29. Un uomo bellissimo

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Liz


Il giorno dopo, alle sei e mezzo del mattino, sento il mio iPhone intonare la canzone "One Thing" e apro gli occhi. Interrompo la sveglia e rimango immobile sul cuscino, a fissare il soffitto.
Prima che la sveglia suonasse ho fatto un sogno. Ho sognato di fare l'amore con Sandy, ma non sono riuscita a capire in che posto.
Quando scendo al piano di sotto, Sandy è in sala da pranzo che sta facendo colazione con dei pancakes e del succo d'arancia. Appena lo vedo, mi fa uno strano effetto. Fino a poco prima stavo sognando di fare l'amore con lui e adesso lo vedo lì, seduto da solo che fa colazione, silenzioso, pensieroso e bello come il sole appena sorto fuori dalla finestra.
Non ci siamo neanche baciati, o almeno, non siamo riusciti a farlo il giorno prima, e mi sembra così strano pensare di poter fare l'amore con lui, e di avere il desiderio di farlo.
Finalmente Sandy alza lo sguardo e mi saluta. Mi volto verso di lui mentre vado in cucina e lo saluto.
«Vuoi dei pancakes?» mi chiede.
«Sì, volentieri.» rispondo, dalla cucina.
Prendo un po' di succo d'arancia e me lo verso in un bicchiere, raggiungendo poi la sala da pranzo.
Facciamo colazione abbastanza in silenzio e poi arrivano i signori Carr, che tolgono anche l'imbarazzo che c'è nell'aria.

Più tardi, a scuola, nell'intervallo tra la prima e la seconda ora, davanti all'armadietto di Lux, finalmente decido di confessare alle ragazze il quasi bacio con Sandy. Ho passato un'ora intera a pensare a lui e a pensare al nostro quasi bacio, a come ci saremmo potuti baciare, e a come mi sarei sentita io.
«Liz, sei con noi? Hai passato un'ora intera tra le nuvole.» salta su Melissa.
«Sì, infatti. Non hai ascoltato una parola di quello che ha detto la prof.» concorda Lux.
«Scusate, ragazze, non posso più tacere.» esclamo.
«Oddio! È successo qualcosa con Sandy, vero? Avanti, parla!» mi sprona Olive.
«Stava per succedere. Ci stavamo per baciare, se solo non fossero arrivati i suoi genitori.» rispondo, triste.
«Ma no! Che sfiga.» dice Olive.
«Strasfiga. Dai, raccontaci di più.» mi incita Melissa.
«Quando lui è tornato a casa dall'allenamento di basket io ero in piscina e così si è buttato. Dopo un po' avevamo fame e ci è venuta voglia di fare una torta, così siamo andati in cucina e l'abbiamo fatta. Abbiamo fatto una Mud Cake, una torta al cioccolato. Fatto sta che mentre stavamo assaggiando la glassa al cioccolato da mettere sopra la torta, io mi sono sporcata, così lui mi ha tolto la glassa, ed eravamo talmente vicini che eravamo praticamente appiccicati. Lui si è avvicinato e mi stava per baciare, ma proprio in quel momento sono arrivati i suoi. Ditemi se posso essere più sfigata di così.» dico, disperata.
«No, non puoi. E quindi anche lui prova qualcosa per te? Altrimenti non avrebbe provato a baciarti.» afferma Lux.
«Esatto. Pensate che stanotte ho anche sognato di fare l'amore con lui. Questo potrebbe essere un segno, ragazze. Potrebbe voler dire che ho trovato il mio ragazzo, il ragazzo perfetto per me.» dico, tutta contenta.
«Sì, potrebbe. Ma comunque credo sia già chiaro. È ovvio che l'hai trovato, tesoro.» dice Lexi.
«Lo spero, ragazze.»
«È così, Liz, è così. L'hai trovato, fidati.» mi rassicura Olive.
«Concordo.» dice Melissa.
«Sì, l'hai trovato.» concorda Lux.
La campanella suona ed entriamo in aula.
Poco dopo esserci sedute, entra in classe il professore che appena arriva alla cattedra, appoggia la sua ventiquattrore, e rivolgendosi alla classe, dice:
«Buongiorno a tutti, ragazzi!»
Tutti ci voltiamo e appena vedo com'è fatto, guardo Olive una fila davanti a me ed è letteralmente a bocca aperta. Conosco la mia migliore amica e dalla sua espressione ho già capito tutto. È attratta da lui inevitabilmente.
Il professore non deve avere più di trent'anni, ed è alto, molto alto, forse 1.85 cm, magro, con i capelli castano scuro, con un ciuffo che gli cade sulla fronte, e con gli occhi azzurri, gli occhi più belli mai visti da chiunque. Ha una leggera barba, una fronte perfetta e il viso è perfettamente scolpito, e anche il suo naso è perfetto, e anche le sue labbra. Labbra bellissime e di un perfetto rosa. Lui sembra perfetto, meravigliosamente perfetto. Sembra un Dio greco, o un angelo. È bello, bellissimo. Sprecato, troppo sprecato per fare il professore in una scuola superiore.
Vedo Melissa e Lexi sedute accanto ad Olive voltarsi subito verso di lei mentre il professore continua a parlare, così soffoco una risata.
«Oddio. L'abbiamo persa.» sento che dice Melissa, divertita.
«Sicuro.» conferma Lexi, ridacchiando.
Osservo la mia migliore amica Olive e sono sicura che starà pensando a come sedurre il suo professore, a com'è bella, calda e sexy la sua voce mentre ci sta parlando, ma sono certa che non starà ascoltando una singola parola di quello che sta dicendo.
«Non è la creatura più bella che abbiate mai visto? Persino da qui riesco a vedere che ha degli occhi meravigliosi. Sono azzurri. I miei in confronto fanno schifo.» la sento dire, incantata, senza neanche voltarsi.
«Sì, l'abbiamo persa, è ufficiale.» dice Lexi.
«Già. A cosa stai pensando, Olive? Conosciamo quella faccia.» domanda Melissa.
«Lo sapete a cosa sto pensando, ragazze. Non c'è bisogno di chiedere.» risponde Olive.
«È il nostro professore d'inglese, Olive, non puoi.» le fa notare Melissa.
Eh già.
«Posso, posso, posso eccome.» dice lei.
Figurati.
Olive alza la mano e appena il professore le dà la parola, chiede:
«Quanti anni ha, professore?»
Il professor Keaton, così si chiama, un po' stupito dalla domanda, ci chiede:
«Quanti anni mi date, ragazzi?»
Rivolge la domanda al plurale, come se non avesse notato il tono con cui Olive gliel'ha posta. Alcuni rispondono trenta, altri trentacinque e altri una via di mezzo, e poco dopo lui risponde:
«Trentuno. Ho trentun anni.»
Olive sorride soddisfatta e lo fissa.
Io la guardo e scosso la testa, divertita.
«Sei soddisfatta?» le chiede Melissa.
«Assolutamente sì.»
Mi volto verso Lux che è accanto a me e soffochiamo entrambe una risata.
«Quindi di che anno è?» domanda Olive.
Melissa e Lexi non rispondono e poi quest'ultima dice:
«Dell'ottantuno, se non sbaglio. Quindi ha quindici anni in più di noi. Wow!»
«Beh... non è così vecchio.» dice Olive.
Evitano di rispondere, perché so che sanno che Olive non ha speranze. Per lei non ci sono limiti di età. È un caso perso la mia amica.
Intanto io e Lux con il suo cellulare mandiamo un messaggio a Olive con scritto:
"Immaginiamo la tua faccia. Stiamo ridendo come due cretine. Abbiamo la bava alla bocca, ma riusciamo anche a ridere LOL"
Olive legge il messaggio e la vedo ridere.
"Hahahaha :O la mia faccia appena l'ho visto. È splendido, cazzo! E ha solo 31 anni. Sapete già cosa sta pensando la mia testa, e non solo la mia testa :p ci credo che avete la bava alla bocca, non siete le uniche, mezza classe sta sbavando, e i ragazzi invece saranno invidiosi."
Io e Lux ridiamo e Olive si volta e ci fa l'occhiolino.
"Parliamone dopo la lezione <3"
"Ok"
Quando la lezione finisce e suona la campanella, ci alziamo tutti ed usciamo dall'aula, compreso il professore.
Raggiungiamo i nostri armadietti ed esclamo:
«Ti prego, fammi vedere la tua faccia appena l'hai visto.»
Olive imita la faccia che ha fatto appena ha visto il professor Keaton e noi ridiamo.
«È veramente un uomo bellissimo. Credo di non averne mai visto uno così bello in sedici anni della mia vita.» dice Olive.
«Siamo sicure che sia reale? L'avete visto anche voi, vero? Non me lo stavo immaginando?» aggiunge.
«No no, esiste, è reale, Olive.» la rassicuro io.
«Assolutamente reale.» conferma Melissa.
«Okay, meno male.»
Per i corridoi incontriamo Spencer ed Emma e chiacchieriamo con loro finché la campanella non suona di nuovo e dobbiamo entrare in aula.
Appena ci siamo sedute si avvicinano a noi tre compagni di classe. Ci propongono di andare ad una festa che ci sarà sabato e noi accettiamo. Ad un certo punto arriva un quarto ragazzo con cui non abbiamo ancora avuto l'occasione di parlare, che dice:
«Ciao, ragazze. Io sono Kurt. Non ci siamo ancora presentati.»
Kurt ci porge la mano e mentre gliela stringiamo, diciamo il nostro nome.
«Allora, è bella Parigi?» domanda lui.
«Oh, sì, è meravigliosa.» risponde Lexi.
Mentre Kurt parla con noi, mi volto verso Olive e lo sta scrutando dalla testa ai piedi.
Kurt è un ragazzo piuttosto alto, magro, con i capelli ricci castani, non troppo corti, e gli occhi verdi, ed ha delle mani molti grandi. È carino, sì, davvero carino. Inoltre, ha un modo di parlare tutto suo. Spesso parla molto lentamente, ed è impossibile non rimanere ipnotizzati a guardarlo parlare con quella sua voce molto possente e sexy.
Improvvisamente Kurt guarda Olive, ma arriva la professoressa che ci saluta, così lui si allontana con gli altri tre ragazzi.
«Come ti guardava Kurt. È carino comunque.» le dice Melissa.
«Adesso non miro ai ragazzini, ma agli uomini, e sai a cosa, o meglio, a chi mi riferisco.» le risponde Olive.
«Sì, lo so.»
Poco dopo esserci seduti tutti e aver salutato la professoressa, vedo Kurt girarsi per guardare un attimo Olive, ma lei non lo degna di uno sguardo.
«Ragazze, sono ossessionata dal signor Keaton.» la sento che dice, a bassa voce accanto a Melissa e Lexi.
«Vedi di togliertelo subito dalla testa, allora.» le dice Melissa.
«Esatto.» concorda Lexi.
«Ma non posso e non ci riesco. Mi stanno venendo in mente un sacco di cose.» confessa ancora Olive.
«Olive, non puoi. È il nostro professore, cazzo. Renditene conto. Non puoi.» esclama Lexi.
Io soffoco una risata ascoltando le mie amiche parlare e poi la professoressa inizia la lezione.

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