Questa sarà l'ultima volta prima di chissà quanto tempo.»
«Già. Andiamo dentro.» esclamo.

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