Capitolo 39

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Una volta scesa dalla macchina mi blocco all'entrata della grande struttura dove c'è scritto "La scuola dei sogni", non riesco a sorpassare quel grande cancello.

"Raquel c'è la puoi fare" dice Alexia dalla macchina incoraggiandomi ad entrare nella struttura.

Ho promesso ad Alessia di entrare nella scuola e così farò.

Faccio un bel sospiro e afferro la maniglia che mi separa dall'entrata della grande scuola.

Una volta superato il grande cancello, arriva il momento di aprire la grande porta a vetro che c'è all'entrata e che ti separa da altre porte delle sale.

Afferro la grande maniglia rossa e la spingo verso dentro per poi aprire la porta, mi giro verso Alexia che è rimasta lì finché non sarei entrata nella struttura.

La vedo che sorride e mi fa i pollici in su per incoraggiarmi, faccio un sospiro e finalmente metto piede nella grande struttura che tutti chiamano scuola di danza e lascio la porta che si chiude alle mie spalle.

"Ok Raquel sei dentro adesso fatti coraggio e cerca ad Alessia" dico tra me e me abbassa voce, non vorrei disturbare chi sta facendo lezione.

Sento della musica provenire in una delle tante stanze così decido di seguire quella melodia sperando che in quella stanza ci sia la mia migliore amica.

La musica si fa sempre più vicina finché non arrivo in una sala, la sala tre, la stanza in cui fanno Hip Hop.

Lo so perché c'è un foglio dove c'è scritto che in quella sala si fa lezione di Hip Hop, così mi affaccio senza dare troppo nell'occhio e noto che c'è il ballerino che sta provando alcuni passi.

Mi fermo lì a guardarlo ballare, ogni volta che lo guardo finisco sempre per incantarmi, ma questa volta deve essere lui guardare me.

Vuole giocare con il fuoco e io lo accontento.

La musica si ferma questo vuol dire solo una cosa che ha finito di ballare, così mi sporgo per guardarlo e lo vedo seduto su una sedia con il capo reclinato all'indietro e con gli occhi chiusi.

Con attenzione e in assoluto silenzio entro nella sala.

Christian è davvero bello con gli occhi chiusi, quasi innocente.

Ha le gambe distese davanti a sé, con una mano regge la bottiglia che precedentemente ha preso per bere qualche sorso e l'altra è sul cavallo dei pantaloni come se volesse calmare il suo amichetto.

Chissà a cosa sta pensando in questo momento.

Da un lato vorrei sapere quello che pensa, ma da un altro lato no perché non sarò io quella che gli invade i pensieri.

Mi schiarisco la gola.

Christian apre gli occhi e si volta a guadarmi, non riesco a togliermi il sorriso dalle mie labbra, pensando che potrei essere io la ragazza a cui pensa.

"Che ci fai qui??" Mi chiede stupido di vedermi lì davanti a lui con un vestito che arriva a metà coscia.

Si raddrizza sulla sedia.

"Sono qui perché mi devo vedere con Alessia" dico guardandolo un po' in difficoltà.

"E perché sei vestita così??" Mi chiede indicando il vestito che indosso.

"Dobbiamo uscire io e lei" dico facendo una piccola risata.

"Perché ridi??" Domanda non capendo della mia risata.

"Credo che qualcuno voglia prendere un po' d'aria" dico indicando il suo amico che si vede abbastanza bene.

Christian si passa una mano sulla mascella.

"Credi che io sia così per te??" Mi domanda facendo una risata.

Incrocio le braccia sul petto.

"So è così" dico semplicemente.

"E perché ne sei così sicura?? Potrei aver appena baciato una ragazza che mi ha lasciato in queste condizioni" la sua risposta non mi fa smettere di sorridere anche se fosse stato in un'altra circostanza questa frase mi avrebbe spiazzata.

"Ne sono sicura per via di come mi stai guardando" Christian si alza e quando mi ritrovo questo gigante di fronte a me, il mio coraggio inizia a venir meno.

Eh bene si, sono più bassa di lui.

"E come ti starei guardando??" Dice guardandomi negli occhi.

"Come se fossi sul punto di star per impazzire e di baciarmi" Christian scoppia a ridere, quella risata roca e sensuale allo stesso tempo.

"Tu stai delirando, forse prima di uscire da casa hai bevuto" dice convinto.

"Dici??" Lo spingo e lui si lascia cadere sulla sedia.

Mentre mi avvicino, mi metto seduta sulle sue gambe.

Lui non distoglie lo sguardo nemmeno per un secondo.

Sento subito la sua erezione dura contro il mio interno coscia e mi mordo il labbro.

La faccia di Christian è a pochi centimetri dalla mia e averlo così vicino mi fa battere il cuore come un pazzo.

Lui sorride, mettendo in mostra la sua dentatura perfetta.

"Che cosa vuoi fare Raquel??" Non gli rispondo e nascondo il volto contro il suo collo.

Ha un profumo delizioso, un misto tra colonia e odore della sua pelle.

Con le labbra gli sfioro il collo e lui si irrigidisce.

Con il fiato corto, lo tempesto di baci umidi su tutta la gola, dopodiché gli faccio posare la bottiglia d'acqua per terra e gli guido le mani sul mio sedere.

Christian sospira e io continuo ad aggredirgli il collo.

Mi stringe i glutei con ardore, lo sento farsi sempre più duro.

E così comincio a muovermi dolcemente su di lui, tentandolo, torturandolo.

Dalle labbra gli sfugge un lieve gemito, io sorrido contro la sua pelle e sposto la bocca fino a sfiorargli l'orecchio.

"Christian" sussurro il suo nome e lui mi stringe ancora di più.

Scosto il viso dal suo collo e lo guardo negli occhi: il desiderio che vi leggo mi lascia disarmata.

I nostri nasi si sfiorano, i nostri respiri si mescolano.

"Mi vuoi??" Gli chiedo, inumidendomi le labbra.

"Si, ti voglio, Raquel" mi sporgo per baciarlo e quando le nostre bocche stanno per toccarsi, getto il capo all'indietro e mi alzo di botto.

Christian mi fissa sconcertato e io gli rivolgo un sorriso di sufficienza.

"Il kerma è una merda, Stefanelli" Con la sensazione di essere la regina dell'universo, mi allontano da lui e esco dalla sala aspettando la mia migliore amica.


Spazio Autrice,

Eccomi qui per chiedervi scusa per aver aspettato tanto, ma ho riletto e riletto il capitolo per farlo venire perfetto.

Spero che non ci siano errori 💜🤍

Buona lettura 💜🤍

Mi hai salvataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora