37. Cedere

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Olive


Il giorno dopo, quando arrivo a scuola, vedo il professor Keaton dirigersi verso il bagno, così lo seguo.
«Professor Keaton! O se vuole... David!» esclamo.
Il professore si volta subito e risponde:
«Olive? Cosa ci fai qui? Questo è il bagno dei professori.»
«Chi pensava che fossi?»
«Chiunque tranne te.»
Mi avvicino a lui, e col mio solito sorriso per sedurre un ragazzo, dico:
«Ne è sicuro? Guardi che io faccio un bell'effetto agli uomini.»
«A me non fai nessun effetto, Olive. Ti conviene andare in classe, perché tra meno di cinque minuti inizia la lezione.» risponde posatissimo il professor Keaton.
«Ho tutto il tempo per arrivare alla mia aula.»
Mi avvicino ancora di più e lo guardo dritto negli occhi.
«So che intenzioni hai, Olive. Stammi lontano, per favore.» dice lui, tenendo la mano destra davanti a sé per tenermi distante.
«Io credo che lei dovrebbe lasciarsi un po' andare. È troppo rigido per la sua età.»
«Rigido? Io non sono affatto rigido, anzi...»
«È molto rigido, invece.» insisto io.
Gli tocco il ciuffo di capelli che gli cade sulla fronte e lo sposto da in mezzo l'occhio.
«Vai in classe, Olive.»
«Smettila di fare il rigido e lasciati andare. So che mi desideri anche tu, te lo leggo negli occhi che mi vuoi.»
Il signor Keaton si allontana da me e dice:
«Vai in classe, Olive.»
«Smettila, signor Keaton.»
«Provaci con i ragazzi della tua età o poco più grandi. Io sono un tuo professore e non posso.»
«Oh, avanti, certo che puoi. Volere è potere, professor Keaton.» rispondo.
Faccio per avvicinarmi ancora, ma lui mi ferma con una mano e mi dice:
«Olive... per favore. Smettila.»
«D'accordo.» dico, rassegnata.
Mi giro e raggiungo la porta, ma prima di uscire, mi fermo, mi volto e gli chiedo:
«Perché? Perché mi hai detto di no? E non dirmi "perché sono il tuo professore", perché non mi basta.»
«Perché, anche se sei una bellissima ragazza, io non posso darti quello di cui hai bisogno veramente. Tu non hai bisogno di un ragazzo che faccia solo sesso con te, tu hai bisogno di un ragazzo che faccia l'amore con te. Ma forse sei ancora troppo giovane per capire queste cose.» mi risponde il professor Keaton, cogliendomi di sorpresa.
Il professor Keaton ha perfettamente centrato il punto, infatti me ne vado senza dire niente.
È la prima volta che un ragazzo mi dice di no e non ci sono per niente abituata.
Poco dopo, in classe, sto raccontando alle ragazze del rifiuto da parte del professor Keaton.
«Quindi ti ha detto di no?» mi chiede Melissa, stupita.
«Esatto. Non mi è mai successo. Mai.» rispondo, delusa.
«Davvero strano.» dice Lexi.
«Forse il professor Keaton è un uomo troppo intelligente.» salta su Liz.
«Cosa vuoi insinuare, Liz?» le chiedo, con un tono forse troppo brusco.
Io e Liz non abbiamo ancora ben chiarito la discussione che abbiamo avuto sabato sera alla festa, ma nonostante questo ci parliamo comunque.
«Intendo dire che il professor Keaton non ha ceduto perché sa già cosa succederebbe se lo facesse. Meglio prevenire che curare, no?» risponde Liz.
Non rispondo e guardo male la mia migliore amica.
«Okay, basta, ragazze, non è la fine del mondo. Posso raccontarvi una cosa che mi è successa ieri pomeriggio?» interviene Lexi.
«Vai, racconta. Dopo ne ho una anch'io da raccontarvi.» dice Melissa.
«Ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Lewis e ha la nostra età.» ci confessa Lexi.
«Raccontaci di più.» la sprona Melissa.
«Beh... non è altissimo, sarà circa una decina di centimetri più di me, castano scuro, occhi marroni, labbra grandi e carnose, e uno sguardo... che ti ipnotizza. È fantastico, ragazze.» afferma Lexi.
«Ma tutte avete conosciuto un ragazzo tranne me. È ingiusto.» dice Lux, triste.
«Verrà anche il tuo momento, tesoro.» le dice Melissa.
«Sì, esatto.» concorda Lexi.
«Speriamo.» dice Lux.
«E vi siete scambiati i numeri?» chiede Melissa.
«No, ma mi ha detto "ci si vede in giro".» risponde Lexi.
«Beh, allora credo che gli abbia fatto piacere conoscerti e che avrà voglia di rivederti.» afferma Melissa.
«Dici?»
«Sì.»
«Ma dove l'hai conosciuto?» le domanda Lux.
«Al parco vicino casa dei Woolner.»
«Allora tornaci anche oggi pomeriggio, così forse lo rivedrai.» le consiglia Melissa.
«Infatti farò così. Ieri ci sono andata con le gemelle e diciamo che è grazie a loro se l'ho conosciuto.» confessa Lexi.
