Capitolo 22

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Pav's Christian

Non volevo che le cose andassero così, non volevo litigare con lei, non volevo lasciarla lì sola, ma preso dalla rabbia ho agito di istinto e l'ho lasciata lì sola.

Non so quanto tempo sia passato da quando me ne sono andato da quell'ospedale,ma ogni volta che prendo il telefono vado a finire nel suo profilo Instagram.

Non so bene di preciso perché sono sul suo profilo, forse per scrivergli che mi dispiace.

Quello che ho fatto l'ho fatto solo perché sono preoccupato per lei.

Quando l'ho vista vomitare, qualcosa in me è scattato non so bene cosa, ma è come se la volessi proteggere, non so da cosa, ma volevo proteggerla.

Forse lei non vuole essere protetta per questo ha avuto quella reazione o forse ha paura che qualcun'altro entri nella sua vita, forse ha solo paura di far vedere la vera Raquel con tutte le sue sfumature.

Sento aprire la porta di camera mia che era precedentemente chiusa in modo che potessi stare da solo.

Vedo entrare mia sorella con i miei vestiti piegati e appena si accorge di me si blocca con i vestiti in mano.

"Fratellino che ci fai qui?? Non eri in ospedale con Raquel??" Mi domanda così velocemente che non riesco neanche a capirla.

Posa i vestiti sulla scrivania e poi si avvicina a me così mi siedo sul letto con le gambe incrociate così lei può sedersi di fronte a me.

"Ero in ospedale, ma me ne sono andato" dico abbassando lo sguardo.

"Perché??" Mi domanda non capendo e io a quella domanda non rispondo.

"Hai litigato con Raquel non è vero??" Annuisco alla sua domanda senza rispondere alla sua domanda.

"Perché??" Mi domanda nuovamente, so che questa domanda non posso sfuggire devo rispondere per forza.

"Stamattina sono venuti Alessia e Mattia per fare colazione tutti e quattro insieme e ti giuro Ale che vedere loro tre ridere e scherzare era la cosa più bella da vedere in quel momento" dico facendo un sorriso rivivendo quelle immagini che abbiamo vissuto stamattina.

"Raquel non aveva toccato per niente il suo cornetto e tutti avevamo finito di mangiarlo e Alessia gli ha detto se andava tutto bene e lei ha risposto si, ma Alessia continuava a insistere tanto che lei si è chiusa in bagno" dico ritornando serio raccontando ciò che è successo.

"E poi cos'è successo?? Cosa vi ha fatto litigare??" dice non capendo la situazione così ricomincio a parlare.

"Riusciamo a farla uscire da quel bagno, così lei si siede sulla sedia e prende il cornetto e lo inizia a mangiare, l'unico problema e che poi corre in bagno per vomitare" dico senza distogliere lo sguardo da mia sorella e dentro di me si smuove qualcosa che neanche riesco a spiegare cosa.

"La cosa che mi ha fatto diventare matto e che non è la prima volta che succede Ale e nemmeno lo ha detto qualcuno per farsi aiutare e da lì abbiamo iniziato a litigare" dico buttando il busto all'indietro.

"Fratellino, ascoltami so che venire a sapere una cosa del genere non sia una cosa bella, ma mettiti anche nei suoi panni, sei entrato nella sua vita senza preavviso, gli sei piombato così dal nulla" dice prendendo le mani facendomi alzare per farmi mettere seduto come ero prima.

"Lei non vuole farmi entrare nella sua vita" dico alzandomi dal letto per dirigermi in bagno per lavarmi.

"Dagli tempo Christian, le devi dare tempo, non è facile parlare di una cosa privata ad una persona conosciuta fuori di una palestra, non è facile, avrà mille paure, paure che teme di mostrarti è che vuole tenerti fuori a ciò che sta passando oppure vuole tenerti lontano per non farti soffrire oppure non vuole soffrire lei" dice mia sorella spiegandomi il suo punto di vista.

Forse è vero, forse ha paura oppure ha paura di me.

"E se avesse paura di me??" Dico mettendo voce alle mie paranoie che mi è appena balenato in testa.

"Christian, nessuno ha paura di te e se lo avesse veramente non ti avrebbe chiesto di rimanere con lei in ospedale, sono sicura che lei con te si sente al sicuro e poi perché ti stai facendo così tante paranoie??" Dice mettendomi in difficoltà.

Non so che rispondere.

Che cosa gli rispondo adesso??

"Non lo so Ale, ti giuro che non lo riesco a capire" dico con tutta la sincerità.

"Secondo me tu ti sei innamorato" dice lei con il suo sorriso beffardo.

"Che!! Innamorato?? Ma che stai dicendo??" Dico entrando nel pallone e non riesco a capire perché ho questa reazione ad una semplice domanda??

Forse perché sei innamorato??

Bene ci mancava solo la mia coscienza ed eravamo a posto.

"Fratellino tu sei innamorato perché non avresti reagito in quel modo, non avresti litigato con lei, non saresti pieno di dubbi, non staresti qui a pensare a lei, non staresti qui a parlare di lei con me" dice iniziando ad elencare di cosa sto facendo.

"Ho capito non serve che mi spieghi" dico guardandola, lei si alza dal mio letto e si avvicina a me.

"Vai da lei e parlaci spiegandogli che quello che gli hai detto non le pensi realmente e che è stato tutto dettato dalla tua rabbia" dice spingendomi in bagno.

"Adesso tu, ti fai una bella doccia, ti cambi e vai da lei e chiarisci ogni situazione e so che tu a lei ci tieni anche tanto, anche se la conosci da poco" dice mia sorella buttandomi nel bagno e chiudendo la porta alle sue spalle, ma prima che la chiuda completamente parla nuovamente.

"A me quella ragazza piace e anche ai nostri genitori, qualsiasi sarà il suo passato" dice sorridendomi e finalmente esce dal bagno lasciandomi solo con i miei pensieri.



Spazio Autrice,

Ecco a voi un nuovo capitolo 🤍💜

Vi chiedo scusa già da oggi per domani, non so se domani riuscirò a pubblicare, visto che vado a Catania ad abbracciare per la prima volta al nostro Christian 🥹💜🤍

Spero che questo capitolo vi piaccia 💜🤍

Buona lettura 💜🤍

Mi hai salvataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora