Capitolo 26

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Pov's Raquel

Il telefono inizia a squillare all'impazzata e capisco che non si tratta di una semplice notizia, ma di una chiamata importante.

Mi avvicino lentamente al telefono sul comodino dove lasciano da mangiare.

Vedo chi è che mi sta chiamando, la mia migliore amica.

Faccio un sospiro di sollievo per questa chiamata, ciò mi fa capire che possiamo liberarci di mio padre, soprattutto io.

È la mia occasione.

Sposto lo sguardo verso Christian e vedo che è in difficoltà, mio padre si gira verso di me, guardandomi, come se volesse dirmi di non rispondere alla chiamata.

Ma io non ascolto per niente quell' occhiataccia e prendo in mano il telefono, avviando la chiamata.

"Pronto??" Domando tenendo lo sguardo fisso su mio padre.

"Pronto, Raquel" dice la mia migliore amica dall'altra parte del telefono.

"Dimmi" le dico, cercando di tenere un tono fermo, ma allo stesso modo provando a farle capire che c'è qualcosa che non va.

"Ti ho chiamata per avvisarti che io e Mattia stiamo arrivando" dice contenta.

Loro due non sono a conoscenza del fatto che io e Christian abbiamo litigato.

Come ci dobbiamo comportare con loro??

Dovremmo fare come se non fosse successo niente??

Mio padre viene verso di me, strappandomi il telefono dalle mani, ma fortunatamente non ha ancora riattaccato la chiamata, così ne approfitto per chiedere aiuto.

Pov's Alessia

Sento che qualcuno toglie il telefono dalle mani di Raquel e la prima persona che mi viene in mente è Christian, ma non penso proprio che lui farebbe una cosa del genere.

"Ti prego dammi il telefono" dice con voce spaventata.

Christian se le stai facendo del male puoi considerarti un uomo morto.

"Che cazzo cerchi di fare, eh??" Quella voce, quella voce che ti gela il sangue solo al pensiero di sentirla, quella voce che poco tempo fa era calma, calda e piena di sentimenti, adesso è tutto l'opposto.

Mi rendo conto solo ora che quella è la voce di suo padre.

Emilio.

Non posso credere che ora lui sia così.

"Ti prego papà, lasciami stare" dice una voce strozzata dalle lacrime, che le impediscono di parlare.

Il mio cuore si stringe, mi si contorce lo stomaco talmente tanto fino a diventare una sorta di mal di pancia.

Il solo pensiero che lui sia lì a farle del male, mi fa venire una rabbia tale che vorrei spaccare la prima cosa che mi passa per le mani, ma lei mi ha sempre detto di mantenere la calma, questa volta però non ci riesco.

"Lasciala stare!!" Sento urlare da una voce maschile.

Non riesco a capire di chi sia quell'urlo che ho sentito, mi giro verso Mattia, che mi guarda sbalordito da quello che sta sentendo.

Ebbene si, per guidare senza tenere il telefono in mano devo usare il vivavoce.

Non mi sarei mai immaginata che questa telefonata si sarebbe evoluta così, non avrei mai pensato che suo padre si sarebbe fatto ancora vivo, e invece è lì a farle chissà cosa.

"Di chi era quell'urlo?" Domando al ragazzo di fianco a me.

"Di Christian" dice con un tono abbastanza preoccupato per il suo migliore amico.

Posso capire perfettamente come si sente in questo momento.


Spazio Autrice,

Ecco a voi un nuovo capitolo 🤍💜

So che mi odierete 🤍💜

So che questo capitolo è breve, ma è anche molto inteso 💜🤍

Raga comunque ho fatto una pazzia, ho dato una parte della storia al signorino Christian 💜🤍

Spero che vi piaccia 💜🤍

Buona lettura 🤍💜

Mi hai salvataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora