Capitolo 30

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Non posso crederci che sto baciando Christian Stefanelli, non mi sembra vero, vi prego, se tutto questo è un sogno, non svegliatemi.

Sento la sua lingua picchiettare sulle mie labbra, come per chiedere il permesso per un bacio più passionale, e io glielo consento timidamente.

Finalmente le nostre lingue si incastrano perfettamente, e ballano tra loro senza mai staccarsi.

Le sue mani sono sui miei fianchi, che stringe delicatamente per non farmi male, la mia mano è tra il suo collo e la guancia, l'altra, invece è in mezzo ai suoi capelli.

Non so bene quello che sto provando in questo momento, ma so che ho lo stomaco sottosopra, non so se sia dovuto al contatto che ho con lui.

Ci stacchiamo per mancanza di fiato, lui appoggia la sua fronte sulla mia e chiude gli occhi.

Lo vedo mordersi il labbro inferiore.

Non è che si è pentito del bacio che abbiamo avuto??

"Scusa, non so che mi è preso" dice, facendo scontrare i nostri sguardi.

Ci sono rimasta un po' male, non pensavo avesse questa reazione.

Bacio male??

Non gli è piaciuto il bacio??

O semplicemente non mi vuole?? allora perché mi ha baciata??

Si allontana da me e si avvicina alla finestra che c'è nella stanza.

Qualcuno bussa, così decido di scendere dal letto e andare ad aprire la porta, piuttosto che rimanere seduta su quel letto e vedere Christian che pensa di aver sbagliato.

Apro la porta e mi trovo davanti la dottoressa, che aveva un sorriso da un orecchio all'altro, così mi sposto e la faccio entrare, seguendola fino al tavolo della stanza.

Christian si gira verso di noi.

Si avvicina anche lui a noi, e io mi siedo sulla sedia di fronte a lei, con la speranza che mi dia delle buone notizie.

"Sono qui per darti due notizie" dice, guardando entrambi.

"La prego mi dica cosa mi deve dire" gesticolo, ansiosa di sapere quello che mi sta "nascondendo" la dottoressa.

"Allora, oggi hai fatto la prima visita dopo due settimane dal tuo ricovero qui, e la dottoressa ha detto che hai ancora tanta strada da fare, ma che oggi quel piccolo miglioramento l'ha visto" dice la donna senza togliersi il sorriso che aveva sulle labbra.

"Raquel, continua a fare ciò che stai facendo fin'ora se vuoi uscire da qui" mi dice la dottoressa, venendomi vicino.

"Cercherò di continuare così" dico guardandola.

Sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, come se volesse confortarmi, così capisco che è quella del ragazzo che poco tempo prima mi aveva baciato.

"Non devi cercare, devi riuscirci, combatti, e se senti di dover vomitare ciò che hai in bocca, chiudi gli occhi e pensa a ciò che ti piace realmente, vedrai che ci riuscirai, io credo in te, e anche chi ti vuole bene" dice appoggiandomi la mano sul ginocchio, per poi accarezzarlo.

E se fallisco??

E se li deludo??

"Mi ha detto che ha due notizie, una me l'ha detta, la seconda ancora no" dico, ricordandomi le sue parole prima di iniziare il discorso.

"La seconda cosa che ti voglio dire è che tuo padre è in stato di fermo per avervi aggredito" dice la donna guardando sia me che Christian, che stava alle mie spalle.

Effettivamente ha fatto del male anche a lui, ma io è da più di un anno che subisco violenza da parte sua.

"Raquel, so che non è una cosa facile, ma dovresti denunciarlo, quando sei arrivata qui eri già piena di lividi" dice la donna, guardandomi con gli occhi che mi pregano di ascoltarla, di denunciarlo per il mio bene.

Resterò da sola.

"E se lo faccio poi me cosa succede??" Chiedo, con la paura di saperlo.

La dottoressa abbassa lo sguardo e non parla più, come se sapesse che quello che mi sta per dire mi farebbe del male.

Spazio Autrice,

Ecco a voi un altro capitolo 💜🤍

Lo so sto postando poco, ma mi sono iscritta a scuola guida e mi sto concentrando a prendere la patente e per questo che in settimana non mi vedete pubblicare💜🤍

Non mi dilungo più di tanto.

Buona lettura 💜🤍

Mi hai salvataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora