Capitolo 52

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Non è rimasto lì a guardare la fine dell'esame e io che pensavo che per lui fossi davvero importante.

Credevo che lui a me ci tenesse realmente e invece non è vero, lo ha fatto solo perché gli faccio pena, non c'è altra spiegazione.

"Raquel per stasera vestiti elegante che andiamo a festeggiare il tuo compleanno" dice la mia migliore amica entusiasta.

"Ale non mi va" affermo guardandola con la testa appoggiata alla testata del sedile della macchina.

"Stai scherzando spero, oggi raggiungi la maggiore età e non vuoi festeggiare??" Mi chiede rimproverandomi della decisione che ho preso.

"Non mi va Ale, lo sai" dico appoggiando la testa al finestrino.

"Raquel lo so che vorresti tua madre oggi, ma lei non vorrebbe che metti in standby la tua vita perché non c'è più" afferma posando per un attimo il suo sguardo al retrovisore che rispecchia la mia figura.

Sto tornando a casa, dovevo tornare con Anna, Ivan e la figlia, ma hanno un impegno che non potevano rimandare, così Alessia e Mattia si sono offerti di accompagnarmi.

"Alessia ha ragione, non penso che tua madre vorrebbe vederti così" dice il biondo girandosi verso di me e i miei occhi si incrociano con i suoi blu.

"Va bene, andiamo a festeggiare la mia maggiore età" affermo esausta dalle loro lamentele.

Finalmente arrivo a casa, così scendo dalla macchina, ringrazio i due piccioncini e mi dirigo al cancello dove trovo le cane di Chri che mi vengono in contro.

Mi abbasso e gli faccio due coccole, poi entro in casa, ma appena varco la soglia, vedo una busta sul divano con una lettera fuori.

Mi avvicino e leggo la lettera fuori dove c'è scritto "Per Raquel" così prendo e la apro iniziando a leggere cosa c'è scritto.

"Sono giorni che cerco di capire il motivo per la tua arrabbiatura verso di me, ho provato così tante volte a comprendere ciò che è successo tanto che ho pensato di aver sbagliato qualcosa, non so esattamente cosa ti ha fatto davvero arrabbiare, tanto che siamo arrivati a non parlarci più, tu mi eviti ogni volta che mi incontri e non ti nego che ci sto male, ho pensato che non mi volessi neanche al tuo esame orale, la tappa importante della tua vita e oggi è anche il tuo compleanno, raggiungi la maggiore età.

Quando sei venuta ad abbracciarmi ho capito che mi manchi tantissimo, nonostante viviamo nella stessa casa, sembra stupido dirlo, ma è così, vederti tutti i giorni in giro per casa senza che ci parliamo, ci guardiamo, non scambiamo più nemmeno una parola, a volte mi chiedo come siamo arrivati a questo punto??

Raquel mi manchi.

È strano che io dica una cosa del genere, non è da me, sai benissimo che non sono bravo con le parole e se devo per forza parlare preferisco farlo con il ballo, ma ciò che sto scrivendo su questo pezzo di carta è la pura verità, mi manchi e anche tanto, non ti posso nascondere che mi sono innamorato di te.

Lo so mi sto dilungando troppo e non è da me, non ho mai scritto così tanto per una ragazza e non ho mai provato un senso di vuoto da quando hai iniziato a non parlarmi più.

Voglio augurarti buon compleanno piccola peste.

Spero che il regalo ti piaccia e che torniamo quelli che eravamo prima, mi manchi così tanto.

Il tuo Christian" finisco di leggere ciò che ha appena scritto e non mi sarei mai immaginata che il mio allontanamento gli abbia fatto così male, nonostante stiamo nella stessa casa.

"Anch'io mi sono innamorata di te" dico a bassa voce, come se qualcuno mi potesse sentire.

Prendo la busta che contiene il mio regalo di compleanno.

Estraggo il contenuto della busta e inizio a scartare la carta finché non trovo una scatola, una che contiene un telefono.

"Ma è pazzo" dico una volta che ho visto cosa c'è dentro.

"Si, di te" mi giro di scatto sentendo la sua voce e lo vedo lì appoggiato alla soglia della porta della cucina.

Mi alzo dal divano visto che mi ero seduta precedentemente.

Raquel limitati a lasciargli il telefono e vai al piano di sopra continuando a ignorarlo.

Mi avvicino a lui tanto che ci troviamo a due centimetri, sembra che io abbia smesso di respirare.

"Chri apprezzo il gesto, ma non posso accettare" dico sorpassandolo per lasciare il telefono sul tavolo della cucina.

"E' un regalo, lo sai che è maleducazione rifiutarli??" Mi chiede scherzando.

"Non avevi motivo per regalarmelo" dico guardandolo.

"E invece si, oggi è il tuo compleanno" afferma prendendo il regalo e lo allunga verso di me per farmelo prendere.

"Prendilo e basta, ti prego" mi limito a guardarlo e la stessa cosa fa lui.

"Raquel, hai vissuto tante cose orribili e per una volta accetta che qualcuno ti faccia dei regali" dice avvicinandosi a me.

"E tu che ne sai??" Chiedo anche se so che ha ragione, non ho mai ricevuto un regalo che volevo da diverso tempo.

"Ti sembro stupido?? Con lo stipendio che prendi non ti bastano a finire di pagare i debiti di tuo padre e per una volta accetta l'aiuto di qualcuno, il telefono ti serviva, il tuo si è rotto e ne avevi davvero bisogno, adesso accettalo e non fare l'orgogliosa" dice insistendo che io prenda quel dannato cellulare che gli sarà costato un sacco di soldi.

"Sei difficile da capire" affermo prendendo il telefono dalle sue mani, lo riposo di nuovo sul tavolo e lo sorpasso.

"Perché?? Perché mi ignori che ti ho fatto??" dice disperato.

"Niente" affermo girandomi verso di lui per guardarlo negli occhi.

"Non è vero, non ti credo è successo..." non lo lascio finire di parlare che parlo io.

"Cosa vuoi da me?? Cosa vuoi?? Vai dalla tua fidanzata e bacia lei, procurargli a lei l'orgasmo e non a me!!" Gli dico urlando, ormai la rabbia a preso il sopravvento.

"Credi davvero che io abbia una fidanzata??" Domanda spalancando gli occhi.

"Non l'hai baciata davanti a tutti??" Dico urlando ancora di più.

"Secondo te, io ti avrei scritto una lettera dove ti dico che sono innamorato di te e che mi manchi?? Cazzo Raquel!! Lo pensi davvero?!" Chiede urlando anche lui.

Stiamo litigando anche oggi.

"Si, per te potrei essere la ruota di scorta" dico continuando a urlare.

"E riprenditi quel telefono e lasciami in pace" il mio cuore ha fatto crac a quelle parole, non le volevo dire davvero.

Non voglio che lui mi lasci in pace.

Christian sbatte un pugno sul tavolo e si avvicina a lunghi passi verso di me.

"Credi davvero che tu per me sei solo una ruota di scorta??!!" Lo spingo, mettendogli le mani sul petto.

"Si!!" Christian mi prende per il braccio.

"Ti stai sbagliando" prendo a schiaffi la mano in modo che molli la presa.

"Lasciami" gli volto le spalle e afferro la maniglia della porta per aprirla e andarmene.

Christian mi costringe a girarmi di nuovo.

"Lasciami Christian" le sue labbra si schiacciano sulle mie.

Spazio Autrice,

Ecco a voi un nuovo capitolo 💜🤍

Spero che vi piaccia 💜🤍

Buona lettura 💜🤍

Mi hai salvataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora