Capitolo 43

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19 Giugno

Il grandissimo giorno è arrivato, quello che tutti aspettavano con ansia, il giorno in cui il sogno di Anna e dei ragazzi si realizzerà.

Quello di ballare nel teatro più importante di tutta Milano.

"Siamo tutti pronti??" Domanda la donna bionda agitata più dei ballerini stessi.

Ci credo che sia in ansia visto che ha organizzato tutto lei, le coreografie, le canzoni e via dicendo.

"Si!!" Rispondiamo tutti in coro.

Eh bene si, sto andando anch'io con loro, anche se preferivo rimanere qui e guardarli da casa, ma la famiglia Stefanelli e la mia migliore amica hanno detto che dovevo andare anch'io.

Da quella notte, io e Christian abbiamo iniziato a legare sempre di più e a volte ci provochiamo a vicenda e ogni tanto ci scambiamo qualche bacio.

Ma non abbiamo mai parlato di quello che è successo e se quello che lui ha detto quella notte le pensa davvero o era solo preso dal momento.

"Mamma mia che ansia" dice la mia migliore amica affiancandomi e risvegliandomi dai miei pensieri.

"Vedi che lo consumi così" afferma facendo una risata.

"Chi??" Chiedo senza capire di chi si sta riferendo.

"Christian ovvio, smettila che lo sciuperai se lo continui a guardare" dice prendendo la mia faccia per poi farla girare verso la sua direzione.

"Dai Ale, smettila di ridere" dico esausta.

"Dai Raquel è troppo bello vederti imbambolata per lui" afferma prendendomi in giro come quando lo facevo io però con Mattia.

"Sei una stronza" dico dandogli uno schiaffo sulla spalla.

Lei scoppia a ridere sempre di più e io la guardo con uno sguardo assassino.

Mi giro verso la direzione del moro e lo vedo lì fermo a parlare con dei suoi compagni di ballo.

Sembra così tranquillo, sembra che non abbia nessuna ansia e la cosa mi rende particolarmente stranita.

"Hai parlato con lui dopo quello che è successo quella notte??" Mi domanda la mia migliore amica facendomi distogliere lo sguardo dalla figura del ballerino.

"No, non abbiamo parlato e non so se quello che ha detto lo pensa davvero" dico abbassando lo sguardo per troppo l'imbarazzo.

"Se non gli parli non lo capirai mai" afferma facendomi alzare lo sguardo verso di lei.

"Con quale coraggio glielo dovrei chiedere??" domando guardandola con gli occhi quasi spalancati.

"Con lo stesso coraggio che hai avuto quella notte" dice come se fosse facile parlare di ciò che è successo.

"Ragazzi il pullman è arrivato!!" Urla Anna davanti la porta d'entrata della struttura di danza.

Anna aveva dato appuntamento a tutti gli allievi qui così sarebbe stato facile per molte persone che non riuscivano ad arrivare alla stazione.

Tutti i ragazzi si avvicinano alla donna e la stessa cosa facciamo io e la mia migliore amica.

Anna inizia a contare le persone presenti per accertarsi che ci siano tutti o ne manca qualcuno.

"Ci sediamo vicini vero??" Dice una voce alle mie spalle, quella che ho imparato a riconoscere e anche bene.

Mi giro verso la mia migliore amica che mi stava guardando perché gli avevo promesso che io e lei ci saremmo messe vicine.

"Vai con lui" mi mima.

"Sei sicura??" Le domando facendo la stessa cosa che lei ha fatto con me.

Lei annuisce sicura di quello che sta dicendo così mi giro verso il moro e gli dico che va bene.

Siamo vicini al pullman e iniziamo a salire uno ad uno e ognuno di loro inizia a prendere dei posti a caso.

Mi sento prendere la mano e trascinandomi al fondo del pullman dove mai nessuno ci si vuole sedere.

"Così saremo lontani dagli altri" mi sussurra al mio orecchio.

È mai possibile che quando lui fa questo gesto il mio corpo si riempie di brividi??

Che cosa mi sta facendo questo ragazzo??

Tutti sono saliti sul pullman e finalmente il mezzo inizia a camminare e Anna si guarda attorno in ansia.

"Tua madre è in ansia" gli faccio notare al ballerino seduto alla mia destra, precisamente vicino al finestrino.

"Ci credo, tutto questo l'ha creato lei è normale che sia in ansia" dice tranquillo come se a lui tutto questo non gli interessasse per niente.

"E tu lo sei??" Gli domando guardandolo e mi rendo conto che lui stava già facendo.

"Cosa??" Dice non capendo la mia domanda.

"Se anche tu sei in ansia" affermo facendogli quella famosa domanda che gli avevo fatto precedentemente.

"Beh se tutto questo non mi importasse ti direi di no, ma quello che succederà stasera mi importa e come, perciò la mia risposta cambia e ti direi si, sono in ansia" dice facendo un piccolo sorriso.

È bravo a camuffare l'ansia che lo sta mangiando dentro.

Ci credo ha lavorato tanto per tutto questo e sta anche per ballare in un teatro più famoso di tutta Milano, in più ci saranno i suoi fan lì a sostenerlo e lo vedranno ballare per la prima volta fuori da quel famoso programma.

"Tu starai con me vero??" Mi chiede come se avesse paura che io me ne possa andare da un momento all'altro.

"Si certo, sarò lì a guardare ogni tuo movimento" gli dico sincera facendogli un sorriso che solo lui sa farlo uscire fuori.

"Grazie" afferma appoggiando una mano sulla mia guancia per poi tirarmi verso di lui lasciandomi un dolce bacio sulle mie labbra per poi mettere la sua testa sulla mia spalla che gli farà da cuscino per tutto il viaggio.

Spazio Autrice,

Ecco a voi un nuovo capitolo 🤍💜

Scusate se non ho postato prima, ma sono riuscita a farlo solo adesso 💜🤍

Buona lettura 💜🤍

Mi hai salvataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora