3. Le ragazze vogliono solo divertirsi

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Olive


«Olive, svegliati! È quasi ora di pranzo!» urla mia madre, cercando di aprire la porta della mia camera, ma non riuscendoci.
Bussa altre due volte, urlando il mio nome, e poi se ne va.
Mi sveglio all'improvviso, svegliando così anche Pierre nel letto con me.
«Che c'è?» chiede bruscamente.
«Mia madre è venuta a svegliarmi.»
«Ma che ore sono?» chiede Pierre, sfregandosi gli occhi.
Mi volto per vedere l'ora sulla sveglia sul mio comodino e dico:
«Mezzogiorno e mezzo.»
«Oh cazzo, forse è meglio che vada prima che i miei genitori si accorgano che non ho passato la notte a casa.» esclama Pierre, alzandosi velocemente dal letto e iniziandosi a vestire.
«Mi meraviglio che non se ne sono già accorti.» dico, ridacchiando.
«Ah, per forza, ho chiuso la porta a chiave.» afferma lui, mentre si infila i jeans.
Intanto mi alzo dal letto e raccolgo la mia biancheria intima dalla poltrona, e me la infilo.
Quando Pierre ha finito di vestirsi, ci avviciniamo entrambi alla porta e io la apro con la chiave.
«Ci vediamo stasera alla festa, allora.» lo saluto io.
«Certo.» risponde lui prima di darmi un bacio e sgattaiolare via senza farsi vedere.
Dopo che Pierre è uscito, richiudo la porta a chiave, mi giro e noto che la mia stanza è un po' in disordine. Vedo un preservativo per terra, così mi avvicino e lo butto nel cestino sotto la scrivania.
Mi avvicino allo specchio, e guardandomi esclamo:
«Oddio! Sono conciata proprio male.»
Sono tutta spettinata e sono in biancheria intima.

Più tardi, quella sera, quando io e le mie migliori amiche arriviamo alla festa di compleanno di Melissa al Duplex, un nightclub della città, ci sono quasi tutti gli studenti del liceo che frequentiamo, il Jean-Baptiste-Say nel sedicesimo arrondissement di Parigi.
Quando arriviamo nella sala più grande della discoteca, tutti gli occhi sono puntati su di noi e sui nostri corpi praticamente mezzi nudi.
Vedo Pierre venirci incontro, e appena ci ha raggiunte, esclama:
«Sei meravigliosa stasera.»
Mi stringe a sé e mi dà un bacio.
«Grazie.» gli rispondo io, con un sorriso.
«Vieni a ballare?»
«Sì.»
Mi allontano con Pierre e ci incrociamo con Mathieu, David e Albert.
Mi fissano tutti e tre, sicuramente per come sono vestita, ma Mathieu è l'unico dei tre a guardarmi per più tempo.
Mi giro e vedo che stanno raggiungendo le mie migliori amiche e che si fermano a chiacchierare con loro.
Mentre sto ballando con Pierre sulla pista da ballo, tutti ci guardano perché siamo appiccati l'uno all'altra, ci tocchiamo e ci baciamo in modo poco decoroso.
Vedo le mie amiche parlare con Mathieu, David e Albert e mi chiedo cosa si staranno dicendo.
Ad un certo punto dico a Pierre che vado in bagno, così mi allontano e vado vicino alle mie amiche, senza farmi vedere.
«Prima o poi me la farò Olive, ne sono più che sicuro.» sento dire da Mathieu, guardando verso la pista da ballo.
Mi starà cercando in mezzo alla folla, ma non si è accorto che me ne sono andata e sono qui vicino ad origliare.
«Non credo che lei sia molto d'accordo con quello che hai appena detto.» salta su Melissa.
Eh già.
«Già, e poi lei fa già sesso con Pierre.» continua Liz.
Sì, infatti non vedo perché dovrei farlo proprio con Mathieu, con tanti ragazzi che ci sono.
«Sì, infatti.» concorda Lux.
«Uno più, uno meno...» dice Mathieu.
Alzo gli occhi al cielo e sento che Lexi dice:
«Non ci sperare troppo, Mathieu.»
«Magari non questo mese, ma prima che partiate per gli Stati Uniti me la sarò scopata, ne sono certo. Lei mi desidera, anche se non lo vuole ammettere.» dice lui, convinto.
Soffoco una risata, e sento Lux ridacchiare e poi dire:
«Tu sei fissato, caro mio.»
«Sì, anche troppo fissato.» conferma Liz.
Sento le mie migliori amiche, David e Albert scoppiare a ridere, mentre vedo Mathieu continuare a fissare la pista da ballo.
«Allora, ragazze, dove andrete quest'estate? Avete già dei piani prima di partire per gli Stati Uniti?» chiede Albert.
«Direi proprio di sì. Andremo da mia zia a Nizza tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.» risponde Lux, entusiasta.
«Nizza? Wow!» afferma Albert.
«Già, io non ci sono mai stata. Lux dice che è una città bellissima.» interviene Liz.
«Lo è. Ci sono stato anch'io l'estate scorsa. È veramente bella, e poi c'è caldo.» conferma David.
«Già, lì si sta benissimo d'estate.» conferma Lux.
Poco dopo li vedo andare verso la pista da ballo, così la raggiungo anch'io, andando loro vicino e facendo finta di non aver origliato la loro conversazione.
Ci scateniamo a ritmo di musica, e quando è mezzanotte facciamo tutti gli auguri a Melissa.
Dopo aver ballato tanto, faccio una pausa e vado a prendere qualcosa da bere al bar.
«Ehi.»
Mi volto e vedo Mathieu, così lo guardo scocciata e dico:
«Ma che fai? Mi segui?»
«No.»
Mathieu mi guarda e io gli dico:
«Te l'ho già detto, Mathieu, non farò sesso con te.»
«Succederà mia cara Olive, so che succederà. Prima che tu parta per l'America succederà, perché non sai resistere al mio fascino.» dice Mathieu tutto convinto.
«Ma smettila, Mathieu. Tu sei tutto tranne che affascinante.» dico, ridacchiando.
«Vedremo chi ha ragione, tesoro.» dice lui, con sguardo perverso.
Mathieu si avvicina a me, e mentre mi guarda negli occhi, mi accarezza una coscia. Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra:
«Sai sempre dove trovarmi se hai intenzione di fare qualcosa stanotte, anche solo un piccolo servizietto.»
Faccio una faccia disgustata e Mathieu mi guarda mentre si allontana, facendomi l'occhiolino.
Quando torno sulla pista da ballo, non trovo le mie amiche, così raggiungo il nostro tavolo e le trovo lì.
Mi metto a sedere, sbuffo, accavallo le gambe e dico:
«Mathieu è davvero fissato. Poco fa, quando ero al bar, mi ha accarezzato una coscia e mi ha sussurrato una cosa all'orecchio.»
«Beh, tu non sei da meno, Olive.» dice Albert.
«Sì, ma lui pensa davvero che scoperemo. Cosa assolutamente falsa, perché non accadrà mai.» dico, disgustata.
«Ma lo sai, lui è convinto di moltissime cose. Lascialo essere convinto e basta.» interviene Albert.
Faccio spallucce e poi propongo alle ragazze di ballare.
«Ma voi non vi stancate mai di ballare?» chiede David.
Mentre ci alziamo, mi volto e rispondo:
«Lo sai... le ragazze vogliono solo divertirsi.»
David mi sorride e io e le ragazze ci allontaniamo dal tavolo.
La serata continua ballando vari tipi di musica, da quella degli anni ottanta a quella attuale, bevendo, chiacchierando e per me slinguazzando Pierre.

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