74. La gelosia di Billy

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Melissa


Durante la festa di compleanno di un mio compagno di classe il terzo sabato di marzo, mentre io e le ragazze stiamo chiacchierando con dei ragazzi, noto che Billy mi sta guardando da alcuni metri di distanza. Sembra proprio che stia impazzendo dalla gelosia guardandomi parlare con dei ragazzi. Inoltre vedo che sta nervosamente sbattendo le dita sul bicchiere che tiene in mano ed è evidente che sia agitato.
Uno dei ragazzi, Matthew, mi chiede di ballare e così immergo con lui in mezzo alla folla di gente che sta ballando.
Billy ci segue con lo sguardo ed è sempre più nervoso.
«Chi è quel ragazzo che ci sta guardando?» mi domanda Matthew, probabilmente perché si è accorto che Billy ci sta fissando.
Osservo per un attimo Billy, poi mi giro verso Matthew e rispondo:
«Il mio ex.»
«È geloso, eh? Si vede lontano un chilometro.»
«Già.»
Poco dopo salgo al piano di sopra con Matthew e ovviamente Billy ci segue. Quando mi vede nel corridoio tutta sola fa finta di niente, ma un attimo dopo gli dico:
«Billy, non puoi seguirmi.»
Lui si volta verso di me e risponde:
«Perché sei salita con lui? Non puoi fare sesso con un ragazzo che hai appena conosciuto.»
«Ma chi ti dice che faremo sesso?»
«Ma comunque non stiamo più insieme, Billy, ricordi? Sei stato tu a lasciarmi.» aggiungo.
«Sì, sono stato io a lasciarti, ma perché mi hai costretto a farlo. Io avrei voluto ancora stare con te, Melissa, ma tu avevi già deciso da sola il nostro futuro.»
«Futuro? Ma quale futuro, Billy? Io vivo a Parigi e tu qui a Los Angeles. Per noi non è mai esistito un futuro.»
Billy si avvicina a me e mi parla guardandomi dritto negli occhi.
«Lo so, lo so, abitiamo a chilometri e chilometri di distanza, ma questo non impedisce alle persone di stare insieme. Avremmo potuto almeno provarci.»
«Non sono d'accordo, lo sai.»
«Sì, lo so.»
«Io credo che tu sia soltanto geloso del fatto che adesso non rivolgo più tutte le mie attenzioni a te. Sono diventata come un'ossessione per te. Sei terribilmente geloso, Billy, e questo non mi piace per niente.» gli dico.
«Sì, sono geloso, Melissa, terribilmente geloso, ma non mi hai lasciato scelta. Io sono una persona seria. Se a giugno doveva comunque finire, tanto vale dirsi addio adesso così sarà meno doloroso.»
«È stata una tua scelta, Billy, non mia.»
«Già, e non me ne pento, anche se mi piaci ancora, Melissa.»
«Mi piaci ancora anche tu, Billy. È passato poco più di un mese da quando mi hai lasciato, però mi piaci ancora, è ovvio questo. Siamo stati insieme quasi sei mesi. Sei mesi non si cancellano in un attimo.»
Billy si avvicina a me, tanto da essere praticamente appiccicati.
«Allora cambia idea. Torniamo insieme e proviamo a stare insieme anche quando tu sarai partita.» dice lui, guardandomi negli occhi.
«Non posso, Billy, non posso farlo, non ne sono capace. So che non durerebbe, ne sono convinta. Siamo troppo lontani e a sedici anni non possiamo privarci di fare delle esperienze.»
«Ti prego, Melissa. Ti prego, cambia idea.»
Billy mi guarda e poi si avvicina al mio viso, baciandomi.
«Non posso, Billy. Mi dispiace.»
«D'accordo. Hai fatto la tua scelta e io non posso farci niente.»
Si allontana da me e torna giù alla festa, demoralizzato.
«Mi dispiace!» urlo.
Non si gira, continuando a camminare, e io rimango al piano di sopra, per poi scendere più tardi.

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