Melissa e Lux ridono, e io e Liz sembriamo estranee al racconto della nostra migliore amica.
«Sante subito allora le gemelle.» esclama Melissa.
«Santa Katy e Santa Stella.» dice Lux.
«Già.»
Lexi si volta verso di me e Liz, che siamo in silenzio, e ci chiede:
«Avete sentito quello che ho detto, ragazze? Come mai vi siete ammutolite?»
«Scusa, Lexi. Sì, ho sentito. Sono contenta per te, e spero che oggi lo rivedrai.» risponde Liz.
«Olive?»
«Sì, anch'io.» dico semplicemente.
«Siete ancora incazzate per il litigio che è successo sabato? Per favore, basta.» esclama Lexi.
Io e Liz ci guardiamo, e Melissa esclama:
«Sì, infatti, basta. Anche perché adesso voglio raccontarvi quello che mi è successo domenica pomeriggio al negozio della famiglia di Billy.»
«Vai, sputa il rospo.» dice Lexi.
«Beh... io e Billy ci siamo baciati e non solo.» confessa Melissa.
«Avete fatto sesso?» domanda Lexi, con gli occhi spalancati.
Melissa fa cenno di sì e rimaniamo tutte a bocca aperta.
«Sei riuscita a scopare prima di me. Batti il cinque, sorella!» esclamo, alzando un braccio e battendo il cinque a Melissa.
«Ma dov'è successo?» domanda Lux.
«Sul divano, al negozio dei suoi, sul retro in una stanza chiusa a chiave.» risponde Melissa.
«Dammi un altro cinque, sorella!»
Dopo esserci date nuovamente il cinque, Lexi esclama:
«Ma vi siete appena conosciuti.»
«Lo so, hai ragione, ma è successo e...»
«Wow! Io e Sandy a malapena ci siamo toccati.» salta su Liz.
«Ma tu sei Liz, la nostra Liz.» le dice Melissa con un sorriso.
«Sì, infatti. Tu sei... ancora inesperta, diciamo.» dice Lux.
«Come se voi foste donne adulte. Avete avuto un solo ragazzo, a parte Olive.» risponde Liz, un po' infastidita.
«Sì, ma abbiamo baciato, fatto sesso e... altro.» risponde Melissa.
«E tu e Billy avete solo fatto sesso?» chiede Liz.
«Sì sì, solo sesso.»
«E quindi è solo una cosa di sesso tra voi?» domanda Liz.
«A dire la verità non lo so, anche se mi ha detto che gli piaccio.»
«Ah okay, però potevate aspettare.» afferma Liz.
Osservo Liz e sembra triste, nonostante sono sicura sia felicissima per la sua storia con Sandy.
«Dai, non fare quella faccia. Anche noi abbiamo aspettato per fare sesso la prima volta.» le dice Melissa.
«Sì, infatti.» conferma Lux.
Liz fa un leggero sorriso e un attimo dopo il professore entra in aula. Con mia enorme gioia è il professor Keaton, che quando entra ci saluta.
Lo guardo fisso, senza staccargli mai gli occhi di dosso. Per tutta la durata della lezione non faccio altro che guardarlo e lui a sua volta mi osserva.
Al cambio d'ora, sono al mio armadietto e vedo Liz ad alcuni armadietti più avanti. Vorrei andare da lei per scusarmi, perché odio quando litigo con una delle ragazze o una delle ragazze litiga con un'altra, ma all'improvviso qualcuno mi dà un colpetto sulla spalla e mi volto di scatto. È il professor Keaton, con in mano la sua ventiquattrore.
«Ho bisogno di parlarti. Puoi venire un attimo in sale professori?» esclama lui, con tono serio.
«Sì.»
Sono confusa, ma chiudo l'armadietto e seguo il professore.
Appena arriviamo nella sala dei professori, il signor Keaton chiude la porta, si butta su di me e mi bacia. Mentre ci baciamo, sento cadere per terra la sua ventiquattrore, poi mi accarezza i capelli e la schiena. Io invece gioco con i suoi capelli morbidissimi.
«Perché? Perché hai cambiato idea?» chiedo, ansimando, felice ma confusa.
«Non lo so, ma non potevo resistere. Ho dovuto cedere per forza.» risponde lui.
«Sono contenta che tu abbia ceduto.» rispondo, sorridendogli.
«Ti prego di non farne parola con nessuno, altrimenti verrei licenziato e ci tengo troppo a questo lavoro.» mi implora lui.
«Neanche con le mie migliori amiche? Loro sanno tutto di me, ogni singola cosa.»
O forse no.
«Neanche con loro.»
«Non posso, e lo sai. Ti ripeto che loro sanno ogni singola piccola e grande cosa di me. Sono la mia vita da sempre»
«D'accordo, okay, a loro puoi dirlo, ma solo a loro, okay?»
«Sì.»
«Adesso vai, altrimenti qualcuno potrebbe entrare.»
«Okay.»
Mi fermo davanti alla porta, mi volto e dico:
«Ciao... Dave.»
Il signor Keaton, Dave, David, mi fa un leggero sorriso ed esco dalla sala dei professori.
Mentre percorro il corridoio penso al bacio con il professor Keaton e mi scontro con un ragazzo.
«Stai attenta, Olive!» esclama Kurt, voltandosi verso di me, ma io lo ignoro completamente e continuo a camminare.

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