31. Dalla prima volta

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Liz


Nella serata del giorno dopo noi ragazze, insieme a Sandy e ai suoi amici andiamo al Griffith Observatory, sulle colline di Hollywood.
«È bellissima la vista da quassù.» esclamo.
«Già.» concorda Melissa.
Guardiamo fisse il panorama, quando arrivano Sandy e i suoi amici.
«Eccovi!» esclama Sandy.
Mi giro subito e si mette vicino a me. Mi sorride e mi chiede:
«Vieni a fare un giro?»
«Sì.»
Prima di allontanarci, mi giro e sorrido alle ragazze.
«Ti sei divertita oggi?» mi domanda lui.
«Sì, moltissimo. I tuoi amici sono simpatici.»
«Sì, è vero.»
Mi volto a guardare la città illuminata, e dico:
«È bellissima la vista da quassù, e credo che di sera sia ancora meglio.»
«Sì, è decisamente meglio di sera.» conferma lui.
«A che ora chiudono?»
«Alle dieci. Abbiamo una buona mezz'ora.»
«Meno male.»
Io e Sandy riprendiamo a camminare e qualche minuto dopo, lui si ferma e guardando il panorama, esclama:
«Ecco. Questo è il punto che preferisco. Qui si vede tutta la città, ogni singolo punto, anche quello più nascosto.»
«Capisco perché è il tuo preferito. E poi è un po' isolato e c'è pace e tranquillità.» dico.
«Già.»
Io e Sandy ci guardiamo e all'improvviso il mio cellulare suona. Un sms. La canzone "Moments", o meglio, il ritornello della canzone suona a tutto volume nella mia borsa.
«È un messaggio.»
«Hai cambiato suoneria per i messaggi? Prima avevi Call Me Maybe.»
«Sì.» rispondo, sorridendogli e prendendo il cellulare dalla borsa.
È un sms di Olive.
"Ce la puoi fare, Liz! Io e le ragazze tifiamo per te. Tu e Sandy vi piacete, quindi ditevelo e baciatevi. Nessuna scusa, cazzo! C'mon! XXX"
Sorrido leggendo il messaggio e dopo rimetto il cellulare dentro la borsa. Alzo lo sguardo verso Sandy e lui dice:
«Mi piace quella canzone, quella della suoneria.»
«Sul serio? È una delle mie preferite.»
«Sì, sul serio.»
Gli faccio un gran sorriso e ci guardiamo dritto negli occhi, poi Sandy si avvicina un po' a me, continuando a guardarmi.
«Senti, Liz... mi dispiace che alla fine...» inizia a dire.
«Cosa?»
«Che alla fine... mia madre sia arrivata proprio in quel momento.»
«Anche a me.»
«Ecco perché ti ho chiesto di venire a fare un giro solo io e te.»
Sandy fa una pausa e poi dice:
«Per fare questo.»
Lo vedo avvicinarsi al mio volto e mi bacia. Mentre ci baciamo, lui mi accarezza i capelli e io ho una mano sulla sua guancia.
Dopo il bacio, lui mi prende le mani e guardandomi ancora negli occhi, mi dice:
«Mi piaci, Liz. Mi sei piaciuta sin dalla prima volta che ti ho visto. Dalla prima volta, quando sei arrivata qui a Los Angeles. Sei così bella.»
Potrei sciogliermi, ma arrossisco un po' e rispondo:
«Vale lo stesso per me, Sandy. Mi sei piaciuto subito anche tu. Da quando ci siamo presentati all'aeroporto. Non pensavo che esistesse davvero l'amore a prima vista, ma mi sbagliavo. Esiste ed io l'ho provato.»
«Anch'io pensavo non esistesse. Ho voluto baciarti sin dalla prima volta. Non stavo più nella pelle.» confessa lui.
«Anch'io.»
«E voglio baciarti anche adesso. Voglio baciarti, baciarti e baciarti ancora. Vorrei baciarti sempre.» confessa ancora Sandy.
Così Sandy mi ribacia, senza pensarci un attimo. Questa volta però il bacio dura di più ed è più intenso. Un bacio perfetto si potrebbe dire. Il bacio perfetto.
«Domani voglio portarti fuori a pranzo, posso?» mi domanda Sandy.
«Certo che puoi.»
«Voglio stare con te tutto il giorno, dalla mattina alla sera.»
Gli sorrido timidamente e lui aggiunge:
«Sei la mia principessa, sai? Tu per me sei una principessa.»
«Sei troppo romantico, Sandy.» dico, quasi commuovendomi.
«Troppo? Sono troppo romantico e appiccicoso? Scusami.»
«No, non in senso negativo, in senso positivo. Sei perfetto.»
Sandy mi sorride, e aggiungo:
«Mi piaci da morire, Sandy. Mi sento come Giulietta. Capisco cosa provava adesso, adesso lo capisco benissimo.»
«E quindi io sono il tuo Romeo?» domanda lui.
Rido e rispondo:
«Sì, esatto.»
«Sei bellissima quando ridi, e hai una risata splendida. E i tuoi occhi...»
Sandy si avvicina al mio viso e mi guarda fisso negli occhi.
«I tuoi occhi sono meravigliosi.» aggiunge.
«Sono meravigliosi anche i tuoi. Io amo gli occhi azzurri.»
Sandy mi tira a sé e mi bacia.
«Sono così felice che finalmente ci siamo baciati. Non ce la facevo davvero più.» confessa lui.
«Credi che dovremmo dirlo ai tuoi? Credi che ne saranno felici?»
«Forse è meglio decidere bene le parole da usare per dirglielo. Sanno che sei una brava ragazza, ma è meglio essere prudenti. Dobbiamo dirglielo prima che ci scoprano.» risponde lui.
«Okay, d'accordo.»
«Non ho mai fatto conoscere una ragazza ai miei, tu saresti la prima. Voglio che sia una cosa seria, capito?»
«Sì. Quindi sono ufficialmente la tua Giulietta?»
Sandy mi sorride e risponde:
«Sì, lo sei.»
Gli faccio un sorriso a trentadue denti e ci incamminiamo, ritornando dove abbiamo lasciato gli altri.

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